Top 7 della sera e della notte tv, dall’analogico al satellitare al digitale terrestre. La scelta è assolutamente personale. Chi volesse vedere la programmazione completa delle varie reti consulti Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Buona visione.
7) Zohan, tutte le donne vengono al pettine, Sky Cinema Hits, h. 0,55. Un mio personale cult. Commedia scritta (anche) da Judd Apatow, con Adam Sandler agente israeliano del Mossad che però sogna di fare il parrucchiere. Così vola a New York dove in incognito lavorerà in un salon. Finirà con l’innamorarsi di una ragazza di origine palestinese. Il conflitto in Medio Oriente e perfino il terrorismo islamista visti attraverso la chiave della commedia demenziale e apparentemente grossolana, a dimostrazione ulteriore che Apatow è uno che ama le sfide impossibili e i giochi spericolati. Molto, molto interessante. Da vedere, perfino da studiare. Please, non prendetelo per il solito filmaccio americano, qui c’è in ballo molto di più. (informazioni sul film)
6) In nome del popolo italiano, Cult, h. 21,00. Grandissimo Dino Risi del 1971, forse l’ultimo capolavoro del regista del Sorpasso e dei Mostri, anche questo scritto dagli enormi Age & Scarpelli. Un film multistrato che a ogni visione svela sottofondi nascosti. L’inflessibile magistrato Ugo Tognazzi dà la caccia a un corrotto, odioso e vanaglorioso imprenditore (Vittorio Gassman) che incarna i peggiori vizi italici della sua specie – evasione fiscale, disinteresse per l’ambiente, collusione con il Palazzo – e riesce finalmente a incastrarlo per la morte di una ragazza. Finale a sorpresa: quando lo scopre innocente il magistrato distruggerà le prove che lo discolpano per non farlo uscire dal carcere. Profetico dell’Italia che sarà, con i traffichini e faccendieri, gli affari mescolati alla politica, la magistratura raddrizzatorti (che magari esagera, si crede onnipotente e, come il giudice Tognazzi, scambia l’amministrazione della giustizia per una missione etica di “pulizia della società”). C’è anche, nel film di Risi, tutto il disprezzo delle élite verso la “ggente”, vista come un esercito di barbari incapaci di buon gusto e discernimento. La scena finale del giudice che si aggira disgustato in mezzo alla folla che invade le strade e delira per la vittoria della nazionale la dice lunga sullo scollamento che è sempre esistito in questo paese tra il ceto intellettuale e il cosiddetto popolo. (informazioni sul film)
5) Col cuore in gola, Sky Cinema Italia, h. 23,10. Una delle sorprese di questa serata tv. Rarissimo Tinto Brass del 1966, quando Brass non era ancora il regista pornografo ma un autore tra i più modernizzanti del nostro cinema. Questo Col cuore in gola appartiene alla sua fase pop, con prestiti visuali da Warhol e Lichtenstein, dai comics alla Crepax, dalla grafica, dalla moda allora egemone di Carnaby Street. Un giallo in cui un uomo (Jean-Louis Trintignant) si trova a che fare con misteriosi delitti e una enigmatica, fascinosa ragazza (Ewa Aulin), il tutto nella Londra molto swinging di allora, dove se no? Visivamente altissimo. Un prodotto cosmopolita come il cinema italiano di quel tempo era in grado di progettare e realizzare (vedi anche Blow-up di Antonioni e La decima vittima di Elio Petri). Da non perdere. (informazioni sul film)
4) Ultimo tango a Parigi, Sky Cinema Italia, h. 21,00. Il film italiano di maggior successo di ogni tempo, un titolo nel bene e nel male leggendario. Marlon Brando (e già questo) e Maria Schneider chiusi in un appartamento parigino a desiderarsi e farsi del male. Il sesso come ancora e ultima spiaggia di due disperati prima del naufragio. Tutto è stato detto e scritto su Ultimo tango: la famosa scena del burro, il rogo cui la censura condannò il film, le impressionanti file ai cinema di tutto il mondo, il citazionismo cinefilo di Bertolucci (che omaggia Visconti e la Nouvelle Vague attraverso le presenze di Massimo Girortti e Jean-Pierre Léaud). Si tratta adesso di rivederlo per capire se i 38 anni trascorsi da quel lontano 1972 l’hanno oltraggiato o no. La mia impressione è che sia molto invecchiato, e che la mistica del sesso – un po’ Bataille un po’ Sade – su cui si regge il film, sia oggi un fossile culturale. Resta tutta la sapienza registica di Bernardo Bertolucci, la sua morbidezza e il suo gusto squisito, che però da sempre sono anche i suoi limiti. (informazioni sul film)
