FILM STASERA IN TV: gli imperdibili 10 (ven. 12 nov.)

I migliori dieci film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Chi volesse vedere la programmazione completa delle varie reti consulti Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare all’ultimo momento (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua permanenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i film trasmessi da canali non a pagamento.

“Gran Torino”, grande Eastwood. Tim Burton in coppia con Johnny Depp. Un Tom Cruise anti-Hitler da rivalutare. Una formidabile Anna Magnani neorealista. Il primo e migliore Ozpetek.

10) East is East, Cult, h. 21,00. Padre pakistano, madre inglese e sette figlie nella Gran Bretagna anni Settanta. Una commedia etnica che mette in scena piccoli scontri di culture e civiltà (i rapporti con i vicini, le figlie che vogliono più libertà e si scontrano con il padre tradizionalista ecc. ecc.), ma con il sorriso. Girato nel 1999, prima di tutte le bombe e gli attentati, dunque ancora bonario. Anche se ha poco più di dieci anni, sembra provenire da un passato remoto, da una sorta di Belle Epoque ingenuamente multiculturalista.(informazioni sul film)
9) Bullitt, Studio Universal, h. 21,10. Prosegue su Studio Universal il piccolo ciclo dedicato a Steve McQueen in occasione dei trent’anni della sua scomparsa. Bullitt è tra i titoli che ne hanno consolidato il mito. Una crime-story del 1968 con uno Steve agente della squadra omicidi che dà la caccia a un mafioso. Memorabile l’inseguimento su e giù per le strade di San Francisco, entrato nella storia del cinema. Con una bellissima Jacqueline Bisset. Regia di Peter Yates. (informazioni sul film)
8) Operazione Valchiria, Sky Cinema Max, h. 0,30. Megaproduzione con Tom Cruise che ricostruisce il fallito attentato a Hitler organizzato dallo junker Claus von Stauffenberg. Parziale insuccesso (120 milioni l’incasso totale del film nel mondo che, tenendo conto delle ambizioni di partenza e della presenza di Cruise, è poco). Lavorazione funestata da incidenti e polemiche. Operazione Valchiria è a suo modo un film maudit. Da vedere, anche perché il regista è Bryan Singer, quello dei Soliti sospetti, autore di sensibilità rara. (informazioni sul film)
7) L’onorevole Angelina, Sky Cinema Italia, h. 21,00. Solo da poco Luigi Zampa è rientrato nelle agende cinefile, dopo un lunghissimo oblio. Enrico Ghezzi ha presentato pochi giorni fa a Fuori Orario un suo film, Cuori senza frontiere, la Cineteca Italiana gli ha dedicato recentemente una serata con la proiezione della copia restaurata di Anni difficili. Zampa è autore anomalo, non del tutto inscrivibile nel neorealismo o nella commedia all’italiana (pur avendo firmato Il vigile e Il medico della mutua) per il registro grottesco e poco bonario, per una certa deformazione espressionista e crudele che lo avvicina in qualche modo a Germi, altro grande outsider del cinema italiano. Questo L’onorevole Angelina del 1947, con un’Anna Magnani al suo massimo storico che vinse tutti i premi possibili e conquistò il pubblico di tutto il mondo, racconta di una borgatara che guida la rivolta delle donne prima contro un borsaro nero, di cui verrà saccheggiato il magazzino, poi all’occupazione di case lasciate vuote da uno speculatore. Angelina entrerà in politica e diventerà un’eroina. Prefigurazione non solo dell’uomo (della donna) qualunque, ma di tutti i futuri populismi che inquineranno la politica italiana fino ai giorni nostri. Plebeo e anche minaccioso. Un film che ti fa sentire il potere oscuro della folla. (informazioni sul film)
6) Hamam – Il bagno turco, Cult, h. 0,10. Non sono un fan del cinema di Ferzan Ozpetek, autore ripetitivo e troppo compiaciente e accomodante e che molto di rado azzarda film fuori dagli schemi (vedi Cuore sacro, non gradito dal pubblico ma interessante). Però questo Hamam, sua opera d’esordio, ha una freschezza e una levità che non mi dispiacciono. Uscito nel 1997, fu subito adottato e inglobato nella cultura queer, anche in America, dove fu un piccolo caso e restò in programmazione per un anno e mezzo senza interruzione in un cinema newyorkese. Racconta di Alessandro Gassman che lascia Roma per andare a Istanbul a prendere possesso di un vecchio hammam (con una o due m, va sempre bene) lasciatogli in eredità da un’eccentrica zia che lì aveva trascorso la sua vita di esule esistenziale. Tra i vapori ci scapperà l’amore con un ragazzo turco. Morbidissimo, alla Ozpetek insomma. Così morbido da essere evanescente. Ma forse è proprio per questo che Ozpetek piace tanto. (informazioni sul film)
FREE 5) L’arte del sogno, Rai Movie, h. 22,30. Stavolta Michel Grondy lascia l’America, dove aveva girato Se mi lasci ti cancello con due star del calibro di Jim Carrey e Kate Winslet, e torna nella sua Parigi per un film dichiaratamente più piccolo e personale, ma anche, come già denuncia il titolo, ambiziosamente arty. Film che rappresenta allo stato puro, quasi distillati, i suoi prediletti temi: il passaggio tra reale e irreale, la costruzione di universi paralleli mentali. Qui un ragazzo si rifugia della realtà onirica per ottenere quelle gratificazioni che la vita gli nega. Innamorato ma non corrisposto della vicina, otterrà piena sodisfazione facendosi amare da lei in sogno. Aereo, lieve, ma anche perturbante, per la vena psicotica, di follia vera e dura che inesorabilmente lo percorre (e che percorre tutto Gondry). Un po’ troppo programmatico e dimostrativo. Da rivedere e da confrontare con l’altro gran film che fa dei sogni materia di spettacolo e narrazione, Inception (che secondo me è superiore a questo, pur notevole, Gondry). Attenzione, qui c’è quella meravigliosa creatura che è Charlotte Gainsbourg, e lui è il vitalistico Gael Garcia Bernal, uno fatto della rara materia di cui son fatte le star, e ultimamente sottoutilizzato. (Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it) (informazioni sul film)
4) Sweeney Todd, Premium Energy, h. 0,30. Nella Londra vittoriana un barbiere killer seriale e vendicativo, sulla scia naturalmente di un’icona del periodo, Jack lo Squartatore. Il tutto messo in musical. Dirige tra miasmi e fuligginosi vapori steampunk Tim Burton, che con questa storia di nefandezze sanguinolente si trova benissimo. Il barbiere è un ghignante, ebbro Johnny Depp, sodale di Burton in questa ennesima impresa. Visivamente strepitoso, assolutamente e prodigiosamente timburtoniano. Con il sospetto però che Burton sia ormai prigioniero non solo di se stesso e del proprio manierismo autorerenziale, ma soprattutto della materia sordida che ama trattare. A frequentare troppo i mostri e il mostruoso si resta prigionieri. Ho l’impressione che Tim Burton sia incatenato ai propri fantasmi e non riesca più a trattarli con il distacco dei suoi inizi. (informazioni sul film)


