I migliori dieci film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Chi volesse vedere la programmazione completa delle varie reti consulti Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare all’ultimo momento (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua permanenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i film trasmessi da canali non a pagamento.
È di nuovo “Eva contro Eva”. Torna il primo, vero e originale “Bounty”. Uno Scorsese d’annata. Un meraviglioso Tinto Brass anni ’60. Un Fulci al suo massimo. Soprattutto, il raro “Il messaggio” con Anthony Quinn, sull’Islam nascente e la predicazione di Maometto.
10) Una lunga domenica di passioni, Premium Emotion, h. 1,20. Lo strano film che Jean-Pierre Jeunet gira dopo il trionfo di Amélie. Incomincia tra la provincia e la Parigi ai tempi della Grande Guerra, prosegue tra il sangue e le trincee, e già questo lo rende anomalo. Una ragazza non si rassegna alla notizia che il fidanzato è morto in battaglia, lo cercherà caparbiamente inoltrandosi nella terra di nessuno tra i due eserciti. Nonostante la materia, un film di visioni, di oscillazioni tra vita e sogno, tra reale e fantastico, come in Amélie. Formalmente strepitoso. Un unicum di difficilissima classificazione. Un flop che merita il recupero e il riscatto. Purtroppo c’è Audrey Tautou, una delle più insopportabili attrici in circolazione. (informazioni sul film)
9) Jade, Premium Cinema, h. 0,55. Sottovalutato noir con dark-lady di William Friedkin. Ma oggi tutto il cinema di Friedkin è considerato imperdibile dalla cinefilia. Anno 1995: il maestro di Vivere e morire a Los Angeles prende una sceneggiatura dell’allora pagatissimo Joe Eszterhas, quello di Basic Instinct e The Music Box, e ne fa un film molto personale. Il tema del sesso come inganno e manipolazione gli è congeniale, e il risultato è cupo e malsano come si conviene a uno psycho-thriller di serie A. (informazioni sul film)
.8) Soluzione estrema, Premium Energy, h. 22,40. Considero Barbet Schroeder un grande outsider, un regista sempre interessante, fin dal suo lontano, disturbante esordio con More del 1969. Il suo La Vergine dei sicari è uno dei film più radicali, autenticamente estremi e arrischiati che mi sia capitato di vedere nell’ultima decade. Vale la pena tenerlo d’occhio anche nelle sue frequenti produzioni americane, film di genere in cui porta il suo sguardo disincantato, perfino cinico di cosmopolita senza radici. Come questo noir, l’ennesima caccia di un poliziotto (Andy Garcia) a un killer (Michael Keaton), che però Barbet Schroeder sa tirar fuori dalle secche del déjà-vu. (informazioni sul film)
7) La tragedia del Bounty, Studio Universal, h. 21,10. Il primo dei tre Bounty della storia del cinema, l’autentico, l’originale. Del 1935, con la regia di Frank Lloyd. Clark Gable è l’ufficiale ribelle, Charles Laughton – immenso, monumentale – è il perfido capitano Bligh, una carogna che diventerà modello di riferimento per legioni di successivi villain dello schermo. Film ancora oggi godibile. Da confrontare cinemaniacalmente con Gli ammutinati del Bounty del 1962, forse il più celebre dei tre, protagonista un Marlon Brando all’apogeo, e con il Bounty del 1984 con Mel Gibson. (informazioni sul film)
6) Ombre bianche, Sky Cinema Classics, h. 0,00. In Groenlandia, la civiltà Inuit a contatto con il buono e il marcio dell’Occidente: il tutto narrato attraverso una storia d’amore. Produzione italiana del 1960 ma di ambizioni e modi internazionali, con Anthony Quinn. Attenzione, regia del gigante Nicholas Ray, che sa restituire tutta la sacralità e la grandiosità dello sconfinato spazio ghiacciato che avvolge la vicenda e lo trasforma nel vero, silenzioso protagonista del film. Una delle più eccentriche e interessanti proposte della serata. (informazioni sul film)
5) Col cuore in gola, Sky Cinema Italia, h. 0,20. Una delle sorprese di questa serata tv. Rarissimo Tinto Brass del 1966, quando Brass non era ancora il regista pornografo ma un autore tra i più modernizzanti del nostro cinema. Questo Col cuore in gola appartiene alla sua fase pop, con prestiti visuali da Warhol e Lichtenstein, dai comics alla Crepax, dalla grafica, dalla moda allora egemone di Carnaby Street. Un giallo in cui un uomo (Jean-Louis Trintignant) si trova a che fare con misteriosi delitti e una enigmatica, fascinosa ragazza (Ewa Aulin), il tutto nella Londra molto swinging di allora, dove se no? Visivamente altissimo. Un prodotto cosmopolita come il cinema italiano di quel tempo era in grado di progettare e realizzare (vedi anche Blow-up di Antonioni e La decima vittima di Elio Petri). Da non perdere. (informazioni sul film)
