Però, che melassa l’intervista di Nicole Kidman a Marion Cotillard

Mai far intervistare una diva da un’altra diva. Perché è tutto una smorfiosità, una carineria reciproca, un trionfo di pucci puccismo. Invece Interview nel suo numero di agosto ci ricasca con il già celebre e sbeffeggiato dialogo tra Nicole Kidman e Marion Cotillard.

Marion Cotillard, l'intervistata.

Già le interviste alle dive sono una tale overdose di melassa che rischi il coma diabetico alle prime righe. Mai una domanda puntuta e fuoriposto, mai una risposta spiazzante: ci mancherebbe, l’occhiuto ufficio stampa sorveglia e punisce chi osa il delitto di lesa maestà divistica. Figuriamoci cosa succede quando le star addirittura si intervistano tra loro, pratica molto amata dai magazine angloamericani di fascia alta, glossy, insomma quelli con paccate di pubblicità dentro (almeno fino alla grande crisi perché anche loro adesso devono tirare la cinghia). Un’idea, quella dell’intervista celebrity-to-celebrity, di quel genio di Andy Warhol che la lanciò nel suo mensile Interview. Ma lui era Warhol e adesso non c’è più. Interview invece c’è ancora. Sempre con la diva che intervista la diva.

Sul numero di agosto, da poco nelle edicole americane (diciamo nei punti vendita dei giornali o di quel che ne resta), c’è Nicole Kidman che conversa al telefono con Marion Cotillard, la peraltro bravissima francesina che, sopo aver portato a casa l’Oscar per  la sua interpretazione di Edith Piaf in La vie en rose, sta avendo una notevole carriera americana. La si è vista in Nine e Public Enemies, adesso è in Inception con DiCaprio. C’era anche Nicole in Nine, ma se ricordo bene non avevano scene in comune. A cortocircuitarle ci ha pensato adesso Interview, e l’intervista Kidman-Cotillard ha già fatto il giro dei peggiori siti di gossip, vedi i ragazzacci di Gawker che la sbeffeggiano senza pietà. In effetti l’attacco del dialogo è “de culto”. Nicole: “Marion!”; Marion: “Nicole, come stai?”; Nicole: “Io sono a Nashville, tu dove sei?”; Marion: “A Parigi”; “Ma non eri in Congo?”.

Nicole Kidman. l'intervistatrice.

Così Marion spiega all’amica Nicole che è appena tornata da una missione ecologica di Greenpeace per salvare la foresta del Congo, minacciata anche da decenni di guerra civile. Gli argomenti sono seri, è il tono che non va. Tutto un complimentarsi, una carineria reciproca. Il trionfo del pucci puccismo, direbbe una che conosco. Cotillard: “Quand’ero in Congo non capivo la lingua, ma capivo tutto gardando la gente negli occhi”. Kidman: “E’ un dono meraviglioso, Marion!”. Cotillard ricambia, ci mancherebbe: “Quanti anni ha la tua bambina?”. Kidman: “Sunday Rose fa i due anni il prossimo mese”. Marion: “La ricordo carinissima (cute)”. Nicole spiega che fanno una vita molto bucolica, sempre fuori in giardino e nell’orto, coltivano la lattuga e hanno preso perfino degli alpaca, animali tipo lama, camelidi delle Ande (Veronica Lario a suo tempo nel villa di Macherio si limitò alle più domestiche e meno ingombranti caprette).

Interview, the August Issue

Aggiunge Nicole che ha visto Marion nel trailer di Inception, e che si rivedrà il dvd della Vie en rose sul divano con una bella scorta di popcorn. Di più non diciamo, anche perché non si può. Sul sito di Interview c’è un lunghissimo estratto di tre pagine, più che sufficiente per farvene un’idea. Sempre che ne abbiate voglia.

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