FILM STASERA IN TV: gli imperdibili 7 (domenica 24 ottobre)

Top 7 della sera e della notte tv, dall’analogico al satellitare al digitale terrestre. La scelta è assolutamente personale. Chi volesse vedere la programmazione completa delle varie reti consulti Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Buona visione.

7) The truth about Charlie, Iris, h. 21,10. Insensato tentativo di un regista notevole e tutt’altro che ingenuo come Jonathan Demme (Il silenzio degli innocenti, Philadelphia) di rifare nell’anno 2003 Sciarada. Come dire, il vertice della commedia sofisticata anni Cinquanta/Sessanta. Chiaro che il tentativo fallisce, come poteva essere altrimenti? Anche perché al posto di Audrey Hepburn e Cary Grant ci sono stavolta Thandie Newton e (ma si può?) Mark Walhlberg. Però Demme, come tutti i folli, i visionari, gli eccentrici che si cimentano nelle imprese impossibili, merita rispetto e l’onore delle armi. E il film è così fuori da ogni regola da valere una visione. (informazioni sul film).
6) Excalibur, Jimmy, h. 21,00. Lancillotto, Ginevra, Artù, Parsifal, Merlino, Morgana ritornano nel miglior film di sempre sul ciclo narrativo della Tavola Rotonda. John Boorman nel 1981 azzecca questo fantasy che diventerà un paradigma del genere. Barbarico, primordiale, ruvido, per nulla levigato, senza i vezzi e i formalismi del film in costume. Perfino rozzo, secondo gli standard del cinema perbene. Però Boorman riesce come nessun altro a restituire tutta la potenza del mito e l’intensità delle passioni, come già gli era accaduto nel suo film più estremo e dimenticato, Zardoz. Gran cast, con Nicol Williamson e una magnifica Helen Mirren. Notevole il Lancillotto, molto fisico e poco sentimentale, di Nicholas Clay.  (informazioni sul film)
5) Le regole dell’attrazione, Premium Cinema, h. 0,25. Tratto dal romanzo di Bret Easton Ellis, tosto come un romanzo di Bret Easton Ellis (a proposito: è appena uscito in Italia il nuovo libro dello scrittore americano, Imperial Bedrooms, Einaudi). Un campus dove si fa molto sesso anomino e violento, si consuma molta droga, ci si profonda in piccoli abissi. Nichilismo anni zero. Roger Avary, il regista, si porta dietro la fama di tarantiniano, anche perché ha collaborato alla sceneggiatura di Le iene e Pulp Fiction. Il suo è sì un cinema di scenografica violenza come quello di Quentin, però lui ha una bella identità di autore in proprio. Lo dimostra qui, ma anche nel sanguinoso film-di-rapina Killing Zoe del 1994. (informazioni sul film)
4) Protagonists, Iris, h. 22,55. Finalmente qualcuno mette in palinsesto questo raro e pochissimo visto film di Luca Guadagnino del 1999 che segnò non solo l’esordio del regista palermitano, ma anche l’inizio della sua collaborazione con Tilda Swinton: sodalizio di ferro sfociato nel 2009 in quell’Io sono l’amore che ha fatto di Guadagnino un autore di successo internazionale. In Protagonists una troupe italiana in trasferta londinese indaga sul delitto apparentemente gratuito di due ragazzi. Un docudrama/mockumentary fuori da molti schemi che i nostri critici sbeffeggiarono, invece era la nascita di un autore. Ma Guadagnino è un outsider, la sua distanza rispetto al medio cinema italiano troppo evidente per non creare qualche fastidio. Attenzione (motivo di culto!): in Protagonists c’è anche Michelle Hunziker. (informazioni sul film)
3) Tre passi nel delirio, Sky Cinema Italia, h. 0,45. Tre registi per tre episodi tratti da Edgar Allan Poe. Il risultato, anno 1968, è altissimo. Roger Vadim dirige la sua musa di allora Jane Fonda (e il fratello Peter Fonda prima di Easy Rider!) in Metzengerstein, storia di un’aristocratica assetata di sangue. Meraviglioso, forse il mio preferito, l’episodio di Louis Malle, William Wilson, tutto girato a Bergamo Alta, con un Alain Delon perseguitato dal suo doppio e dal senso di colpa, e con folgorante cameo di una Brigitte Bardot bruna fumatrice di sigaro alla George Sand. Ovviamente il più celebrato del trittico è il Toby Dammit di Federico Fellini, con un Terence Stamp devastata star hollywodiana oltre ogni viale del tramonto che arriva a Roma a ritirare un premio e girare un film: puro espressionismo horror, un referto senza pietà sul disfacimento e la purtredine fisico-morale della Hollywood sul Tevere. Sofia Coppola ha dichiarato di essersi ispirata proprio a questo episodio per la trasferta ai Telegatti del protagonista del suo Somewhere. (informazioni sul film)
2) La ciociara, Rai Movie, h. 0,45. Lo amo, pochi film come questo riescono a commuovermi. Grande Sofia Loren che si prese giustamente l’Oscar, in una parte inizialmente destinata ad Anna Magnani. La ciociara, ricca vedova bottegaia con figlia a carico su cui riversa tutte le sue ansie di riscatto sociale, lascia la Roma dei bombardamenti e dell’occupante tedesco per sfollare sulle montagne del Lazio. Troverà un ragazzo che smuoverà il suo cinismo (Jean-Paul Belmondo), incapperà in uno dei più tragici e sottaciuti episodi accaduti in Italia durante la guerra, gli stupri di massa da parte delle truppe marocchine al seguito degli alleati. Regia di Vittorio De Sica, capace come nessun altro di raccontare – e rispettare – gli umiliati e offesi dalla Storia. (Chi non riesce a captare Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it) (informazioni sul film)
1) Paranoid Park, Rai 4, h. 23,00. Premio speciale a Cannes 2007, miglior film dell’anno secondo i Cahiers du cinéma. Eppure a molti critici questo film di Gus Van Sant non è piaciuto, forse perché è il suo più estremo, il più fuori dal recinto del cinema medio e mainstream. Paranoid Park è il posto preferito dagli skater di Portland, ci va anche Alex, che verrà coinvolto in una folle impresa in cui causerà la morte di una guardia. Il film è la registrazione degli incubi e dei sensi di colpa del sedicenne Alex, troppo giovane e troppo fragile per sostenere il peso di quanto gli è accaduto. Gus Van Sant racconta una delle sue amate storie di adolescenti biondi e difficili, e lo fa con una radicalità di scrittura e di racconto che ricorda il suo esordio con Mala Noche. Per alcuni (non per tutti), uno dei migliori film della decade. (informazioni sul film)

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