FILM STASERA IN TV: gli imperdibili 10 (sabato 25 dicembre)

I migliori dieci film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Per vedere la programmazione completa delle varie reti, consultare Film.tv.it. Si prendono in considerazioni solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua presenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i film trasmessi da canali non a pagamento.

IMPERDIBILI (dal 1° al 10° posto)
1. L’armata Brancaleone
, Rai Movie, h. 21,00. FREE
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=_e5tXAIAsdE&fs=1&hl=it_IT]
2. Ratatouille, RaiDue, h. 21,05. FREE
3. Zoolander, Studio Universal, h. 0,55.
4. El Sur. Il sud, Rai Tre, h. 1,10. FREE
5. La febbre del sabato sera, Studio Univerdal, h. 22,50.
6. The Blade (di Tsui Hark), Rai 4, h. 1,05. FREE
7. Pomi d’ottone e manici di scopa
, Rai Due, h. 0,05. FREE
8. Star Trek (la nuova versione), Sky Cinema Max, h. 21,00.
9. Molto rumore per nulla
, Cult, h. 23,10.
10. La grande strada azzurra, La 7, h. 1,10. FREE
Commento:
1. L’Armata Brancaleone. Una delle grandissime riuscite di Mario Monicelli. Film che unisce la ricostruzione perfino filologica di un Medioevo centroitalico-appenninico alla furba commedia popolaresca. Brancaleone da Norcia, cavaliere sgarruppato alla testa di un branco di freaks, attraversa l’Italia per andare a prendere possesso del feudo che gli tocca. Un pretesto per un’avventura tra il picaresco e la lezione storica attraverso un mondo di pestilenze, monaci, castellane sole e assatanate, bizantini decadenti. Brancaleone è, innanzitutto, una formidabile invenzione di sceneggiatura (Age e Scarpelli, Monicelli). Geniale è soprattutto la lingua reinventata per il protagonista (un Vittorio Gassman al suo massimo), un impasto di latino maccheronico, italiano aulico-degradato e romanesco contemporaneo. Io lo adoro.
2. Ratatouille. Non sono un fanatico dei Pixar-movies, che trovo di solito sopravvalutati. Amo però Ratatouille e il suo topino Rémy che, grazie a un gusto e un olfatto prodigiosi, riesce a dare la scalata all’haute cuisine e diventare uno chef. I ristorante come scenario di avventure, scontri di potere, gelosie, invidie, rancori, capricci e dispetti. La nuova Comédie humaine è tra pentole e fornelli (vedi anche il libro di Ilaria Bellantoni, Lo chef è un Dio, appena pubblicato da Feltrinelli).
3. Zoolander. Anche se del 2001, il film definitivo, ultimativo sulla società fashionista, schiava del glamour obbligatorio e dell’epidemia narcisista. Surreale e svaccato la sua parte, ma con con un impianto da sophisticated comedy. Ben Stiller è Zoolander, top model incontrastato, finché non compare all’orizzonte un nuovo rivale, il biondo Hansel (Owen Wilson, meraviglioso nella sua ocaggine). Intanto dietro le quinte un demoniaco stilista che sembra clonato da Karl Lagerfeld ordisce trame e progetta di usare l’ingenuo, anzi stupido Zoolander come inconsapevole killer in un attentato contro un leader africano. Il tutto frullato in una demenzialità sgargiante che parodizza il mondo della moda come mai s’era visto. Molto divertente, molto intelligente e witty.
4. El Sur. Il Sud. Prosegue su Fuori Orario, la tramissione cinefila notturna di Rai Tre curata da Enrico Ghezzi, la riscoperta del regista spagnola Victor Erice. Dopo Il segreto dell’alveare, trasmesso ieri, stanotte va in onda El Sur, film dell’83 con una ragazzina alle prese con un segreto custodito dal padre. Giocato sulla polarit, con tanto di attrazione-repulsione, tra Nord e Sud. Uno dei tre film girati da Erice, regista parco e appartato ormai assurto allo status di maestro. Considerato una delle opere più importanti del cinema iberico degli ultimi trent’anni.
