FILM STASERA IN TV: il meglio secondo me (lunedì 9 agosto 2010/parte prima)

Non troverete qui tutti i film in onda stasera e stanotte sulle varie tv, dall’analogico al satellitare al digitale terrestre (per i palinsesti completi rimando al sito MyMovies Guida in tv e a quello di Sky). Qui ci sono solo le mie scelte personali e di parte, con una breve scheda. Avvertenza: la programmazione potrebbe anche subire dei cambiamenti.

Wall-E, Sky Cinema Family, h. 21,oo. Uno dei film Pixar che hanno sconvolto e ridisegnato in modo definitivo il panorama del cinema d’animazione. La storia del robot-spazzino Wall-E che si innamora di Eve venuta dal cielo è così densa, multistrato e citazionista da essere anche (soprattutto) per grandi oltre che per piccini. Oggi è assai cool parlare dei film Pixar come di capolavori assoluti, è appena successo anche con Toy Story 3. Personalmente non sono un loro entusiasta ammiratore, li trovo perlopiù cupissimi e un filo sopravvalutati.
Nemico pubblico n. 1 – L’ora della fuga, Sky Cinema Mania, h. 21,00. Secondo film del dittico di Jean-François Richet dedicato al fuorilegge francese anni ’60-70 Jacques Mesrine. Qui si racconta il consolidarsi del suo mito, le numerose, incredibili evasioni di Mesrine dal carcere, il suo flirtare con i gauchiste e la lotta armata. Performance pazzesca per abilità mimetica di Vincent Cassel, qualcosa per intenderci alla Gianmaria Volontè, con lui una fantastica Ludivine Sagnier (una delle mie attrici preferite). Grandissimo polar. Sceneggiatura del franco- algerino Abdel Raouf Dafri, che di lì a poco avrebbe scritto il capolavoro di Jacques Audiard Un prophète.
La stanza del figlio, Sky Cinema Italia, h. 21,00. Mica facile affrontare un tema come quello della morte di un figlio. Nanni Moretti ci prova e riesce nell’impresa, e si porta a casa la Palma d’oro da Cannes. Considerato unanimemente il suo capolavoro. Io che, come già detto e scritto, non amo particolarmente Moretti, ho un gran rispetto per La stanza del figlio. Rispetto, però ammirazione e passione sono un’altra cosa.
Romanzo popolare, Cult, h. 21,oo. Un Monicelli primi anni ’70, con Tognazzi operaio sindacalista sposato a una Muti giovanissima di bellezza inimmaginabile. Ovvio che finirà in triangolo e lei cederà a un giovane Miche Placido, ancora nerocapelluto, di professione carabiniere. Jannacci canta Vincenzina. Reperto d’epoca. Allora Tognazzi, con quell’accento meneghino fintissimo, mi sembrò incredibilmente miscast, chissà oggi.
Il dottor Jekyll e Mister Hyde, Studio Universal, h. 21,oo. La versione hollywoodiana del 1941 con Spencer Tracy sdoppiato, Ingrid Bergman nella parte della prostituta e Lana Turner in quella dell’irreprensibile futura moglie. Ovvero un rovesciamento rispetto ai ruoli codificati delle due dive, ed è questo l’aspetto più interessante. Un classico da vedere e rivedere.
Oggi sposi, Sky Cinema 1, h. 21,00. Uno dei film che negli ultimi anni hanno cercato di traghettare il cinema popolare italiano dal cinepanottismo verso lidi meno beceri e più fini. Se il campione di questo filone è Giovanni Veronesi, nel gruppo (insomma, gruppetto) va inserito anche Luca Lucini, che con questo commedia in quattro episodi ci racconta il bel matrimonio all’italiana negli anni zero. Il meglio è l’episodio di Luca Argentero sposo della figlia dell’ambasciatore indiano che deve convincere il papà contadino (Placido) ad accettare il matrimonio indù. Si sorride, qualche volta si ride. Vedibile.
Gone Baby Gone, Canale 5, h. 23,30. Esordio alla regia di Ben Affleck che dirige il fratello minore Casey (la coppia sarà anche a Venezia, fuori concorso, con The Town) in un noir tratto dal Dennis Lehane di Mystic River e di Shutter Island. Si investiga sulla scomparsa di una bambina, si scopriranno cose orrende in puro stile Lehane. Ben Affleck se la cava egregiamente (ma uno così come ha fatto a stare per anni con Jennifer Lopez?).
Dalla Cina con furore, Cult, h. 23, 00. Uno dei pochi film autentici e autenticati di Bruce Lee, l’uomo che sconvolse il mondo con i suoi action movie made in Hong Kong. Bruce ha elevato le arti marziali a coreografia e pura astrazione, con una grazia e un furore che restano tutt’oggi insuperati. Ma io sono di parte, lo adoro da sempre.

Seguirà un altro post con altri film della serata televisiva. Stay Tuned.

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