FREE 4) Quei bravi ragazzi (Goodfellas), Retequattro, h. 23,35. Uno Scorsese d’annata (1990), quando ancora si occupava soprattutto di colpe e perdizioni e delitti (con qualche redenzione) nei peggiori quartieri di New York. Cioè, di un pezzo della sua vita. A tutt’oggi, lo Scorsese migliore, il più fragrante e sincero. Quei bravi ragazzi segue la carriera criminale di Henry (Ray Liotta, che non avrebbe mantenuto le promesse di questo film) e della banda di quartiere di cui fa parte, dai piccoli traffici dell’inizio fino al salto nel mercato sporco dell’eroina. Un’escalation di violenza, avidità e dissoluzione morale che Scorsese registra come sa fare lui, con implacablità ma non senza pietas. Domina la scena, al solito, Robert DeNiro. Ma ci sono anche Paul Sorvino e Joe Pesci. (informazioni sul film)
3) Il messaggio (The Message), Sky Cinema Classics, h. 21,00. L’evento della serata televisiva. Nientemeno che il kolossal girato nel 1976 dal siriano-americano Moustapha Akkad sulla nascita dell’Islam: la rivelazione al Profeta Muhammad della parola di Dio, l’ostracismo subito da parte dei pagani della Mecca che non vogliono accettare il suo nuovo messaggio, l’egira (l’emigrazione) con un manipolo di fedeli verso la più accogliente Medina, le battaglie, le vittorie, il ritorno trionfale alla Mecca convertita all’Islam e la distruzione degli idoli. Tutto drammatizzato in una storia che i riesce a essere avvincente pur nel rigoroso rispetto della Storia. Secondo i dettami coranici, la figura del Profeta non viene mai mostrata. La vicenda dell’Islam nascente è vista attraverso figure a lui vicine, innanzitutto lo zio di Muhammad, uno dei primi ad accogliere la nuova rivelazione, interpretato da un perfetto e molto credibile Anthony Quinn. Irene Papas nel ruolo di una perfida nemica del Profeta, che sarà poi sconfitta. Didascalico ma spettacolare. Girato con uno stile classico che si rifà da una parte ai melodrammi del cinema egiziano e dall’altro al cinema epico europeo-americano, innanzitutto il Lawrence d’Arabia di David Lean. Utile per capire cosa sia l’Islam. Il messaggio nei paesi musulmani è un classico assoluto, visto e rivisto incessantemente. Oggi sarebbe impensabile un’operazione del genere: chi oserebbe, soprattutto in America, mettere in cinema la rivelazione del Corano con tutti i rischi del caso? Anche allora però non fu semplice, il siriano ma naturalizzato americano Akkad, che era tra l’altro il produttore della serie Halloween, non trovò finanzimenti negli Stati Uniti: i soldi arrivarono invece da Gheddafi che concesse anche di girare in Libia (tra l’altro, il sodalizio Gheddafi produttore-Akkad regista si sarebbe rinnovato qualche anno dopo con Il leone del deserto, ancora con Antony Quinn, il film sulla dominazione italiana in Libia). Il messaggio riuscì a convincere anche i custodi dell’ortodossia islamica. Fu girata in contemporanea, non sempre con gli stessi attori, anche una versione in arabo dal titolo Ar’risalah. Sarebbe interessante poter fare il confronto. Io Il messaggio l’ho visto l’anno scorso in un cinema milanese nell’ambito di una rassegna, in una copia vecchissima e impresentabile con un sonoro deteriorato. Stasera Sky manda in onda invece la versione originale uncut, 17o minuti che si spera non annoino. Un’occasione da non perdere. Questo è un film che non è solo un film. Post scriptum: il regista Moustapha Akkad sarebbe tragicamente morto nel 2005 in un albergo di Amman, vittima insieme ad altre otto persone (compresa la moglie) di un attentato opera di un kamikaze di Al Qaeda. (informazioni sul film)
