I miei dieci film preferiti della sera e notte televisive, partendo dal decimo posto e salendo man mano. Nel post precedente i titoli dal decimo al sesto posto, adesso i primi cinque. La scelta è assolutamente personale, persino faziosa. Si omettono magari titoli famosi per lasciare il posto ad altri bizzarri, eccentrici, meno conosciuti. Avvertenza: si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.00. Chi volesse avere la programmazione completa delle varie reti consulti MyMovies Guida in tv e Sky.
5) Lenny, Sky Cinema Mania, h. 0,10. Bob Fosse reduce da Cabaret, Dustin Hoffman dopo Il laureato. Lenny incrocia due talenti nel loro momento magico, il risultato è notevole ma non quel capolavoro che tutti si aspettavano. Rigorosamente in B/N, Lenny ripercorre carriera e autodistruzione di Lenny Bruce, oltraggioso entertainer padre di tutti i sucessivi trasgressori da palcoscenico. Sesso, droga, intolleranze etnico-religiose. Nei suoi sfrenati monologhi c’era di tutto. Arrestato più volte per oscenità, amato e difeso dagli intellettuali della scena undergroung e alternativa, Ginsberg in testa, morì per overdose di morfina nel 1966. Il film è del 1974 e ricostruisce fedelmente la sua parabola. Bellissimo. Però resto dell’idea che Dustin Hoffman fosse fuori parte, non abbastanza maledetto per convincere davvero come Lenny Bruce.
4) L’appartamento spagnolo, Cult, h. 21,oo e Bambole russe, Cult, h. 23, 00. Insieme, perché Bambole russe è il sequel dell’Appartamento spagnolo: che racconta di un ragazzo francese che si infila nel programma Erasmus e finisce a Barcellona in un incasinatissimo appartamento tra coetanei di ogni parte d’Europa (c’è anche l’italiano, ma ha un ruolo secondario). La solita vita da studenti sregolata ma non troppo, tra amori, bagordi, goliardate, ciucche e sballi, nulla di particolarmente nuovo rispetto ai tempi della Bohème e di Addio giovinezza. Un racconto di formazione abbastanza classico. Solo che Cédric Klapisch, il regista, è bravissimo nell’intercettare l’air du temps (siamo nel 2002), l’ansia di cosmopolitismo e di fuga dei ventenni della generazione zero, il loro – magari illusorio – sentirsi alla giannanannini ragazzi dell’europa e non di qualche provincia. A tratti irresistibile, anche grazie a Romain Duris, qui al suo primo film, pescato dal regista fuori da una scuola, e destinato a diventare una star della cinematografia francese e non solo (io sono un suo fan). Duris in L’appartamento spagnolo è un dongiovanni indolente e restio che ricorda un po’ Mastroianni, cui nessuna sa resistere. Il film fu un successo clamoroso, che fondò e rifondò il doppio mito dell’Erasmus e di Barcellona come città giovane e trasgressiva dove tutto è permesso. Io detesto entrambi i miti, eppure adoro l’Appartamento spagnolo. Bambole russe, il suo sequel, riprende il personaggio di Romain Duris qualche anno dopo, ormai alle prese con il lavoro di sceneggiatore. Divertente, ma non ha la stessa fragranza dell’originale, anche se l’escursione russa è molto ben riuscita. Duris al solito conquista e si lascia conquistare da tutte.
3) Salvatore Giuliano, Sky Cinema Italia, h. 21,00. Della serie: quando il cinema italiano era grande e rispettato ovunque. Salvatore Giuliano, anno 1962, è uno dei primi film della carriera registica di Francesco Rosi e per molti il suo punto più alto. Abbagliante bianco e nero (Rosi chiese al direttore della fotografia Gianni di Venanzio di usare tre toni diversi di B/N), ricostruisce tra l’epico e il docu la complessa vicenda del bandito Giuliano nella Sicilia tra guerra e dopoguerra, sostenendo la tesi che fosse manipolato e manovrato da forze esterne. Un film che sarà modello e lezione per il successivo cinema d’impegno di tutto il mondo. Mai noioso, anche perché scritto da sceneggiatori che conoscevano il mestiere, tra cui la grande Suso Cecchi d’Amico appena scomparsa. Francesco Rosi ha ricevuto pochi giorni fa il Pardo d’oro alla carriera al Festival di Locarno.
