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La scritta FREE indica i canali non a pagamento.
1. Stones in Exile, Rai5, h. 22,15. FREE
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2. Inseparabili, 7 Gold, h. 23,15. FREE
3. The Fall, Sky Cinema Mania, h. 0,55.
4. Shutter Island, Sky Cinema 1, h. 22,50.
5. Le iene, Rai4, h. 22,50. FREE
6. Yankee – L’americano, Rai Movie, h. 0,55. FREE
7. Tutto su mia madre, Iris, h. 21,00. FREE
8. Il medico della mutua, Sky Cinema Italia, h. 21,00.
9. La carovana dei mormoni, Sky Cinema Classics, h. 21,00.
10. Green Card – Matrimonio di convenienza, Premium Cinema Emotion, h. 22,50.
Commento:
1. Stones in Exile, Rai5, h. 22,15. Docu presentato tra molte fanfare promozionali all’ultimo Cannes, mai uscito nei cinema italiani e stasera in prima assoluta su Rai5.
1972, gli Stones capitanati dal Divo Mick Jagger scappano via dall’Inghilterra diventata di colpo inospitale e ostile dopo l’orribile morte di Brian Jones strafatto in piscina e soprattutto dopo che il fisco si è messo a rovistare tra i conti in sospeso delle pietre rotolanti. Via da Londra, ci vuole una bella vacanza ritemprante sulla Costa Azzurra. Così i nostri approdano in una villona a Cap Ferrat meravigliosamente rovinata e shabby chic. Tra camere con vista sul blu mediterraneo, divani e tappezzerie all’ultimo stadio, loro con relativa corte dei miracoli si aggirano come zombi fatti e strafatti. Sostanze alteranti di tutti i tipi, con un occhio di riguardo per Sister Heroine, groupies, dissoluzione, decadenza e deboscia che neanche Caligola. Intanto si fa musica, ottima musica, e nel basement si registra Exile on Main St. destinato a diventare una pietra miliare del rock. Il regista Stephen Kijak ricostruisce quei giorni con documenti d’epoca, foto e filmati, interviste a chi c’era, gli Stones naturalmente, ma anche la mitica Anita Pallenberg, la più famosa Stones-girl di sempre insieme a Marianne Faithfull (Pallenberg è stata anche attrice: era in Dillinger è morto di Marco Ferreri insieme a Michel Piccoli). Ne esce un omaggio a uno dei gruppi più maledetti del rock e di sicuro il più longevo (non si sono mai sciolti, hanno tra i 60 e i 70 anni, ma sono ancora lì a sgambettare sul palco e a picchiare sulle chitarre, e in tour fanno sempre il pienone, anzi continuano a essere la band che incassa più soldi dal vivo). Da vedere, per chi ha vissuto quegli anni e quella musica, e per chi avrebbe voluto viverli. Interessante e anche un po’ troppo autocelebrativo, nonostante (o proprio per) la messa in mostra impudica da parte dei Rolling Stones di ogni propria nequizia giovanile. Ma si sa, il vizio è un toccasana per la celebrità, e loro lo sanno meglio di tutti. Naturalmente il film è stato presentato il maggio scorso a Cannes in occasione della riedizione di Exile on Main St. con alcuni inediti. Mica si fa niente per niente. È il marketing, bellezza.
2. Inseparabili, 7 Gold, h. 23,15. Il miglior Cronenberg di sempre, il suo film assoluto e più, come dire, cronenberghiano, quello in cui le sue ossessioni sono rappresentate e cristallizzate allo stato puro. Due gemelli, naturalmente omozigoti (sennò come si potrebbe giocare sull tema del doppio?), crescono scambiandosi le parti e ingannando gli altri come in un eterno gioco infantile, e lo fanno anche nelle loto storie di sesso e amore con le donne. Finchè non entra in scena Claire. Allora la perfetta osmosi tra i due gemelli si incrina, comincia un percorso di follia che coinvolge prima l’uno poi, inevitabilmente, anche l’altro. Beverly, il lato più pazzo della coppia omozigote, è ossessionato dal corpo femminile, ne immagina le più spaventevoli mutazioni, per le quali inventa e realizza bizzarri e terrificanti strumenti ostetrici (difatti come il fratello è ginecologo). Ed è in queste scene che il talento disturbante, non privo di risvolti sordidi e laidi, di Cronenberg raggiunge vette ineguagliate. Jeremy Irons, in versione doppia, è ovviamente bravissimo. Citazioni: da Freaks di Browning (moltissimo) fino a Le due sorelle di Brian De Palma.
