FILM STASERA IN TV: gli imperdibili 10 (sabato 27 novembre)

I migliori dieci film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Per vedere la programmazione completa delle varie reti, consultare Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua presenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i film trasmessi da canali non a pagamento.

1. Intimacy – Nell’intimità, Cult, h. 0,40.
2. Swimming Pool, Rai Movie, h. 22,40. FREE
(Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it)
3. Il cavaliere oscuro – The Dark Knight, Joi, h. 23,50.
4. Molto rumore per nulla, MGM Channel, h. 22,55.
5. Killer élite
, Sky Cinema Classics, h. 23,00.
6. Fortapàsc
, Sky Cinema Italia, h. 22,35.
7. Quando l’amore se n’è andato, Sky Cinema Classics, h. 1,05.
8. Whatever Lola Wants, Mya, h. 0,45.
9. Saint Ange, Premium Cinema Energy, h. 0,45.
10. Bruce Lee, 70 anni dalla nascita. 5 suoi film su Sky Cinema Mania: L’ultimo combattimento di Chen, h. 21,00; L’ultima sfida di Bruce Lee, h. 22,45; Il furore della Cina colpisce ancora, h. 0,20; Dalla Cina con furore, h. 2,05; L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente, h. 3,50.

Commento: Al vertice un film del 2001 di Patrice Chéreau, uno dei pochi registi di teatro che sia anche riuscito a diventare nel corso della carriera ottimo regista di cinema, basti citare La regina Margot o il suo ultimo, bellissimo, contorto, cupo, paranoico Persécution con Romain Duris. O come questo Intimacy, vincitore a suo tempo al Festival di Berlino e per molti la miglior performance filmica di Chéreau. Un’opera claustrofobico, quasi un kammerspiel, su un lui e lei che ogni mercoledì si ritrovano in un alloggio miserabile per fare l’amore, ma che restano degli estranei l’uno all’altra. Hanno stretto un patto per volontà di lei: non si scambieranno mai i loro nomi, la loro storia dovrà restare confinata in quel letto, nulla delle loro vite deve trapelare. Solo sesso. Sesso che non ha bisogno di altro e non cerca altro per giustificarsi. Ma un giorno lui sgarra e la segue, e nulla sarà più come prima. Film che ricorda molto il simile, e di poco precedente, Una relazione privata con Sergi Lopez, solo che qui si scende più a fondo nell’abisso, con più radicalità. Imperdibile.
Al secondo posto, ma sono stato tentato di issarlo al primo, Swimming Pool, uno dei film più cerebrali di quel gran regista che è, a mio parere, François Ozon, uno dei migliori della sua generazione, capace di giocare con i materiali pop e il cinema di genere come di rifare manieristicamente il melodramma distanziato alla Fassbinder (o di Fassbinder, come nel caso di Gocce d’acqua su pietre roventi). Un eclettismo che gli viene fatto pagare dalla critica bon ton, che si ostina a guardare al suo cinema con condiscendenza se non con il sopracciglio alzato e a considerare Ozon un minore. Mentre è nei cinema con buon successo (in Francia invece il successo è clamoroso) il suo ultimo Potiche – cui vergognosamente Tarantino a Venezia non ha assegnato neanche un premio – torna in tv Swimming Pool, noir psicologico con vene mélo sullo strano, cannibalesco (ma chi è il cannibale?) rapporto a bordo piscina tra una scrittrice (Charlotte Rampling, pienamente all’altezza della sua fama) e la giovane figlia del suo editore (Ludivine Sagnier, attrice-feticcio di Ozon). La scrittrice sembra usare la ragazza come ispirazione creatrice, si fa raccontare vita e esperienze per trasporle nella pagina, ma il finale sarà a sorpresa. Ozon in stato di grazia, sottile, crudele, freddo e tagliente come un rasoio.
Segue in classifica (dopo essere stato al primo posto qualche giorno fa), Il cavaliere oscuro – The Dark Knight, secondo capitolo dopo Batman begins dell’uomo-pipistrello rivisto da Christopher Nolan, che è riuscito nella miracolosa impresa di ridar vita a una saga ormai declinante. Il Batman di The Dark Knight (Christian Bale, e ci voleva del coraggio a scegliere per un personaggio del genere un attore così bravo ma così poco mainstream) è assai più ambiguo del precedente, combatte il male ricorrendo se necessario al male, si sporca, si corrompe. Difficile amarlo. Un eroe solitario e autoreferenziale fino all’autismo che stavolta è contro tutti e ha tutti contro. Trama complicatissima, dove il Nolan reduce da The Prestige e prima di Inception forse esagera nei suoi amati capovolgimenti di fronte, così contorta che si rischia di perdersi, ed è forse questo il limite di un film grande, spettacolare al massimo grado eppure sottile, che lavora sui dettagli e le psicologie. Heath Ledger, scomparso prima che il film uscisse, è un Joker allarmante e ipersadico (Oscar postumo) che riesce a eclissare perfino quello di Jack Nicholson nel primo Batman di Tim Burton.