FREE 2) Sette note in nero, Iris, h. 22,45. Nella rassegna che Iris dedica a uno dei nostri maestri del cinema di genere, Lucio Fulci, stavolta tocca a questo Sette note in nero: un thriller molto anni Settanta e molto post-Argento che gode di un culto sovranazionale. Non solo Quentin Tarantino lo considera un riferimento indispensabile, ma anche Pedro Almodóvar lo indica come uno dei suoi film preferiti di sempre (ricordo la sua lista su un numero speciale di Vogue France affidato alla direzione di Sofia Coppola, allora a Parigi a girare Marie Antoinette). Jennifer O’Neill è la moglie di un aristocratico che scopre di avere doti di veggenza. Un potere che la porterà ad avere a che fare con omicidi, cadaveri, misteri e sangue. Allucinato e morboso, come si conviene a un film di Fulci. Lui stesso lo considerava tra i suoi migliori. (informazioni sul film)
FREE 1) Eva contro Eva, Iris, h. 0,30. Film che amo follemente, del resto credo di essere in nutrita compagnia. Uscito nel 1950, dunque sessant’anni fa, eppure non ha una ruga. Film eterno. Referto tuttora insuperato sulla rivalità e crudeltà femminile, anzi sulla rivalità tout-court. Nessuna retorica vetero e neo femminista riuscirà mai a farci credere che le donne sono sempre creature angeliche, che le donne salveranno il mondo, che le donne in quanto donne sono meglio degli uomini. Non ci riuscirà perché abbiamo visto Eva contro Eva. Un film maschilista? E allora? A parte che è tratto dal racconto di una donna, Mary Orr, è un capolavoro, e tanto basta. Bette Davis attrice declinante che si vede soppiantata nella professione e nella vita privata dalla gatta morta che si è insinuata nella sua esistenza fino a distruggerla, è un memorabile personaggio tragico che fa il paio con la coeva Norma Desmond di Viale del tramonto. L’odiosa Anne Baxter è una ragazzetta scatenata e avida e ambiziosa e pronta a tutto come ne abbiamo incontrate tante nella vita, come ce ne sono tante, come ce ne saranno sempre. Film di parola, diretto da quel maestro del cinema di conversazione che era Joseph L. Mankiewicz. Film scandaloso anche per i teorici e gli ideologi del cinema puro a statuto autonomo, autoreferenziale, autistico, autarchico, non debitore di nessun’altra forma d’espressione. Scandaloso perché Eva contro Eva dimostra che il cinema non è solo sguardo e immagine, è anche parola e scrittura, teatro e romanzo. Da proiettare almeno una volta a semestre in tutti i corsi di regia e sceneggiatura. (informazioni sul film)
Da vedere anche:
Il vigile, Cult, h. 21,00. Alberto Sordi irreprensibile vigile nell’Italietta del primo boom multa un alto papavero. Si rovinerà la carriera. Celeberrima commedia di Luigi Zampa. (informazioni sul film)
La città spietata, MGM Channel, h. 21,00. Quattro soldati americani di stanza nella Germani del dopoguerra vengono accusati di stupro. Seguirà un drammatico processo che metterà a nudo i complessi rapporti tra vinti e vincitori. Del 1961, diretto da Gottfried Reinhardt, il figlio del leggendario Max, l’uomo che rivoluzionò il teatro del Novecento. Il title-song Town Without Pity, cantato da Gene Pitney, fu un enorme successo da juke-box. (informazioni sul film)
FREE Once we were strangers, Iris, etequattro, h. 21,10. Vite parallele a New York di un ragazzo siciliano e di uno venuto dall’India. Interessante. Occhio, è l’esordio, anno 1997, di Emanuele Crialese, il regista di Respiro e Nuovo mondo. (informazioni sul film)
FREE Impiccalo più in alto, La 7, h. 21,10. Il primo western Usa (1968) chiaramente influenzato dai film di Sergio Leone, tanto che inizialmente avrebbe dovuto dirigerlo proprio il regista romano. Passò invece a Ted Post, ma il protagonista è l’attore-feticcio di Leone, Clint Eastwood. (informazioni sul film)
Twilight, Sky Cinema Hits, h. 21,15. Lo dico subito: mi è piaciuto, mi piace. Quando l’ho visto sono rimasto piuttosto ammirato dalla notevole abilità di mescolare le solite storie liceali di turbamenti e inziazione amorosa con il genere vampiresco. Abbastanza inedito e parecchio azzeccato è l’Edward succhiasangue gentile che si astiene dall’amore con Bella per non incorrere nella tentazione di azzannarla alla giugulare. Sì, una lettura psicanalitica vecchia maniera farebbe facilmente strage di Twilight, ma che senso avrebbe? Robert Pattinson ha carisma, ricorda il primo Johnny Depp. Intrattenimeno di massa, ma tutt’altro che scemo. (informazioni sul film)
Passaggio in India, MGM Channel, h. 22,45. Il meraviglioso romanzo di Edward Forster, un lucido racconto di un piccolo ma crudele scontro di civiltà nell’India coloniale, messo in film dal solido David Lean. Che però epicizza troppo, come suo solito, e non riesce a cogliere le sottigliezze forsteriane e tutto il sottotesto del libro. Resta però un film importante, da non perdere. (informazioni sul film)
