Segnalazione e classifica dei film più interessanti della sera e della notte tv, dall’analogico al satellitare al digitale terrestre (free e premium). Il numero dei titoli indicati può variare a seconda della quantità e della qualità dell’offerta televisiva del giorno: stavolta i film sono 20 (anzi 21, per via di un ex aequo). Nel post precedente i film dal ventesimo all’undicesimo posto. In questo, i film dal decimo al primo posto. La scelta è assolutamente personale. Chi volesse vedere la programmazione completa delle varie reti consulti Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o.
10) Traffic, Sky Cinema Hits, h. 22,55. Il narcotraffico diventa spettacolo nelle mani di Steven Soderbergh. Storie che si intrecciano nell’anno 2000, cast mostruoso, da Michael Douglas a Zeta-Jones passando per Albert Finney, Benicio Del Toro, Dennis Quaid. E c’è perfino Tomas Milian, il che basterebbe per farne un culto. Forse il miglior film di Soderbergh, girato con una facilità e una naturalezza sbalorditive. (informazioni sul film)
9) Mr. & Mrs. Bridge, Studio Universal, h. 21,00. La storica coppia Paul Newman-Jopanne Woodward torna nel 199o sullo schermo in questo, al solito squisito, film di James Ivory. Ritratto di una certa America anni Trenta-Quaranta attraverso le scene di un matrimonio. A proposito di Ivory, segnalo un’altra volta il bellissimo saggio di Luca Pacilio sul sito di cinema Gli spietati, che assegna il giusto valore a un regista troppo spesso accusato di formalismo e esteriorità calligrafica. E che inizia con l’inequivocabile affermazione: “Amo il cinema di Ivory”. (informazioni sul film)
.8) Orphan, Premium Energy, h. 22,45. Insperato successo al box office americano, ma passato pressochè inosservato da noi. Orphan è uno dei film che più hanno fatto discutere (in patria) quest’ultimo anno. Un’opera di genere, un horror familiare come se ne sono visti molti, col solito bambino, in questo caso bambina, posseduto da forze oscure (do you remember Il presagio?). Ma stavolta a fare notizia è il fatto che il film infrange un totem del politicamente corretto come l’adozione. Una coppia di americani si prende in casa un’orfana russa, che si rivelerà portatrice di ogni guaio. Curiosità: tra i produttori c’è Leonardo DiCaprio. Anime belle astenersi. (informazioni sul film)
7) La voltapagine, Cult, h. 22,50. Piccolo ma non minore film francese del 2007, un perfetto esempio di quel cinema della crudeltà che ha i suoi numi tutelari in Claude Chabrol e Michael Haneke. Il regista Denis Dercourt mette in scena una storia di vendetta al femminile, un Eva contro Eva in cui una ragazza si prenderà la sua rivincita sull’insegnante di musica che le stroncò la carriera di pianista. Da non perdere. (informazioni sul film)
6) Cassandra Crossing, Sky Cinema Classics, h. 23,10. Ognuno ha i suoi guilty pleasure, il mio (uno dei miei) è Cassandra Crossing. Ogni volta che lo ridanno cerco di non perdermelo. Causa presenza di virus letale, blindano un treno con dentro gli incolpevoli passeggeri e lo mandano verso l’abisso. Richard Harris e una Sofia Loren ultraquarantenne nel suo ultimo film da vamp (poi passerà ad altri ruoli) cercheranno di fermarlo e di salvare i compagni di viaggio. Incrocio dei generi catastrofico e apocalittico. Molto, molto anni Settanta. Fantastico. (informazioni sul film)
5) Doomsday – Il giorno del giudizio, Italia 1, h. 23,10. Uno dei miglior horror-thriller degli ultimi anni. In una futuribile ma non troppo Gran Bretagna si ridesta un virus che si pensava definitivamente isolato e debellato qualche decennio prima. Il che consente al regista Neill Marshall di scatenarsi in scenari di militarizzazione e conseguente ribellione, con cadaveri disseminati per le strade. Curiosamente affine, almeno visivamente, a uno dei primi film di Liliana Cavani, l’oggi invedibile I cannibali. (informazioni sul film)