Molto rumore per nulla è una delle trasposizioni shakespeariane di Kenneth Branagh. Questa è giocosa, poco attenta ai dettagli filologici, svelta e spettacolare. Siamo lontani dall’accademia laurence-oliveriana. Come in tutti i film di Branagh, tutto è più povero, approssimativo, imperfetto, precario, improvvisato, però pulsante e vitalistico. Cast da urlo, lo stesso Branagh e poi Denzel Washington, Kate Beckinsale, Keanu Reeves, Emma Thompson. Cornice meravigliosa, una villa toscana rinascimentale come solo gli inglesi sanno amare e valorizzare al cinema.
Killer élite, ovvero uno degli ultimi Sam Peckinpah, anno 1975, quando il suo cinema ormai si era ridotto a una lunga scia di violenze e sangue. In apparenza è una crime-story su un’agenzia di sicari e mercenari specializzati in delitti politici su commissione. Ma Peckinpah decostruisce il racconto e lo rifocalizza intorno alle scene più estreme, a sottolineare che il cinema – e la vita – altro non è che violenza, sopraffazione, aggressione e autodifesa. Molto anni Settanta, perché solo in quegli anni un autore poteva permettersi un tasso così alto di disincanto. Con James Caan e Robert Duvall, due duri dell’epoca.
Rivalutare Marco Risi. Dopo gli anni folgoranti di Mery per sempre, Ragazzi fuori e Il muro di gomma, è incappato nel flop dell’Ultimo capodanno e il suo nome è finito sulla lista nera degli autori dimenticati e rimossi. Fortapàsc è il suo ultimo, al solito sottostimato film (2008), ricostruzione della vita coraggiosa e della morte per camorra del giovane giornalista del Mattino di Napoli Giancarlo Siani. Apparentemente un onesto prodotto paratelevisivo e politically correct. Ma Marco Risi va oltre l’agiografia e ci consegna un ritratto allarmante dello sfascio di certa Italia, e lo fa con un nerbo raro nell’estenuato e furbesco cinema italiano. Un mafia-movie d’autore.
Al settimo posto Quando l’amore se n’è andato, succulento mélo del 1964 con due regine del genere, Bette Davis e Susan Hayward. Una figlia, incattivita con la madre che la trascura, uccide l’amante di lei. Tratto da un bestseller di Harold Robbins (L’uomo che non sapeva amare), si ispira abbastanza spudoratamente al clamoroso caso Johnny Stompanato, l’amante gangster di Lana Turner ucciso (per gelosia?) dalla figlia di lei Cheryl Crane. Uno dei più cupi fattacci della Hollywood Babilonia. Da guardare senza vergogna. Dirige Edward Dmytryk.
Whatever Lola Wants è il titolo più eccentrico, di sicuro quello meno sorretto dai favori critici, di questa lista. Anomalo e interessante, perché incrocia due culture, quella euroamericana e quella arabo-islamica, come raramente capita al cinema. Il regista, il franco-marocchino Nabil Ayouch, realizza nel 2007 questo film su una ragazza qualsiasi newyorkese che, affascinata da una ballerina egiziana di danza orientale (che noi chiamiamo impropriamente danza del ventre), decide di seguirne le orme. Lascia l’America e parte per il Cairo, dove sarà anche amore con un ragazzo egiziano. Ma niente è più complicato di una storia tra mondi diversi. Piccolo melodramma con musica, che ha il merito non trascurabile di indagare sulle reciproche fascinazioni tra Euramerica e mondo arabo, e sulle barriere culturali che li separa. Apparentemente un inno al multiculturalismo, in realtà il resoconto lucido e disincantato di un incontro difficile.
Al nono posto Saint Ange, horror francese del 2004 ambientato in un sinistro (come potrebbe essere altrimenti?) orfanotrofio disperso sulle Alpi. Cast molto cool, con Virginie Ledoyen, bellissima, e Lou Doillon, figlia di Jane Birkin e del regista Jacques Doillon. L’horror made in France ha prodotto parecchie cose interessanti, come il recente, terrificante ma pieno di riferimenti colti Martyrs. A me Saint Ange è piaciuto parecchio.
Chiude la Top Ten la celebrazione che Sky Cinema Mania dedica domani a Bruce Lee in occasione dei settant’anni della sua nascita, il 27 novembre 1940 a San Francisco. Difficile pensarlo invecchiato. L’immagine che abbiamo di lui è quella che il suo cinema continua a restituirci, di un’eterna giovinezza energica ma non senza malinconia. Guardare per credere ogni tanto lo sguardo di Bruce Lee, oltre alle sue acrobazie marziali. Cinque film che sono quasi tutto il Lee rimasto. L’ultimo combattimento di Chen è il film testamentario, quello che doveva essere il suo più personale, da lui voluto e diretto, interrotto per la sua morte (avvenuta per un edema cerebrale da cause mai del tutto chiarite) e finito più tardi ricorrendo a materiale d’archivio e a scene girate con body double. L’ultima sfida di Bruce Lee è stato invece realizzato interamente ex post con gli spezzoni rimasti, mentre gli altri tre sono veri film con Bruce Lee, autentici e autenticati. Trovo che Lee non sia solo un’icona, ma una presenza cinematografica ancora palpitante e per certi versi commovente, che continuerà a parlarci per molto tempo.

