La mia classifica dei film della sera e della notte in tv. Nel post precedente i titoli dal ventesimo all’undicesimo posto, adesso i primi dieci. La scelta è assolutamente personale. Si omettono magari titoli famosi per lasciare il posto ad altri bizzarri, eccentrici, meno conosciuti. Avvertenza: si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.00. Chi volesse avere la programmazione completa delle varie reti consulti MyMovies Guida in tv e Sky.
10) Tutti i colori del buio, Rai Movie, h. h. 23,30. Italian gialli del ’72 di Sergio Martino, con la sua attrice-feticcio Edwige Fenech e nomi noti dei B-movies di allora come George Hilton e Ivan Rassimov, una delle facce più anni Settanta che si siano mai viste al cinema. Perfino con Maria Cumani, la vedova Quasimodo, in un ruolo secondario. Thriller psichedelico con allucinazioni e visioni al femminile, che secondo alcuni anticipa il Dario Argento di Profondo rosso e volgarizza il Polanski di Repulsion (film che oggi appare seminale, ossessivamente ripreso e citato da generazioni di registi, compreso il Darren Aronofsky del nuovissimo Black Swan). (altre informazioni sul film)
9) I ragazzi della via Pál, Sky Cinema Classics, h. 21,00. Non il film di Frank Borzage che mi fece piangere da bambino in colonia, ma la versione del classico libro per l’infanzia di Ferenc Molnar girata nel 1969 a Budapest, sui luoghi veri della vicenda, dal regista Zoltan Fabri. Interessante, non tanto per il film, considerato allora più realistico e meno larmoyant dei precedenti. Ma perché Zoltan Fabri era uno di quei registi del blocco sovietico che ramazzavano premi ai festival di regime tipo Karlovy Vary e Mosca, si facevano magari un nome all’estero e godevano di una certa libertà. Usati anche per mostrare al mondo la faccia buona e tollerante del regime. Intellettuali che finivano, magari senza volerlo, a fare da foglia di fico del comunismo. Tant’è che Fabri potè girare questo film in coproduzione addirittura con gli americani, utilizzando anche attori inglesi. Prove di coesistenza pacifica (e di affari) tra Est e Ovest. Finì naturalmente candidato all’Oscar, come la logica buonista dell’apertura all’Unione Sovietica e della coesistenza imponeva. (altre informazioni sul film)
.8) Taxi Driver, Sky Cinema Hits, h. 23,10. Martin Scorsese diventa grandissimo, grazie anche allo script eccellente di Paul Schrader. Robert DeNiro pure lui si installa nella leggenda. Che altro dire di un film già visto mille volte e mille volte commentato? Che è una reliquia anni Settanta, con tutta l’oscura fascinazione per la violenza di quel tempo. Non è un film innocente, del resto nessuno allora lo era. (altre informazioni sul film)
7) Quel maledetto treno blindato, Sky Cinema Italia, h. 23,00. In inglese si chiama Inglorious Bastards. Ed è, come ben si sa, il film che Quentin Tarantino ha voluto omaggiare con il suo Inglorious Basterds (con la e) l’anno scorso. In realtà Tarantino non ha fatto un remake di questo bellico di Enzo G. Castellari del 1978, ne ha preso però l’idea del gruppo selvaggio di ragazzacci in missione impossibile oltre le linee nemiche tedesche. Impossibile non vederlo almeno una volta. (altre informazioni sul film)
6) Il vento fa il suo giro, Cult, h. 0,45. Piccolo film girato in lingua occitana in una valle del cuneese e diventato col passaparola oggetto di devozione assoluta, rimanendo in programmazione al cinema Mexico di Milano per un anno e mezzo. E lanciando il suo regista Giorgio Diritti, già in età matura, tra gli autori che contano del nostro cinema. Titolo bellissimo. Grazie a Il vento fa il suo giro Diritti ha poi potuto girare L’uomo che verà, uno dei film più premiati di questa annata cinematografica. (altre informazioni sul film)
