FILM STASERA IN TV: gli imperdibili 10 (sabato 13 nov.)

I migliori dieci film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Chi volesse vedere la programmazione completa delle varie reti consulti Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare all’ultimo momento (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua permanenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i film trasmessi da canali non a pagamento.

“Johnny Guitar” con Joan Crawford. “Apocalypse Now” di Coppola e il bertolucciano “L’ultimo imperatore”. Un Wim Wenders americano da ritrovare. Un incantevole Belmondo anni ’60.

FREE 10) Misfatto bianco, Rai Movie, h. 21,00. Michael Radford, quello per intenderci del Postino con Massimo Troisi, gira nel 1987 questo film che non ha mai goduto di grande considerazione ma che oggi merita un tentativo di recupero. Ricostruzione di un fattaccio di cronaca nera nel Kenya coloniale. Viene ucciso l’amante di una lady (Greta Scacchi), si sospetta del marito, un gentiluomo high-class. Verrà assolto, ma i dubbi inquineranno per sempre la comunità inglese. Gran sfoggio di costumi coloniali, pale al soffitto, zanzariere, sahariane, caschi e quant’altro. Un film sui bianchi affondati nell’Africa nera. Da vedere magari ripensando a quel film disturbante, politicamente scorrettissimo ma potente (e oggi quasi insostenibile allo sguardo) che fu, che è, Africa addio di Gualtiero Jacopetti. (informazioni sul film)
9) Betrayed – Tradita, Cult, h. 21,00. Uno dei film americani di Costa-Gavras, che non tradisce il suo marchio di autore di cinema civile (anzi, a Hollywood lo hanno sempre chiamato proprio per affidargli melodrammi impegnati come questo). Qui di mezzo c’è il razzismo. In un posto alla fine del mondo, sprofondato in un remoto angolo dell’America di provincia, viene ucciso un ebreo. C’è di mezzo il Ku Klux Klan. Ma chi ha guidato il branco assassino? Una detective dell’Fbi (che è, attenzione, quell’attrice di culto che risponde al nome di Debra Winger) sospetta di un reduce del Vietnam (Tom Berenger). Indagando, si innamora di lui e si convince della sua innocenza. Segue un gran colpo di scena. Sceneggiatura dell’allora (1988) sulla cresta dell’onda e pagatissimo Joe Eszterhas, autore per intenderci degli script di Basic Instinct e The Music Box. La cosa curiosa è che tutti questi tre copioni di Eszterhas, al di là della diversità dei temi trattati, seguono l’identico schema narrativo, in tutti c’è un sospetto, in tutti le rivelazioni su innocenza e colpa dell’indiziato si susseguono e si rovesciano vorticosamente. Betrayed merita di essere visto perché è un film sanguigno, forte, scritto e diretto con grandissimo mestiere, che ti tiene avvinto fino all’ultima scena. Poi c’è Debra Winger. (informazioni sul film)
8) Dalla Cina con furore, Sky Cinema Mania, h. 21,00. Uno dei pochi film autentici e autenticati di Bruce Lee, l’uomo che sconvolse il mondo con i suoi action movie made in Hong Kong. Bruce ha elevato le arti marziali a coreografia e pura astrazione, con una grazia e un furore che restano tutt’oggi insuperati. Ma io sono di parte, lo adoro da sempre.(informazioni sul film)
7) Hammett – Indagine a Chinatown, Studio Universal, h. 23,20. Avventura americana di Wim Wenders negli anni Ottanta, finanziata da Francis Ford Coppola. Ma l’incontro tra i due grandi si rivelerà difficile. Film tormentatissimo, la cui lavorazione andò avanti per quasi cinque anni. Cinema nel cinema, cinema sul cinema, cinema e letteratura. Ipercitazionista e pretenziosamente arty, questo Hammett trasforma lo scrittore Dashiell Hammett nel protagonista di un noir ambientato nella California anni Venti del tutto simile a quelli che lui pubblicava allora. Me lo ricordo formalistico, molto wendersiano e molto europeo, nonostante le continue dichiarazioni d’amore del regista al cinema di genere americano. Leccato e laccato. Non mi parve un capolavoro. Capolavoro invece fu il film che Wenders girò durante le molte pause di questo Hammett in Portogallo: Lo stato delle cose. L’ultimo, vero grandissimo film wendersiano. Poi ci sarebbe stata solo involuzione. (informazioni sul film)
6) L’uomo di Hong Kong, Sky Cinema Classics, h. 0,50. Incantevole avventuroso (anno 1965) della coppia Jean-Paul Belmondo/Philippe de Broca, reduce dall’enorme successo, in Francia almeno, dell’Uomo di Rio. Il Belmondo più amato dalle masse, fracassone e bauscia, scanzonato e adorabilissima canaglia. Uno di quei film dei dolci anni Sessanta prima della rivoluzione. Solo per nostalgici. (informazioni sul film)
5) Il resto della notte, Sky Cinema Italia, h. 22,50. Francesco Munzi nel suo film d’esordio Samir aveva convinto tutti, con una storia lucida sull’immigrazione che non taceva nulla né delle ambiguità di chi accoglie né di chi si fa accogliere. In questo successivo Resto della notte (2008) mette di nuovo in scena, se non la contrapposizione, certo il confronto difficile tra italiani e stranieri, raccontando di una coppia di rumeni che vuole tentare un colpo in una villa borghese. Tema rischioso e, secondo gran parte della critica, non risolto adeguatamente da Munzi, che non sarebbe riuscito a andare oltre gli stereotipi. Ma Il resto della notte, così diviso tra oscure pulsioni di rigetto dell’estraneo e buone intenzioni di apertura e tolleranza, è interessante proprio per i suoi squilibri che riflettono bene il sentire collettivo. Tra i pochi film che abbiano affrontato un tema cruciale come la paura dell’immigrato. (informazioni sul film)
4) L’ultimo imperatore, Sky Cinema Italia, h. 0,40. Piovvero nove Oscar su Bertolucci per questo suo The Last Emperor, enorme successo ovunque e il più grande della sua carriera dopo Ultimo tango a Parigi. Estenuato melodramma sulla decadenza dell’impero cinese mentre ormai stanno arrivando i nazionalisti e, appena visibili dietro di loro, i comunisti di Mao. Il tutto visto attraverso infanzia, giovinezza e maturità dell’ultimo malcapitato imperatore, Aisin Gioro Pu Yi, uomo abbastanza inetto travolto da eventi e persone più grandi di lui. Quel che attira Bertolucci è in tutta evidenza il sapore decadente e vagamente malato della vicenda. Confezione scintillante, il bertoluccismo al suo massimo tra sete rosse e dorate, città proibite, dragoni fimmeggianti e quant’altro. Un po’ di eros di orientale perversione e raffinatezza. Sontuoso ma, come spesso accade nel regista parmigiano, drammaturgicamente molle, registicamente poco energico. Quel che diverte e convince di più è questo suo rifare consapevolmente i kolossal della Hollywood di una volta, come 55 giorni a Pechino, ma con lo sguardo e il gusto di un autore europeo. (informazioni sul film)