2) La donna che visse due volte, Studio Universal, h. 22,50. Secondo me, uno dei più bei film della storia del cinema. Se lo inserisco qui solo al secondo posto è perché l’ho visto, lo abbiamo visto, già molte volte, e perché lo trasmettono su Studio Universal, canale premium che non tutti possono vedere. Difficile dire qualcosa su Vertigo, questo il titolo originale, anche se quello italiano non gli è inferiore, un film su cui si sono esercitati i critici più acuti e gli amanti del cinema più passionali degli ultimi decenni, dai Cahiers in giù. Dico solo che Hitchcock qui sfonda tutti i generi e le convenzioni filmiche confezionando un’opera assoluta. Il voyeurismo, la necrofilia, il tema del doppio, la coazione a ripetere, l’ineluttabilità del destino, il sogno dell’immortalità: c’è questo e altro in La donna che visse due volte. James Stewart riesce a dare levità al suo patologico personaggio, Kim Novak nella parte della vita.
1) Il castello errante di Howl, Sky Cinema Hits, h. 23,10. Non sono un particolare estimatore del cinema di animazione, non impazzisco per gli austeri film grafici cecoslovacchi in bianco e nero degli anni Sessanta, non penso neanche, come ormai è quasi obbligatorio pensare, che i Pixar-movies tipo Toy Story e Up siano dei capolavori assoluti e la frontiera più avanzata del cinema di oggi. Preferisco il cinema in carne ed ossa, per quanto fantasmatici. Però amo Hayao Miyazaki, forse per la sua differenza così evidente rispetto a tutti gli anime che abbiamo visto, compresi quelli giapponesi. E Il castello errante di Howl è il suo capolavoro. Anche se la storia è europeo-primonovecentesca, l’immaginario di Miyazaki resta qui squisitamente orientale, per noi una finestra su un mondo e una cultura altra, animata da infinite creature magiche, strani sortilegi, passaggi e scambi continui tra reale e fantastico. Per chi non l’ha ancora visto, imperdibile.
Altre segnalazioni in breve:
Assassinio sul Tevere, RaiUno, h. 23,25. Uno dei film Tomas Milian/Bruno Corbucci col trucido comissario Giraldi.
Tutta colpa dell’amore, RaiDue, h. 21,05. Romantic comedy con la piuttosto brava ma non simpaticissima Reese Witherspoon. C’è un Patrick Dempsey ancora sconosciuto.
Scuola per canaglie, Sky Cinema 1, h. 22,35. Adolescenti imbranati per diventare duri e tosti vanno a scuola dal canagliesco Billy Bob Thornton, l’ex di Angelina Jolie, ovviamente perfetto per la parte.
Ricatto d’amore, Sky Cinema 1, h. 0,25. Leggi il commento in un post precedente.
Bride Wars, Sky Cinema Family, h. 21,00. Chic-flick con Kate Hudson e Anne Hathaway amiche da sempre che si ritrovano per caso a doversi sposare lo stesso giorno. Sarà guerra a colpi di abiti, inviti, bomboniere ecc. per il matrimonio più figo. Non male.
My Zinc Bed, Sky Cinema Mania, h. 22,40. Scritto dal molto premiato commediografo (anche regista, ma non qui) inglese David Hare.
La notte non aspetta, Sky Cinema Hits, h. 21,15. Livido poliziesco, a tratti molto dark, con un Keanu Reeves devastato. Interessante. C’è anche Hugh Lurie, le fans di House sono avvertite.
Congiura di spie, Sky Cinema Classics, h. 22,40. Giallo light francese anni ’60 di Molinaro. Genere che a me non dispiace.
Ombre bianche, Sky Cinema Classics, h. 0,20. Inuit a contatto con il buono e il marcio dell’Occidente, il tutto visto attraverso una storia d’amore. Del 1960. Con Anthony Quinn. Attenzione, regia del gigante Nicholas Ray. Una delle più eccentriche, interessanti proposte della serata.
L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente, Cult, h. 1,00. Uno dei veri Bruce Lee. Da non perdere. Vedi commento in un post precedente.
La vendetta di J.D., MGM Channel, h. 21,00. Per chi ama il filone blackploitation anni ’70 (Tarantino ne va pazzo).
Apnea, Rai Movie, h. 21,oo. Noir italiano su strane morti nel Nord-est che nascondono sfruttamento e omicidi bianchi. Con Claudio Santamaria
Pingback: FILM STASERA IN TV: la Top 10 secondo me (18 agosto 2010, prima parte) | NUOVO CINEMA LOCATELLI