Segnalo stavolta 27 film anzichè i solito 20, vista la quantità di film interessanti stasera e stanotte in tv. Si parte in questo post dal ventisettesimo posto e si arriva fino all’undicesimo. In un post successivo le altre segnalazioni dal decimo al primo posto. La scelta è personale. Si omettono magari titoli famosi per lasciare il posto ad altri bizzarri o meno consolidati. Avvertenza: si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.00. Chi volesse avere la programmazione completa delle varie reti consulti MyMovies Guida in tv e Sky.
27) Gli amici del Bar Margherita, Sky Cinema Italia, h. 21,00. Ancora un Avati con Abatantuono. Solo per avatiani di stretta osservanza, io non lo sono. (altre informazioni sul film)
26) Harry ti presento Sally, Studio Universal, h. 21,00. La più fortunata romantic comedy degli ultimi decenni, che miracolò gli interpreti Meg Ryan e Billy Crystal e la sceneggiatrice Nora Ephron. Citatissima la scena del finto orgasmo al ristorante. (altre informazioni sul film)
25) Double Team – Gioco di squadra, Sky Cinema Hits, 21,15. La strana coppia Mickey Rourke (il cattivo) e Jean Claude Van Damme (il buono) in uno spara e fuggi del 1997 diretto da Tsui Hark, riverito maestro di Hong Kong che qui si mette al servizio di un film di serie. Tsui Hark è in concorso a Venezia con Detective Dee and the Mystery of Phantom Flame, dando un’occhiata a questo Double Team un po’ ci si prepara e si fa bella figura in caso di conversazione cinefila. (altre informazioni sul film)
24) I love you, man, Sky Cinema 1, h. 21,00. Il nuovo corso della commedia maschile americana, quella che ha il suo nome di riferimento in Judd Apatow (regista di Molto incinta e 40 anni vergine, sceneggiatore dell’incredibile Zohan). Quella che mette in scena anche i più rimossi complessi e problemi sessuali di lui e spericolatamente li butta in ridere. Esercizio funambolico che qualche volta riesce qualche volta no, ma interessante. Qui Apatow non c’entra, ma senza di lui nessuno avrebbe mai scritto e prodotto un film così. Sentite la storia di I love you, man, semplicemente pazzesca (già il titolo). Peter sta per sposarsi con Zooey ma non ha amici maschi cui far fare il testimone, anche perché è cresciuto tra le ragazze. Così si mette alla ricerca di un amico. Chiede innanzitutto consigli al fratello gay su come rimorchiare ragazzi, però in modo platonico. Dopo vari tentativi a vuoto finalmente aggancia Sidney. Diventeranno inseparabili. Seguono contrasti ed equivoci tra i due fino all’happy end finale: matrimonio di Peter con Zooey e Sidney testimone. Un buddy-buddy movie, ma con l’inconscio scoperchiato e divelto, un film che sfiora cose come l’omosessualità e le triangolazioni lui-lei-lui. Le sfiora ma se ne astiene. Anche per questo può andare in prima serata tv. (altre informazioni sul film)
23) Il tunnel dell’orrore, Fantasy, h. 23,45. Cinque ragazzi entrano in un tunnel dell’orrore e dalla finzione si passerà all’orrore vero. Non tutti se le caveranno. Ormai classico gore del maestro del genere Tobe Hooper. Del 1981. (altre informazioni sul film)
22) Il grande duello, Rai Movie, h. 23, 4o. Tardo spaghetti-western del 1972, quando ormai il genere era declinato, con però il monumento Lee Van Cleef e tale Peter O’Brien, che poi secondo Marco Giusti (vedi Stracult, dizionario dei film italiani) altri non era che Albero Dentice futuro giornalista dell’Espresso. Stracult, appunto. Ricordo che Rai Movie, per chi non lo ricevesse sul digitale terrestre, è visibile in streaming su rai.tv. (altre informazioni sul film)
21) La vera storia di Jack lo Squartatore (From Hell), Cult, h. 22,45. Tratto da una graphic novel di Alan Moore, una ricostruzione tra nebbie, vapori e oscurità in stile steampunk della Londra vittoriana con incorporato l’assassino seriale più famoso di sempre. Con Johnny Depp detective che, dopo tanti film con Tim Burton, si ritrova perfettamente a suo agio nelle più lugubri atmosfere e fa già le prove per Sweeney Todd. Visivamente molto riuscito, eppure non fu un successo. Da riscoprire. (altre informazioni sul film)
20) Il pistolero, Sky Cinema Classics, h. 22,40. Western del 1976 diretto dal maestro Don Siegel su un vecchio pistolero ormai al tramonto. Che poi è John Wayne già malato e al suo ultimo film. Quasi autobiografico, a vederlo fa malinconia. Il testamento di un attore che ha fatto la storia di Hollywood. Merita. E non si venga a dire che John Wayne era uno sporco guerrafondaio, please. (altre informazioni sul film)