FREE 3) La damigella d’onore, Rai Movie, h. 22,45. Onore a Claude Chabrol, recentemente scomparso dopo una vita di cinema e decine di film sempre costruiti con altissima sapienza, sempre tesi a svelare l’oscurità della mente, a penetrare i bassifondi dell’inconscio spesso e volentieri nascosti dietro le cortine della rispettabilità borghese. Le sue storie trattano di passioni che portano al delitto, di colpe nascoste e redenzioni impossibili. Questo La damigella d’onore rientra nella sua produzione recente (è del 2004) ed è perfettamente, quintessenzialmente chabroliano. Un bravo ragazzo si innamora al matrimonio della sorella di una damigella della sposa. Parte come una love story, diventa un thriller. Lui è Benoît Magimel, lei è Laura Smet, inquieta figlia di Johnny Halliday. (Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it)(informazioni sul film)
FREE 2) Apocalypse Now, Iris, h. 21,05. Gli elicotteri, la cavalcata delle Valchirie, l’odore del napalm alla mattina, The End, il colonnello Kurz/Marlon Brando. Che altro dire di un film-leggenda? Da rivedere ogni tanto, per capire se regge agli insulti del tempo. Certo che Coppola in quegli anni Settanta infilò una serie impressionante di capolavori: Il padrino 1 e 2, La conversazione e Apocalypse Now, appunto. (informazioni sul film)
1) Johnny Guitar, Sky Cinema Classics, h. 22,55. Pochi giorni fa ho scritto che Duello al sole è il western più fiammeggiante e sfrenato che mai sia stato girato. Mi correggo: il più fiammeggiante e sfrenato insieme a Johnny Guitar. Film che costituisce il vertice assoluto di quell’outsider di Hollywood che fu Nicholas Ray, regista virile che pure si inoltra qui nel territorio del melodramma e delle passioni e stravince la sfida. Joan Crawford, immensa come solo un mito di Hollywood può essere, è Vienna, donna dal turbinoso passato che si è ritirata in una cittadina del West e gestisce un saloon dove, ogni tanto, si siede al piano e si trasforma, lei donna dura vestita come un pistolero abituata a tenere a bada le peggiori canaglie, nella più squisita e femminile delle creature. C’è di mezzo Johnny Guitar, il suo grande amore che ritorna. C’è, sopprattutto, Emma, che da sempre ama Johnny e non è mai stata riamata, e che per questo odia Vienna. La odia al punto da scatenare la folla contro di lei e portarla sul patibolo. Eva contro Eva in pieno West. L’odio di Emma urlato contro Vienna avviata alla forca è tra le cose più violente e brutali che io abbia mai visto al cinema. Tutto si risolverà in un duello finale tra le due donne che sarà un’ordalia. Capolavoro. Crawford indimenticabile, davvero. Peggy Lee canta una delle più belle canzoni da film di sempre. (informazioni sul film)