3) Matrix, Italia 1, h. 22,55. Film fondamentale, e fondativo della pop culture attuale, quello che per primo e con maggior coerenza ha messo in scena il progressivo dissolversi della realtà materiale nella immaterialità delle sue simulazioni e replicazioni virtuali-digitali. Il protagonista Neo che vuole indagare e capire (è vero che siamo solo proiezioni di una macchina? e perché è successo?) incarna lo sgomento di tutti noi alle prese con un mondo in cui tutto è ormai rappresentazione e simulacro. Matrix è anche una svolta nel cinema. Senza il suo radicalismo sarebbe stato inconcepibile un film come Inception, che ne è, dieci anni dopo, l’erede. (informazioni sul film)
2) Alexander Nevskij, Rai Tre (Fuori Orario), h.1,15. Film-leggenda del 1938 di Sergej M. Ejzenstejn. Ricostruzione della battaglia con cui l’eroe nazionale Alexander Nevskij fermò l’avanzata dei cavalieri teutonici nella Russia del Tredicesimo secolo. Produzione staliniana di propaganda in funzione antinazisti, che infatti di lì a due anni avrebbero invaso l’Unione Sovietica esattamente come quei lontani cavalieri teutonici. Ma il genio di Ejzenstejn va oltre l’occasione e realizza un perfetto film epico, ancora oggi ineguagliato vertice del genere. La battaglia sul lago ghiacciato con musica di Prokofiev è cinema puro, una fantasmagoria anche per lo spettatore disincantato di oggi. (informazioni sul film)
1) L’infernale Quinlan, Studio Universal, h. 21,10. Che dire, qui siamo – e non si esagera – ai livelli massimo dell’intera storia del cinema. Anche la parola capolavoro suona indeguata a restituire questo immenso film di Orson Welles. Smisurato, barocco, eccessivo, pieno di ombre nere e di fantasmi dell’anima. Quinlan è, semplicemente, il Male: un poliziotto che ha travalicato ogni limite e confine fino a farsi travolgere dal delirio di onnipotenza e dalla hybris. Incredibile come Welles da una semplice storia noir abbia tratto un’opera che è rappresentazione dell’inferno sulla terra e degli abissi su cui le nostre fragili vite stanno pericolosamente in bilico. Welles è Quinlan, ovviamente. Ma anche il resto del cast è incredibile, Charlton Heston, Janet Leigh, Akim Tamiroff e una memorabile Marlene Dietrich zingara signora dei destini. (informazioni sul film)
Altre segnalazioni:
Più duro è, più forte cade, Studio Universal. h. 23,05. Balordo titolo italiano di The harder they come, film giamaicano del 1972 con il re del reggae Jimmy Cliff. Storia di ganja, di piccoli malavitosi e del loro culto per il Django di Sergio Corbucci (ecco, per capire cosa sia il mito di Django nel mondo bisogna vedere questo film). (informazioni sul film)
Vincere, Joi. h. 21,00. Celebrato Marco Bellocchio sulla donna che amò il giovane Mussolini e ne fu segnata per sempre. (informazioni sul film)
The Ring, Sky Cinema Max, h. 21,00. Attenti a quella videocassetta, chi la vede muore. Uno dei migliori horror del decennio (anno 2002), remake di un film giapponese. (informazioni sul film)
Vedo nudo, Rai Movie, h. 22,45. Film a episodi di Dino Risi del 1969, con un Nino Manfredi malato di ossessioni erotiche. (informazioni sul film)
Un pesce di nome Wanda, Sky Cinema Hits, h. 23,00. La comicità post-Monty Python per una commedia ormai classica. (informazioni sul film)
Minority Report, Sky Cinema Max, h. 23,00. Ambizioso sci-fi di Spielberg da Philip K. Dick con Tom Cruise. Interessante, ma al di sotto delle (enormi) aspettative. (informazioni sul film)