3. The Fall, Sky Cinema Mania, h. 0,55. Il secondo folle, ultravisionario, debordante, incontrollato film di quel gran talento che è l’indiano Tarsem Singh, anzi Tarsem e basta, autore tra i più celebrati di videoclip e spot pubblicitari, che esordì nel cinema maggiore un po’ di anni fa con The Cell: peccato ci fosse l’orrida Jennifer Lopez a rovinare tutto. Scrive il critico Andrea Bruni: «Il Nostro, dopo aver fatto deambulare Jennifer Lopez fra le atrocità ultracool di Serrano e della Sigismondi (The Cell) è tornato a donarci un film, The Fall (2006), che in pratica non ha visto nessuno. Cosa che grida vendetta, visto che ci troviam di fronte ad un’opera sontuosa, che, vivaddio, ha “il coraggio del Kitsch”». E il decano, il venerato mammuth della critica Usa Roger Ebert non si risparmia in elogi: «The Fall è una follia, un’orgia di stravaganze, una caduta in discesa libera che dalla realtà ci conduce verso le rive di mondi incantati. Tarsem ha tirato fuori di tasca propria milioni di dollari per poter realizzare The Fall, girato nell’arco di quattro anni in ben 28 nazioni diverse, ed ha realizzato un’opera che vorrete vedere per il solo fatto che esiste: non vi sarà mai più un altro film come The Fall. Questo film è così audace che ricordandovi di Variety che lo definisce “un progetto vanitoso”, ringrazierete che esista un uomo così vanitoso al punto di realizzare un film come questo… Un’opera “assurda”, certo, ma io sto dalla parte di Werner Herzog quando dice che se non scoviamo nuove immagini, non possiamo che perire». La trama è poco più che un pretesto: uno stuntman paralizzato a causa di un incidente sul lavoro (siamo nella Los Angeles anni Venti) incontra in ospedale una ragazzina ricoverata per un frattura. Per consolarla (ma si scoprirà poi che c’è un secondo fine) incomincia a raccontarle le storie più strane, tutte puntualmente messe in immagini dallo sfrenato Tarsem. Imperdibile. Se il film è circolato almeno un po’, è stato grazie anche a Spike Jonze e David Fincher che l’hanno sostenuto in ogni modo.
4. Shutter Island, Sky Cinema 1, h. 22,50. Quale mistero nasconde quell’isola maledetta? Che cosa succede ai (presunti) malati di mente che vi sono ricoverati? Il detective Leonardo DiCaprio indaga con l’aiuto Mark Ruffalo (però, che coppia). Grandissimo thriller che, chissà perché, è stato maltrattato da gran parte dei critici, in particolare italiani. Forse non si perdona a Martin Scorsese di aver girato un film deliberatamente (anche cinicamente) mirato al box office (e difatti Shutter Island ha incassato molto bene, quasi 300 milioni di dollari worldwide). Ma che importa. Come gira un film lui non lo sa girare nessuno, e anche questo, pur tra qualche eccesso da primo della classe, è da manuale, anzi da lezione di cinema. Poi, scusate, il gran colpo di scena finale io non me l’aspettavo proprio, mi ha spiazzato, pensare che di un thriller azzecco quasi sempre la soluzione a metà. Tratto da un romanzo del Dennis Lehane di Mystic River e The Town, che stavolta crea fantasmi della mente peggiori di ogni tortura fisica. DiCaprio come in Inception pencolante tra realtà e sogno-incubo.
5. Le iene, Rai4, h. 22,50. Signori, il primo Tarantino. Una spietata crime-story in forma di kammerspiel, con dialoghi magnifici (Tarantino è innanzitutto un sublime sceneggiatore, poi un regista). Film povero e di pochi mezzi, ma il genio si vede già tutto. Tesissimo, appassionante. Quentin è anche attore (forse per risparmiare?). Del 1992, Le iene è l’incunabolo non solo del cinema del suo autore ma di parecchio cinema futuro.
6. Yankee – L’americano, Rai Movie, h. 0,55. Eccolo, lo spaghetti-western girato da Tinto Brass nel 1966. Era così potente e di successo il genere pistole e pistoleri all’amatriciana, e così dispensatore di quattrini, da attirare parecchi nomi dell’allora cinema alto, da Florestano Vancini a Damiano Damiani a Franco Giraldi a Carlo Lizzani (che girò Requiescant con addirittura una comparsata di Pier Paolo Pasolini). Non si sottrasse nemmeno Tinto Brass al richiamo, un Brass ancora molto lontano dalla sua fase super erotica e in procinto di girare i suoi film pop-international (Col cuore in gola, Nerosubianco, L’urlo). Filma questo Yankee – L’americano – la vendetta del pistolero Philippe Leroy (allora al vertice della carriera) nei confronti di un Adolfo Celi particolarmente carogna – con il massimo impegno. Già i due interpreti poco adusi al genere indicano che Brass vuole tentare qualcosa di diverso dall’ovvio e dai codici già molto rigidi e chiusi dell’italian western. “Si vedevano i dettagli, la colt, lo sperone, cercavo di tradurre le tavole dei fumetto sullo schermo”, ha detto il regista. Che però si vide il film tagliato e rimontato dal produttore, tanto che decise di ritirare la firma e di disconoscere il tutto. Ma Yankee resta una extravaganza assolutamente da vedere e, comunque lo si prenda e lo si guardi, un western anomalo fortemente autoriale.