3) Kill Bill vol. 2, Sky Cinema Mania, h. 21,00. Ma qual è il capolavoro-capolavoro di Quentin: Kill Bill o Pulp Fiction? I tarantinologi se lo chiedono, si confrontano, si dividono (io mi chiamo fuori dalla mischia e butto lì Inglorious Basterds). Di sicuro Kill Bill è una svolta e apre la fase ipercitazionista di Quentin, che abbandona ogni residuo rapporto con la realtà extracinematografica per chiudersi nell’autoreferenzialità cinefila. Ogni scena, ogni momento della storia è rigorosamente citazione e ripetizione e ricalco di altro già visto in un altro film, in un altro cinema di un altro autore, o comunque nel recinto della pop culture e delle sue icone. La Sposa che finisce in coma e poi si ridesta e si dà alla vendetta, è una lunga scia di déjà vu genialmente reinventati e riproposti con infinito amore. In questa seconda parte continua la vendetta della Sposa contro l’ex boss e quel che rimane dei suoi sodali. Meno potente della prima, ma è l’inesorabile destino che tocca a tutte le parts two di essere sempre un po’ deludente. Ma si tratta pur sempre di Tarantino, e del migliore. (informazioni sul film)
2) Duello al sole, Sky Cinema Classics, h. 0,20. Il più malato, perverso, morboso, melodrammatico, fiammeggiante western che mai sia stato fatto. L’amore tra la meticcia Perla e Lew, il bacato figlio del padrone, è amour fou nel senso più pieno e letterale. Inutilmente cercheranno di lasciarsi, si ritroveranno insieme e insieme moriranno da amanti-nemici, in una scena finale da storia del cinema. Impossibile dimenticare, impossibile non amare quel loro duello tra le rocce che, tra sangue e urla, è disperata, furibonda dichiarazione d’amore e si conclude in un abbraccio di corpi senza vita. Sì, qui eros e thanatos viaggiano davvero insieme, e non è una forzatura psicanalitica. È, semplicemente e soltanto, cinema. Grande coppia Gregory Peck-Jennifer Jones. Ma a risplendere è soprattutto lei, eroina folle e disperata. (informazioni sul film)
1) Gran Torino, Premium Emotion, h. 21,00. Forse Clint Eastwood ha girato film più grandi di questo (Mystic River, Gli spietati), però nessuno come Gran Torino lo rappresenta meglio, tanto che ci appare come un’autobiografia, appena schermata da elementi di fiction, del Clint maturo: una sorta di sua dichiarazione molto personale sul mondo, di manifesto dei valori in cui crede. Che sono poi la virilità non come sopruso e sopraffazione ma come sostegno forte ai deboli, la fede nell’America, l’onestà e l’etica del lavoro. Il roccioso protagonista, ex operaio della Ford di Detroit, affezionato alla sua Gran Torino, macchina mito degli anni Sessanta, sopravvive, ultimo dei vecchi americani, in un quartiere ormai dominato da immigrati asiatici e latini. Orgoglioso della sua solitudine, non vuole lasciare quella casa che è la sua vita, nonostante le pressioni dell’odioso figlio. Detesta i nuovi abitanti del quartiere, che non capisce, ma si affezionerà a un ragazzino asiatico che prenderà sotto le sue ali e inizierà alla vita maschile adulta. Naturalmente il protagonista si renderà conto che quei vicini così diversi sono brava gente, e imparerà a conviverci. Il film è magnifico per come Eastwood lo fa vibrare di autenticità. Lo si ama e ci si commuove. A Clint Eastwood avrebbero dovuto dare l’Oscar come miglior attore, se a questo mondo e a Hollywood ci fosse giustizia. (informazioni sul film)