5) Edward mani di forbice, Italia 1, h. 22,50. Tim Burton prima dei suoi kolossal di enorme successo commerciale, forse nel suo film più bello e personale. Con la strana creatura dalle mani di forbice che incarna e sintetizza l’ossessione timburtoniana della diversità esistenziale e sociale. Una fiaba anche molto triste e gotica, come sempre in TB. Adorato da eserciti di ammiratori. (altre informazioni sul film)
4) La sposa cadavere, Italia 1, h. 21,00. Trasmesso da Italia 1 prima di Edward mani di forbice, in un mini-omaggio a Tim Burton. Film d’animazione del 2005 girato in stop motion, a raccontare una fiaba d’amore e soprattuto di morte che, come ci si aspetta da Burton, è gotica, dark ed eccentrica. Ispirata a una storia yiddish ma trasposta in una fantastica era vittoriana, con un ragazzo che non riesce a impalmare la sua tizia perché una sposa-cadavere lo trascina agli inferi e lo vuole tenere con sè. Tim Burton lo firma in condominio con Mike Johnson, responsabile della parte più tecnica. Bello, con però il sospetto che Tim Burton sia entrato nella fase matura del manierismo e dell’autocitazione. (altre informazioni sul film)
3) School of rock, Sky Cinema Mania, h. 21,00. Aspirante rockstar, che è poi Jack Black nel ruolo della sua vita, frustrato dall’insuccesso finisce a insegnare in una scuola e si mette in testa di trasformare la scolaresca in una rockband e farla partecipare a un contest. Probabilmente il maggior successo dell’intellettuale regista Richard Linklater (Prima dell’alba), qui alle prese con un film più popolare che gli è riuscito molto bene. Amato negli Usa, in Europa non ha avuto lo stesso impatto. Eppure è travolgente, con i suoi omaggi alle rockband storiche come AC/DC, The Who e Led Zeppelin. (altre informazioni sul film)
2) Miriam si sveglia a mezzanotte, Rai 4, h. 22,45. Primi anni Ottanta. Catherine Deneuve e David Bowie sono una coppia di vampiri che adesca ragazzi nei locali gothic e se li porta a casa per succhiarne il sangue. C’è anche Susan Sarandon in questo film che è diventato un manifesto dell’estetica di quel tempo, molto influenzata dal maledettismo punk, dalla mistica del sangue e della ferita, e tesa a recuperare ogni precedente bohème e decadenza. È anche l’esordio di Tony Scott. Molto amato dai fashionisti, un film il cui status è irresistibilmente cresciuto nel tempo. (altre informazioni sul film)
1) La battaglia dei tre regni, Sky Cinema , h. 21,00. Da vedere, perché proprio stasera John Woo, regista di questo film, riceve a Venezia il Leone d’oro alla carriera, con proiezione di un nuovo film con la sua supervisione, Jianyu (Reign of Assassins). La battaglia dei tre regni è invece del 2008: John Woo torna a casa dopo il proficuo esilio hollywoodiano e si mette al servizo della storia patria, rievocando con questo kolossal lo scontro fra tre diversi regni con tanto di battaglia finale nell’anno 208 d.C. Un episodio che sarà determinante per il futuro della Cina. John Woo usa tutta la sua formidabile tecnica cinematografica, il gusto enfatico per il dettaglio e, specularmente, per le scena di massa, la sua velocità, il ritmo, per una produzione costata 80 milioni di dollari, la più impegnativa nella storia del cinema cinese. Una festa per gli occhi. Film immenso, smisurato, che dura nell’originale quattro ore, ridotte a poco meno di tre nella versione per l’Occidente. Pur ridimensionato, resta uno spettacolo grandioso. Da vedere, per capire la potenza del cinema asiatico e di come la Cina celebra se stessa attraverso la celebrazione del proprio passato. Interessante anche perché John Woo è diventato famoso come regista del cinema di Hong Kong, e qui rientra da ex straniero e da figliol prodigo nel grembo della grande madre Cina. (altre informazioni sul film)
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