La mia classifica dei film della sera e della notte in tv. Nel post precedente i titoli dal ventesimo all’undicesimo posto, adesso i primi dieci. La scelta è assolutamente personale. Si omettono magari titoli famosi per lasciare il posto ad altri bizzarri, eccentrici, meno conosciuti. Avvertenza: si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.00. Chi volesse avere la programmazione completa delle varie reti consulti MyMovies Guida in tv e Sky.
10) Serpico, Sky Cinema Classics, h. 21,00. Poliziottesco del 1973 di Sidney Lumet con Al Pacino al massimo del suo istrionismo tamarro (quasi al massimo, si supererà in Scarface). E se il suo Serpico fosse il corrispettivo americano del trucido commissario Nico Giraldi di Tomas Milian? (altre informazioni sul film)
9) The Others, Rai Movie, h. 21,00. Celeberrimo film di presenze e anime deviate che ha portato in alto le carriere di Nicole Kidman e del suo regista Alejandro Amenabar. C’è l’eco e anche qualcosa di più del Giro di vite di Henry James. (Rai Movie lo si può vedere anche in streaming su rai.tv). (altre informazioni sul film)
.8) Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?, Sky Cinema Italia, h. 0,25. Per chi ama gli italian gialli anni Settanta, questo film dal titolo chilometrico è imperdibile. Edwige Fenech, anno di grazia 1973, è al centro di una trama di ragazze assassinate. Stroncato as usual dalla critica bacchettona, recuperato e perfino osannato dalle fanzine e dai siti horror. Un po’ ingenuo e ruspante per gli standard attuali, però sintomatico di una stagione felice del nostro cinema di genere. (altre informazioni sul film)
7) Heat- La sfida, Premium Cinema, h. 21,15. Film del 1995 che eleva il suo regista Michael Mann ai vertici di Hollywood. Grande guardie-e-ladri movie con Robert DeNiro che prepara un colpo e Al Pacino che cerca di fermarlo. Per tutti e due è una lotta contro il tempo e i propri limiti. La genialità sta nell’uso delle due massime star maschili di allora, DeNiro e Pacino, confrontandole soprattutto attraverso il serratissimo montaggio. (altre informazioni sul film)
6) L’onda, Cult, h. 1,00. Germania, oggi. Un insegnante di liceo per spiegare ai suoi allievi le dinamiche psicologiche sottese all’autoritarismo e al totalitarismo, progetta con loro un esperimento. Daranno vita a una setta i cui membri dovranno obbedire ciecamente al capo, cioè lui, adottare una divisa e attenersi alle regole del gruppo. Il gioco prenderà la mano e nascerà una cellula impazzita di personalità deviate e violente che metterà a rischio gli equilibri della scuola e della stessa comunità. Schematico e didascalico. Un teorema di spirito rigidamente teutonico che non lascia spazio a deviazioni e sorprese di sceneggiatura. Viene pure il sospetto della malafede e che tanta stigmatizzazione della violenza sia la solita foglia di fico per poterla mettere voluttuosamente in scena. Eppure. Eppure il film è avvincente, forse perfino utile, e ti lascia dentro una scia di disagio come pochi. Alla Haneke. Da vedere. (altre informazioni sul film)
5) Sei donne per l’assassino, Sky Cinema Italia, h. 22,55. Misteriosi omicidi all’interno di un atelier romano di moda. Un Mario Bava del 1964, uno dei suoi thriller sottilmente perfidi, paurosi ma eleganti, formalmente ineccepibili, che anticipano la grande stagione degli Italian Gialli. Da non perdere. Bava è oggi maestro riconosciuto del cinema di genere, idolatrato da gente come Martin Scorsese (di lui io amo soprattutto La ragazza che sapeva troppo). Uno dei migliori titoli di questa notte tv. (altre informazioni sul film)
4) Nemico pubblico n. 1 – L’istinto di morte, Sky Cinema Mania, h. 23,00. Primo dei due film del 2008 interpretati da Vincent Cassel sul bandito francese anni 60-’70 Jacques Mesrine. Uno che con le sue imprese tenne banco sui media e flirtò anche con le frange rivoluzionarie anti-sistema. Una figura con qualche analogia con il nostro Vallanzasca. Il dittico firmato dal regista Jean-François Richet è un risultato grandissimo, che testimonia di quanto il polar, il crime-movie alla francese, sia in forma smagliante. Occhio, la sceneggiatura più vera del vero è del franco-algerino Abdel Raouf Dafri, autore anche dello script di quel capolavoro che è Un prophète di Jacques Audiard. Vincent Cassel è semplicemente monumentale, in una perfomance di virtuosismo mimetico che richiama quelle di Volontè. (altre informazioni sul film)
3) Milano Calibro 9, Rai Movie, h. 23,35. Il vertice di Fernando Di Leo, il più sofisticato e colto dei nostri registi di poliziotteschi. Ma sarebbe meglio dire noir. Tarantino ha detto di lui cose meravigliose e ormai Di Leo è considerato il nostro Jean-Pierre Melville. Quello che lo rendeva diverso dagli altri registi di genere del periodo era la cura formale, il gusto dell’inquadratura, la sapienza dei movimenti di macchina. Questo suo classico è del 1972 ed è tratto da uno dei gialli milanesi di Giorgio Scerbanenco. Da non perdere, davvero. (altre informazioni sul film)
2) L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, Premium Cinema, h. 0,10. La storia di Jesse James vista attraverso l’uomo della sua banda che lo tradì. Il leader e Giuda, legati da trame oscure e segreti inconfessabili di fascinazioni-repulsioni reciproche. Ambiziosissimo western post-moderno (anno 2007) di estenuante lentezza, ma che penetra nei corpi e nelle anime come pochi. Brad Pitt, anche produttore, è ovviamente il protagonista, Casey Affleck il suo antagonista viscido e roso dall’invidia (dal desiderio mimetico, direbbe René Girard). Il regista Andrew Dominik, neozelandese, ha il senso del paesaggio del Malick prima maniera, e racconta questa storia di un assassinio quasi rituale come un Bergman o un Dreyer (o un Mishima). Brad Pitt si prese la Coppa Volpi a Venezia come miglior attore, che ritirò l’anno dopo. Il film non ebbe fortuna, peccato. Lungo, a tratti insostenibile, ma notevolissimo. (altre informazioni sul film)
1) Il disprezzo, Sky Cinema Clasics, h. 1,10. Ragazzi, che dire? Pietra miliare. Capolavoro senza se e senza ma firmato Godard. Che, in trasferta a Capri, gira nel 1963 questo film con i soldi di Carlo Ponti e tratto da Moravia. Travagli produttivi e incomprensioni con Ponti, che farà rimontare la versione italiana cambiando anche la colonna sonora. Versione che Godard ovviamente ripudierà. Ma Il disprezzo ha resistito anche a questo e rivisto oggi restituisce al meglio il senso del cinema di Godard. Brigitte Bardot è fantastica. La location, la villa di Malaparte a Capri, altrettanto. (altre informazioni sul film)
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