4) Quelle due, MGM Channel, h. 22,40. Le insegnanti Shirley MacLaine e Audrey Hepburn accusate da un’alunna di avere una relazione lesbica. Scritto dall’ultraliberal Lillian Hellman, e diretto da quel sottile indagatore di anime che era William Wyler, fu allora, anno 1961, un film evento che fece molto parlare per l’ardire del tema. Remake di un precedente film, molto meno esplicito, del 1936 con Miriam Hopkins e Merle Oberon. Qui MacLaine e Hepburn sono, ça va sans dire, fantastiche. (informazioni sul film)
3) Fatti di gente perbene, Premium Cinema, h. 23,40. Rivalutare Mauro Bolognini. Un regista che ha attraversato mille generi e firmato capolavori (sì, capolavori, vederli per credere) come La viaccia, Senilità, Il bell’Antonio, Una giornata balorda, e che pure è sempre stato considerato un minore, accusato dai critici militanti e contenutisti di scarso impegno politico (e allora Una giornata balorda?) e di eccessivo formalismo e manierismo. Errore. Bolognini ha dato molto al cinema italiano e non si merita l’oblio cui è stato condannato. Fatti di gente perbene appartiene al suo periodo maturo, quello degli anni Settanta, e rievoca il caso Murri, un delitto altoborghese che sconvolse e divise l’Italia post-unitaria. Una ricostruzione perfetta e non scontata dell’epoca e dei fatti, con un cast da urlo: Catherine Deneuve, Fernando Rey, Giancarlo Giannini, Rina Morelli, Tina Aumont. Sì, erano altri tempi, era un altro cinema italiano e, credetemi, non è solo l’effetto nostalgia. (informazioni sul film)
2 ex aequo) I compagni, Sky Cinema Classics, h. 21,oo. Il film che Mario Monicelli considera il suo capolavoro (e non solo lui). Non ha avuto la fortuna commerciale della Grande guerra o dei Soliti ignoti, ma è un’opera perfetta che riesce a coniugare i toni della commedia all’italiana con la ricostruzione d’epoca e l’omaggio al socialismo romantico. Siamo nella Torino di fine Ottocento, allora capitale operaia percorsa da fermenti rivoluzionari e anarco-sindacalisti. Uno sciopero ad altranza, la polizia che interviene e uccide. Certo, vetero-ideologico e manicheo. Però Monicelli sa raccontare come pochi e il risultato è assoluto. Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Annie Girardot, Bernard Blier, Folco Lulli e perfino una Raffaella Carrà esordiente (era il 1963). (informazioni sul film)
2 ex aequo) Il gladiatore, Studio Universal, h. 23,50. Visto, stravisto. Ma perché non rivederlo un’altra volta? Non ho mai amato Ridley Scott quando (cioè spesso) se la tira da maestro del cinema. Ma quando, come qui, si dà onestamente al film di genere, devo dire che è tra i migliori artigiani in circolazione. Il gladiatore è forse il suo capolavoro, perché è spettacolo puro, senza se e senza me. Soprattutto perché riporta genialmente in vita il peplum, genere glorioso che, dopo aver dato molto al cinema, sembrava sparito per sempre, causa presunta incompatibilità con il sentire contemporaneo. Invece la coppia Ridley Scott-Russell Crowe lo resuscita e ne dimostra l’intatto potere di incantamento. (informazioni sul film)
1) La 25esima ora, Sky Cinema Mania, h.0.55. Il vertice del cinema di Spike Lee e uno dei più bei film degli anni Duemila. Un pusher (Edward Norton) che sogna già il ritiro e una vita tranquilla deve invece tornare a scontare sette anni in prigione. Il film racconta le ultime ventiquattr’ore del protagonista prima dell’entrata in carcere, con la vita che si spezza, i bilanci, gli incontri con le persone che contano. Stavolta Spike Lee lascia perdere le sue ossessioni etno-razziali e, non casualmente, firma la sua opera migliore. (informazioni sul film)
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