5. La febbre del sabato sera. Film spartiacque che nel 1977 spazza via gli anni di piombo al cinema e riporta nelle sale l’evasione e l’intrattenimento, senza più sensi di colpa. La dance music suona per tutti e fa capire che la gente non ne può più di rivoluzioni finite male, nel sangue, e vuole ballare ballare ballare. Saturday Night Fever genialmente, o casualmente chissà, intercetta come nessun altro film la voglia di quel momento di stordirsi e dimenticare. John Travolta-Tony Manero, nella sua tenuta da combattimento (camicia nera spalancata sul petto nudo, pantaloni e gilet bianco-accecante, tacchetti), si fa largo sulla pedana e nella vita danzando meravigliosamente e con un travolgente sex-appeal tamarro. Colonna sonora che diventerà uno dei maggior successi discografici di sempre.
6. The Blade. Capolavoro del wuxiapian hongkonghese. Lo gira nel 1995 il maestro dell’action Tsui Hark, riproponendo la trama di un successo della cinematografia di Hong di trent’anni prima. Un ragazzo, cresciuto in una frabbrica di lame (meraviglia!), vuole vendicare l’uccisione del padre da parte dei soliti malvagi. Ma perderà un braccio e dovrà riaddestrarsi e trovare una sua via alle arti marziali che tenga conto della menomazione. Diverrà invincibile. Da vedere, anche se non si ama il genere.
7. Pomi d’ottone e manici di scopa . Così era una volta il cinema natalizio di Casa Disney. Un prezioso reperto di cinema vintage datato 1971, che tenta di ripetere il colpaccio di Mary Poppins (Pomi d’ottone e manici di scopa si ispira a un libro della stessa autrice) ma troppo fuori tempo massimo per farcela davvero. Inattuale già allora, e incredibilmente datato oggi. Ma questo suo doppio anacronismo lo rende eccentrico, interessante, un oggetto incongruo e unico. Alcuni ragazzini sfollano in campagna dalla Londra sotto i bombardamentio tedeschi: scopriranno che la tata presso cui si sono rifugiati sa volare a cavallo di una scopa. Ma tutto rischia di finire quando la scuola per corrispondenza di stregoneria da cui lei sta imparando l’arte rischia di chiudere. Seguono avventure e disavventure che culmineranno addirittura in una sventata invasione nazista dell’Inghilterra. Le analogie con Harry Potter non mancano, solo che questo film arriva qualche decennio prima. Con la grande Angela Lansbury.
8. Star Trek. Il reboot tentato nel 2009 da J.J. Abrams, overo il genio che ha inventato e realizzato Lost, per ridare vita alla gloriosa saga dei viaggi spaziali. Si cancellano tutti i film precedenti e si riparte da zero. Il sapore di sci-fi d’epoca così distintivo di ST si perde definitivamente e arriva un porodotto all’altezza delle fantasmagorie tecnologiche contemporanee e delle più sofisticate narrazioni. Ma questo Star Trek, pur bellissimo, non convince completamente gli spettatori, e gli incassi restano di al di sotto delle attese, soprattutto fuori dagli Stati Uniti. Forse la saga è diventato un totem intoccable e il pubblico non tollera innovazioni radicali.
9. Molto rumore per nulla è una delle trasposizioni shakespeariane di Kenneth Branagh. Questa è giocosa, poco attenta ai dettagli filologici, svelta e spettacolare. Siamo lontani dall’accademia laurence-oliveriana. Come sempre nei film di Branagh, tutto è più povero, approssimativo, imperfetto, precario, improvvisato, però pulsante e vitalistico. Cast da urlo, lo stesso Branagh e poi Denzel Washington, Kate Beckinsale, Keanu Reeves, Emma Thompson. Cornice meravigliosa, una villa toscana rinascimentale come solo gli inglesi sanno amare e valorizzare al cinema.
10. La lunga strada azzurra. Esordio nel lungometraggio di Gillo Pontecorvo, un film tra neorealismo, denuncia sociale e melodramma. Pontecorvo, un grande outsider del nostro cinema, un irregolare, un inclassificabile, non lo riconobbe mai come interamemte proprio per via dei divi che gli imposero, Yves Montand e Alida Valli, al posto degli interpreti ‘presi dalla strada’ che lui avrebbe voluto. Ma da fan di Alida Vali dico: meglio così. La lunga strada azzurra, da un romanzo di Franco Solinas, destinato poi a diventare un fondamentale sceneggiatore del nostro cinema, racconta di Squarciò, un pescatore odiato da tutti perché ricorre agli esplosivi anzichè usare le tradizonali tecniche di pesca. Girato in Dalmazia (coproduzione con la Jugoslavia, infatti), il film non piacque quasi a nessuno. Eppure porta già l’impronta di un autore che diventerà grande.