Da vedere anche:
La verità è che non gli piaci abbastanza, Premium Emotion, h. 21,00. Film corale con un mucchio di star, da Scarlett Johansson a Ben Affleck a Jennifer Aniston, che indaga il solito divario nel percepire amore e sentimenti tra maschi e femmine. Perché, signora mia, è proprio vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. La cosa migliore è il titolo, quella frase che solo le più perfide osano dire all’amica sconsolata quando il tizio di turno non la degna di una sguardo. La verità è che non gli piaci abbastanza: crudele ma vero. Con un titolo così, chiaro che è diventato subito un culto citato e stracitato dalle ragazze. (informazioni sul film)
Air Force One, Sky Cinema Max, h. 21,00. Attentato al Presidente Usa (Harrison Ford) mentre è in volo sull’Air Force One, l’aereo presidenziale. Action che si lascia vedere volentieri. Glenn Close è la vicepresidente. (informazioni sul film)
FREE Doppia identità, Rai 4, h. 21,10. Interessante poliziesco-noir diretto nel 1990 da Sondra Locke, appena uscita dalla lunga convivenza e collaborazione professionale con Clint Eastwood (L’uomo nel mirino, Bronco Billy). Clima ambiguo e parecchio morboso che ricorda molto il Clint di Corda tesa, con una poliziotta che si finge prostituta per un’indagine. Theresa Russell perfetta per la parte. Doppia identità merita un recupero.(informazioni sul film)
L’uomo che fissa le capre, Premium Cinema, h. 21,00. Uno di quei mezzi successi o insuccessi di cui è piena la carriera di George Clooney. Eccolo qui alla testa di un’allegra brigata di attori (Ewan McGregor, Jeff Bridges, Kevin Spacey), in questa goliardata hippizzante-frikkettona e forse pacifista su una presunta unità speciale dell’esercito americano che sperimenta armi paranormali (leggere nella mente del nemico ecc.). Mah. (informazioni sul film)
FREE Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Italia 1, h. 21,10. Per appassionati della saga del maghetto. (informazioni sul film)
Gert Well Soon, Mya, h. 22,40. Strano film sul mondo della tv. Ma attenzione, c’è quell’attore di culto che è Vincent Gallo. Le fan sono avvisate. (informazioni sul film)
Jack, Sky Cinema Mania, h. 22,50. Un film dimenticato di Francis Ford Coppola. A causa di una malatia genetica un bambino di dieci anni invecchia rapidamente e assume l’aspetto di un quarantenne. Con Robin Williams. (informazioni sul film)
Stati di allucinazione, Premium Energy, h. 22,50. William Hurt al suo esordio, diretto da quel visionario incontinente che è Ken Russell. Uno scienziato per studiare i più profondi abissi di sè e regredire a uno stato di coscienza primitivo ricorre a un allucinogeno usato da certi sciamani del Centroamerica. Si può immaginare cosa diventa un simile materiale nelle mani di Ken Russell, che ha modo di sfrenarsi in tutto il suo esplosivo barocchismo. Un delirio, letteralmente. Del 1980, già parecchio oltre la stagione lisergica della controcultura. Eppure Stati di allucinazione piacque moltissimo nel mondo anglofono e lanciò alla grande William Hurt. (informazioni sul film)
Defiance, Premium Cinema, h. 23,10. Non ebbe purtroppo alcun successo quando uscì (2008) questo film diverso dal solito, pur se tutto all’interno del genere bellico-avventuroso. Un gruppo di ebrei sfugge nella Bielorussia del 1941 ai rastrellamenti nazisti e forma un commando che combatterà i tedeschi con azioni di guerriglia. Stavolta gli ebrei combattono, ed è questa la diversità di Defiance, quello che lo rende interessante e da vedere. Con Daniel Craig e Liv Schreiber. (informazioni sul film)
Nathalie, Cult, h. 23,10. Fanny Ardant in crisi con il marito Depardieu, assolda una prostituta (Emmanuelle Béart) e la infila nel letto di lui: per rivivere atttraverso di lei il riaccendersi della passione, per sorvegliare lui attraverso di lei. Cerebrale. Morboso. Francese. Diretto da una donna, Anne Fontaine. (informazioni sul film)
A proposito di Henry, Sky Cinema Family, h. 0,50. Sky Family, h. 22,45. Il cinico manager Harrison Ford perde la memoria. Grazie all’amore e alla dedizione di chi gli sta vicino a poco a poco recupera e riscopre i valori veri della vita. Edificante, ma per fortuna il regista è Mike Nichols (Il laureato). (informazioni sul film)
Princesas, Cult, h. 1,00. Le principesse del titolo sono due prostitute, di cui il regista Fernando León de Aranoa racconta in parallelo le vite. Benché spagnolo, non è però il solito film tardomovidesco alla Almodovar o alla De La Iglesia. Qui niente camp, siamo semmai dalle parti del cinema neo-neorealista alla Mike Leigh. (informazioni sul film)
FREE La promessa, Retequattro, h. 21,00. Una bambina viene uccisa, un maturo poliziotto indaga. Tratto da Dürrenmatt, diretto da Sean Penn al terzo film da regista. Con Jack Nicholson. (informazioni sul film)



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