QUADRO RIASSUNTIVO FINALE
TOP 12
2) Chiara Mastroianni e Marion Cotillard, ex aequo
4) Rachel Weisz
11) Penelope Cruz
12) Ludivine Sagnier
LE ALTRE CHE MI PIACCIONO, RIMASTE FUORI DALLA TOP LIST PER POCO (MA CHE CI POTREBBERO ENTRARE DA UN MOMENTO ALL’ALTRO)
Incominciamo con due storiche, Juliette Binoche e Isabelle Huppert. Se non le ho inserite è perché ho voluto lasciare spazio a nomi meno consacrati (con l’eccezione di Penelope Cruz e Tilda Swinton). Che bisogno c’è di ricordare che la Binoche e la Huppert sono brave? Mi sembra poi che recentemente non siano riuscite a ripetere le performance del passato.
L’ultima interpretazione della Binoche da Binoche (intendo all’altezza di Film Blu di Kieslowski o Caché o Storie. Code inconnu di Haneke, quest’ultimo grandissimo film), è forse Paris di Cédric Klapisch. In Copia conforme rifà se stessa, insomma siamo al manierismo. La Huppert non si discute, però si è come incartata nelle sue scelte estreme da attrice-europea-più-brava. Forse lo è davvero, ma non è il caso di ricordarcelo così spesso.
Mi piacciono molto, moltissimo la protagonista del Segreto dei suoi occhi, Soledad Villamil, come ho già scritto, Naomi Watts e Kirsten Dunst, attrice sofiacoppoliana per eccellenza, da Le vergini suicide a Marie Antoinette, ora sul set di Melancholia di Lars von Trier, e non è poco. Restando in area anglofona, due nuove: la Carey Mulligan di An Education, film carino ma sopravvalutato dove lei ha però modo di mostrare quanto vale. Ma non si dica, come si è detto, che è la nuova Audrey Hepburn, è un’idiozia che ogni tanto giornali e siti tirano fuori, preferibilmente a sproposito. Dopo di lei spazio alla Abbie Cornish di Bright Star della Campion, australiana come Nicole Kidman e davvero molto somigliante a lei (occhi e bocca, soprattutto), ma che di Nicole non ha né può avere la perfezione. Brava e bella com’è, faccia la sua strada e lasci perdere (soprattutto lascino perdere i critici quando parlano di lei) modelli di riferimento che rischiano di schiacciarla. Due francesi infine: Emmanuelle Devos, forse il nome di questo grupppo di riserva che amo di più, attrice feticcio di due grandi del cinema francese attuale, Jacques Audiard (con cui ha girato gli strepitosi Tutti i battiti del mio cuore e Sulle mie labbra) e Arnaud Desplechin (Racconto di Natale, Rois et reine). Aggiungo, pur senza grandissima convinzione, la Melanie Laurent di Inglorious Basterds e Il concerto. Che però m’era piaciuta di più in Paris di Klapisch, dove mi aveva fulminato.
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