7. Tutto su mia madre, Iris, h. 21,00. Il maggior successo di sempre di Pedro Almodóvar, 100 milioni di dollari incassati worldwide, Oscar come migliore film straniero (anche se non riuscì a portarsi via la Palma d’oro a Cannes, che andò ai fratelli Dardenne per il bellissimo Rosetta). Tutto su mia madre sdogana definitivamente il Maestro della Mancha da autore di nicchia, per quanto amplissima, ad autore mainstream quasi per famiglie. Nel film ci sono tutti gli elementi tipici del suo cinema, quelli che lo rendono riconoscibile e unico: le contorte storie familiari, le disgrazie, i lutti, le trasgressioni sessuali con abbondanza di travestiti e transgender (compreso un padre che cambia sesso), però depotenziati e aggraziati (non a caso il personaggio chiave si chiama Agrado) a uso del pubblico medio. Questo è il pregio e anche il limite di un film furbissimo e perfetto, un mélo costruito senza il minimo sbandamento, una macchina narrativa irresistibile. Fin troppo.
8. Il medico della mutua, Sky Cinema Italia, h. 21,00. Del 1968, è uno dei più grandi successi di sempre del nostro cinema. Allora realizzò incassi vertiginosi e il titolo divenne proverbiale. Sfruttando tutte le possibilità offertegli dalla burocrazia, il dottor Tersilli cinicamente si imbottisce di pazienti (più ne ha, più soldi incassa dalla mutua), anche se poi non riesce a curarli decentemente. Dirige Luigi Zampa, uno che con la sua vena crudele-grottesca ha sempre travalicato i limiti tutto sommato bonari della commedia all’italiana. Zampa dipinge mostri, e lo fa anche qui. Il dottor Tersilli è un mostro prodotto dal welfare all’italiana. Un’accusa spietata alla sanità pubblica che allora non fu del tutto colta.
9. La carovana dei mormoni, Sky Cinema Classics, h. 21,00. Western classico di John Ford del 1950, western vero, senza se e senza me, senza revisionismi, reinterpretazioni, decostruzioni e ricontestualizzazioni. Qui c’è una carovana diretta alla Frontiera che se la deve vedere con bianchi fuorilegge e pellerossa incattiviti. Assalti degli indiani, carovane in cerchio intorno al fuoco, fucili che sparano, frecce che arrivano. Il grande western, insomma. Con l’umanesimo di John Ford: eroi che non sono mai smargiassi superuomini, attenzione e pietas per i deboli e i perdenti.
10. Green Card – Matrimonio di convenienza, Premium Cinema Emotion, h. 22,50. Lui (Gérard Depardieu) è francese e ha bisogno della mitica carta verde per poter lavorare negli Usa. Lei (Andie MacDowell) è americana e si presta a un matrimonio di facciata per fargli avere l’agognato permesso. Anche perché conviene anche a lei, che ha bisogno di un certificato matrimoniale per avere una casa cui tiene molto. Si innamoreranno. Commedia abbastanza sofisticata (il regista è Peter Weir!) del 1990, quando ancora su una cosa così si poteva far sorridere e ridere. Archeologia. Oggi finti matrimoni, premessi di soggiorno e immigrazione sono temi bollenti. Altro che commedia.
CONSIGLIATI
11. Quantum of Solace, Sky Cinema Mania h. 21,00.
12. Birthday Girl, Studio Universal, h. 0,05.
13. King Kong (1976), Sky Cinema Classics, h. 22,35.
14. Bugsy, Studio Universal, h. 21,10.
15. Vampires, Premium Cinema Energy, h. 22,15.
16. The Costant Gardener – La cospirazione, Rai Movie, h. 21,00. FREE
VEDIBILI
17. C’è post@ per te, Premium Cinema Emotion, h. 0,40.
18. Il seme dell’odio, MGM Channel, h. 0,00.
19. X-Men le origini: Wolverine, Sky Cinema Max, h. 21,00.
20. Una perfetta coppia di svitati, Cult, h. 23,00.
21. The Lazarus Project, Sky Cinema Max, h. 0,45.
22. Mes amis, mes amours, Mya, h. 0,10.
23. Ogni maledetta domenica, Joi, h. 22,45.
24. Trésor, Mya, h. 21,00.
25. La vita a modo mio, Premium Cinema Emotion, h. 21,00.