Da vedere anche:
La prima linea, Sky Cinema 1, h. 21,00. Il terrorismo anni Settanta in un film di Renato De Maria con Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno. (informazioni sul film)
Bandidas, Rai Movie, h. 21,00. Western al femminile con la coppia latina Salma Hayek e Penelope Cruz. (Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it) (informazioni sul film)
FREE L’uomo che amò “Gatta danzante”, 7 Gold, h. 21,10. Titolo pazzesco per un film anni Settanta con Burt Reynolds. (informazioni sul film)
Ciao America, Sky Cinema Classics, h. 22,50. Brian De Palma dirige un giovanissimo, magrissimo Robert De Niro. (informazioni sul film)
Deliria, Sky Cinema Italia, h. 22,40. Attenzione, è un cult. Esordio di Michele Soavi, destinato a diventare un piccolo maestro dell’horror-thriller di casa nostra. Produce un gran nome del cinema bis italiano, Joe d’Amato. Uno dei titoli più interessanti della serata tv. Da non perdere. (informazioni sul film)
Potere assoluto, Premium Emotion, h. 23,00. Film minore di Clint Eastwood, ma pur sempre di Clint Eastwood. Che dirige se stesso in questo spy-action-poliziesco dal bestseller di David Baldacci. Un ladro si introduce nella solita ricca magione per svaligiare la camera blindata e vede un omicidio che non doveva vedere. C’entra perfino la Casa Bianca. Sarà caccia al ladro testimone, che è Clint, però troppo avanti in età per fare ancora quello che scala muri e scavalca cornicioni. Senile. Diciamo crepuscolare. (informazioni sul film)
FREE Il mondo dei robot, Rai 4, h. 23,10. I robot si ribellano contro l’uomo che li ha creati e li vuole asserviti a sé. Interessante Michael Crichton del ’73. (informazioni sul film)
FREE Incubo mortale – Cigarette burns, Rai Movie, h. 0,15. Bellissimo film di John Carpenter della serie Masters of Horror. Per cultori. (Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it) (informazioni sul film)
Ginger e Fred, Sky Cinema Italia, h. 0,30. Uno degli ultimi Fellini. Crepuscolare, anzi cimiteriale, su un mondo, quello della televisione, che il regista visibilmente non ama e non capisce. (informazioni sul film)

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