19) The Mother, Cult, h. 0,50. Se ne parlò molto nel 2003 quando uscì. Per la sceneggiatura di Hanif Kureishi, soprattutto per la storia, quella di una vedova sessantenne che si innamora (corrisposta) dell’amante della figlia. Uno che ha trent’anni meno di lei ed è Daniel Craig non ancora bondizzato. (altre informazioni sul film)
18) Il segno degli Hannan, MGM Channel, h. 22,35. Esercizio hitchcockiano di Jonathan Demme, molti annni prima che si affermasse con Il silenzio degli innocenti e Philadelphia. Attentati e strane morti, una lettera misteriosa in aramaico. Sullo sfondo, la cultura ebraica, di cui poi capiremo la centralità. Finalone con inseguimento sotto (sì, sotto) le cascate del Niagara. Avvincente. A me piace molto. (altre informazioni sul film)
17) Il treno, MGM Channel, h. 0.05. I tedeschi vogliono portare via da Parigi i massimi capolavori della pittura. La resistenza si organizza per sabotare il treno che dovrà trasportarli. Gran bellico di quelli di una volta (1964), in bianco e nero, diretto da John Frankenheimer con un cast da urlo, da Burt Lancaster a Michel Simon a Jeanne Moreau. Inizialmente doveva dirigerlo Arthur Penn. (altre informzioni sul film)
16) Un mercoledì da leoni, Jimmy, h. 21,00. Uno dei più bei film di sempre sulla cultura surf (l’altro è Point Break di Kathryn Bigelow). Ragazzi in riva all’oceano in attesa della Grande Onda. Cavalcare il mare come sfida e rito di passaggio all’età adulta. E per i ragazzi incombe la chiamata per il Vietnam. Bellissimo John Milius del 1978, un film mistico e muscolare mai più eguagliato. (altre informazioni sul film)
15) I giorni dell’abbandono, Premium Cinema Emotion, h. 0,20. Dal libro della misteriosa Elena Ferrante, la stessa dell’Amore molesto, sulla disperazione – quasi un lutto – di una donna ingannata e lasciata sola. Roberto Faenza ripulisce il libro della sua visceralità e, se questo depotenzia il film, lo rende però più digeribile per il pubblico, in gran parte femminile, ovvio. I giorni dell’abbandono infatti avrà un buon successo. Con Margherita Buy che più Margherita Buy non si può. Nel cast c’è anche Goran Bregovic. (altre informazioni sul film)
14) Autoreverse, Premium Cinema, h. 1,00. Una brava ragazza finisce in un gorgo di malavita. Cédric Klapisch, quello dell’Appartamento spagnolo e di Bambole russe, abbandona stavolta la comedia e si cimenta nel polar. Klapisch è sempre un regista interessante, anche se non molto profondo, anche quando, come qui, affronta un genere che gli è meno congeniale. (altre informazioni sul film)
13) Defiance – I giorni del coraggio, Sky Cinema Max, h. 21,00. Premium Cinema Energy, 21,00. Non ebbe purtroppo alcun successo quando uscì (2008) questo film diverso dal solito, pur se tutto all’interno del genere bellico-avventuroso. Un gruppo di ebrei sfugge nella Bielorussia del 1941 ai rastrellamenti nazisti e forma un commando che combatterà i tedeschi con azioni di guerriglia. Stavolta gli ebrei combattono, ed è questa la diversità di Defiance, quello che lo rende interessante e da vedere. Con Daniel Craig e Liv Schreiber. (altre informazioni sul film)
12) Operazione Valchiria, Premium Cinema Energy, h. 22,50. Megaproduzione con Tom Cruise che ricostruisce il fallito attentato a Hitler oganizzato dallo junker Claus von Stauffenberg. Parziale insuccesso (120 milioni l’incasso totale del film nel mondo che, tenendo conto delle ambizioni di partenza e della presenza di Cruise, è poco). Lavorazione funestata da incidenti e polemiche. Operazione Valchiria è a suo modo un film maudit. Da vedere, anche perché il regista è Bryan Singer, quello dei Soliti sospetti, autore di sensibilità rara. (altre informazioni sul film)
11) La fiera della vanità, Rai Movie, h. 21,00. Dall’ottocentesco classico Vanity Fair di Tackeray, sull’ascesa mondana e sociale di una ragazza povera ma inteligente e cinica. La protagonista Becky è l’archetipo su cui si modelleranno molte successive fanciulle ambiziose di cinema, letteratura e tv. Diretto dall’indiana Mira Nair, il film è del 2004 e ricostruisce fastosamante l’epoca. Con Reese Witherspoon assolutamente perfetta per la parte. Eppure andò male. Merita la prova d’appello televisiva. Ricordo che Rai Movie, per chi non lo ricevesse sul digitale terrestre, è visibile in streaming su rai.tv. (altre informazioni sul film)
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