Poliziotto superpiù, Cult, h. 22,45. Sergio Corbucci dirige la coppia Bud Spencer-Terence Hill in trasferta a Miami. (informazioni sul film)
Parnassus, l’uomo che voleva ingannare il diavolo, Premium Cinema, h. 22,50. L’ultimo e più folle, e più incontinente che mai, Terry Gilliam. Di speciale c’è che il povero Heath Ledger se ne andò (per sempre) mentre lo si girava e che il suo ruolo è stato poi distribuito fra tre grandi nomi accorsi in aiuto di Gilliam, Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell. Una frantumazione-moltiplicazione del main character che è un ulteriore motivo per guardarsi (almeno una volta) Parnassus. (informazioni sul film)
Boogeyman, Steel, h. 22,50. Buon psycho-horror del 2005. Boogeyman: ovvero,l’uomo nero degli incubi infantili. (informazioni sul film)
FREE Matrix Revolutions, Italia 1, h. 23,15. Terzo e ultimo episodio della saga. (informazioni sul film)
Quattro matrimoni e un funerale, Studio Universal, h. 23,25. Quintessenziale commedia british. Incassi vertiginosi, e Hugh Grant diventa un divo. Sopravvalutato. (informazioni sul film)
Jenifer – istinto assassino, Rai Movie, h. 0,00. Il contributo di Dario Argento alla serie di film tv Masters of Horror. (Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it) (informazioni sul film)
Strafumati, Sky Cinema Mania, h. 0,10. Attenzione, il soggetto è di Judd Apatow, l’uomo che ha reinventato la commedia americana puntando sul paradosso, il ribaltamento degli stereotipi, l’uso consapevole di temi socialmente rimossi, dalla droga ai problemi sessuali (Troppo incinta, 40 anni vergine). Qui non è regista, ma la sua mano si sente nella storia, e parecchio (è anche coproduttore). Buddy-buddy movie, con un dealer di marijuana e un suo cliente costretti a fuggire inseguiti da un branco di killer. Si fuma molto, anche per questo il film va dopo mezzanotte. C’è James Franco, attore in grande ascesa. (informazioni sul film)
Una vacanza all’inferno, Premium Energy, h. 0,25. Ultimo film conosciuto (1997) del solido artigiano Tonino Valerii (Il mio nome è Nessuno, I giorni dell’ira, Senza scrupoli). Un ragazzo romano finisce in un carcere thailandese perché trovato in possesso di una non modica quantità di eroina. Cronache dall’inferno, peggio di Fuga di mezzanotte, l’evidente prototipo di questo film. (informazioni sul film)
Pari e dispari, Cult, 0,35. Ancora Sergio Corbucci che dirige il duo Bud Spencer-Terence Hill. (informazioni sul film)
Blade II, Sky Cinema Max, h. 0,50. Sequel dell’action (con scorribande nel fantastico) del 1998, tratto da un fumetto Marvel, che segnò il maggior successo di Wesley Snipes. La cosa rimarchevole è che stavolta alla regia c’è Guillermo Del Toro, gran talento visionario. (informazioni sul film)
Imago Mortis, Sky Cinema Hits, 0,55. Film di paura del 2008 dell’italiano Stefano Bessoni, che cerca di inserirsi con un prodotto alto nel mercato internazionale dell’horror d’autore. Non a caso lo co-produce con la Spagna, che su questo versante ha dato opere importanti come The Orphanage e [.Rec]. Il film parte da una teoria secentesca, la tanatografia, secondo cui sulla retina di un morto resterebbe impressa l’ultima immagine vista. Idea peraltro già sfruttata da Dario Argento in uno dei suoi classici gialli, Quattro mosche di velluto grigio. In questo caso diventa pretesto e punto di partenza per una storia di brividi e spaventi ambientata in una scuola di cinema. C’è quell’icona di Geraldine Chaplin. Interessante, un film di genere purtroppo snobbato che avrebbe meritato di più. (informazioni sul film)
FREE Romance & cigarettes, Rai Movie, h. 1,00. Strano musical di vita quotidiana girato da John Turturro e prodotto dai Coen. Grandi nomi, da Kate Winslet a Susan Sarandon. Allora, 2005, piacque molto. Io non ne vado pazzo. (Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it) (informazioni sul film)
La ragazza che giocava con il fuoco, Sky Cinema +24, h.23,05. Il secondo dei tre film tratti dalla saga nordico-noir Millennium di Stieg Larsson. Forse è il più riuscito, ed è anche quello che si è imposto alla grande al box-office americano. (informazioni sul film)
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