La classifica continua con:
11. L’esorcista, Premium Cinema Energy, h. 22,30.
12. Scarlet Diva, Sky Cinema Italia, h. 0,30.
13. Mars Attacks!, Jimmy, h. 21,00.
14. Final Destination 2, Sky Cinema Hits, h. 23,10.
15. Confidenze troppo intime
, Cult, h. 22,50.
16. L’avventuriero, Sky Cinema Classics, h. 21,00.
17. Cado dalle nubi, Premium Cinema, h. 21,00.
18. Chéri, Mya, h. 22,45.
19. Tropic Thunder
, Sky Cinema Hits, h. 21,15.
20. Bull Durham, Cult, h. 21,00.
21. Ricatto d’amore
, Sky Cinema Family, h. 23,00.
22. Nato il 4 luglio
, Iris, h. 20,55. FREE
23. Chato, MGM Channel, h. 0,45.
24. Blood & Wine, Rai Movie, h. 21,00. FREE
(Chi non capta Rai Movie, può seguirne i programmi in streaming su rai.it)
25. Fino a prova contraria
, Retequattro, h. 21,10. FREE
26. Harry Potter e la camera dei segreti, Joi, h. 21,00.
27. Blade II, Sky Cinema Max, h. 21,00.
28. La iena
, 7 Gold, h. 23,15. FREE

Commento: Film molto interessanti anche in questa seconda parte di classifica. Tutti i titoli, almeno fino alla posizione numero 20, meritano una visione, anche se per motivi diversi. L’esorcista resta una pietra miliare, Mars Attacks! è tra le cose più godibili di Tim Burton, Scarlet Diva è il discusso film che la signora Asia Argento si è narcisticamente costruita addosso e però diventato un cult e un gran successo fuori dai confini italiani. Final destination 2 è un horror molto solido, Confidenze troppo intime un fascinoso e morboso film di Patrice Leconte, L’avventuriero uno dei titoli che più mi attraggono: un cappa e spada realizzato nella Cinecittà anni Sessanta da Terence Young reduce da James Bond, con Anthony Quinn, Rosanna Schiaffino e una matura Rita Hayworth. Cinema-cinema d’epoca. Tutte le informazioni sui film cliccando sui relativi link.

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