CONSIGLIATI (dall’11° al 20° posto)
11. A Christmas Carol
, Sky Cinema 1, h. 21,00.
12. King Kong (di Peter Jackson), AXN, h. 20,10; Premium Cinema Energy, h. 21,00.
13. Harry Potter e il Principe Mezzosangue
, Joi, h. 23,40.
14. Baarìa, Sky Cinema Italia, h. 21,00.
15. The Warlords – La battaglia dei tre guerrieri, Rai 4, h. 23,00. FREE
16. Ladykillers
, Sky Cinema Mania, h. 21,00.
17. Sliding Doors, Canale 5, h. 23,30. FREE
18. L’aereo più pazzo del mondo
, Sky Cinema Mania, h. 22,50.
19. Basta che funzioni, Premium Cinema Emotion, h. 21,00.
20. Orgoglio e pregiudizio, Cult, h. 21,00.
Commento: Molti i film-spettacolo da giorno di Natale. A partire da A Christmas Carol, kolossal in 3D dell’anno scorso tratto da Dickens con Jim Carrey. C’è poi il King Kong di Peter Jackson, l’ultima versione di una storia molto amata dal cinema: ambizioso, non del tutto riuscito, ma decisamente interessante. Un Harry Potter, un Tornatore grandioso e magniloquente più del solito (Baarìa), uno spettacolare wuxiapian storico made in China (Warlords), un film dei Coen con Tom Hanks protagonista (Ladykillers) e molto altro. Per saperne di più di ogni film, cliccare sul link relativo.

INTERESSANTI (dal 21° al 30° posto)
21.
Balla coi lupi, Sky Cinema Classics, h. 21,00.
22. Le cinque giornate
, Rai Movie, h. 0,40. FREE
23. Hollywood o morte!
, Studio Universal, h. 21,10.
24. La Pantera rosa colpisce ancora, MGM Channel, h. 21,00; La Pantera rosa sfida l’ispettore Clouseau, MGM Channel, h. 22,55.
25. Nemico pubblico (di Tony Scott), Sky Cinema Max, h. 23,15.
26. Ti amo in tutte le lingue del mondo
, Canale 5, h. 21,10. FREE
27. Una notte al museo 2 – La fuga
, Sky Cinema Family, h. 21,00.
28. La casa degli spiriti
, Lei, h. 21,00.
29. L’amore non va in vacanza, Premium Cinema, h. 21,00.
30. L’ultima legione, Rai 4, h. 21,10. FREE
Commento: Due film della Pantera rosa, ma siamo già negli anni Settanta, nella fase di declino della serie. Un immarcescibile Kevin Costner (Balla coi lupi), un Pieraccioni (Ti amo in tutte le lingue del mondo), la versione cinematografica del più grande bestseller di Isabel Allende (La casa degli spiriti) e di un buon avventuroso-storico del nostro Valerio Massimo Manfredi (L’ultima legione). Per saperne di più di ogni film, cliccare sul link relativo.

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