FILM STASERA IN TV: gli imperdibili 10 (sabato 19 febbraio 2011)

I migliori film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Per vedere la programmazione completa delle varie reti, consultare Film.tv.it. Si prendono in considerazione solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua presenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i canali non a pagamento.

IMPERDIBILI
1. SUSPIRIA, Sky Cinema Italia, h. 0,30.
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2. Nemico Pubblico n. 1 – L’istinto di morte, Sky Cinema Hits, h. 0,30.
3. Prima ti sposo, poi ti rovino
, Mya h. 23,25.
4. Sin City
, Premium Cinema, h. 23,10.
5. Julie & Julia
, Sky Cinema Family, h. 22,35.
6. Arriva John Doe, Sky Cinema Classics, h. 23,25.
7. Uomini contro, Iris, h. 0,45. FREE
8. Quel maledetto treno blindato
, Rai Movie, h. 21,00. FREE
9. Betrayed – Tradita
, Cult, h. 21,00.
10. L’ultimo Capodanno
, Sky Cinema Italia, h. 22,45.
Commento:
1. Suspiria, Sky Cinema Italia, h. 0,30. Uno dei vertici di Dario Argento, e film che segnò nel 1977 la sua svolta dal thriller all’horror. In un sinistro collegio tedesco ne succedono di ogni, fanciulle scomparse, uccise, torturate. Si scoprirà che le streghe non solo son tornate, ma sono molto vicine. Visto nella versione restaurata appare splendente di colori caramellati e pastellati (rosa candy, salmone) eppure inquietanti. Cast memorabile, non tanto per la poco espressiva protagonista Jessica Harper, che veniva dal Fantasma del palcoscenico di Brian De Palma, quanto per Stefania Casini, Miguel Bosé ragazzino, la langhiana Joan Bennett, Alida Valli e Daria Nicolodi (mamma di Asia Argento e qui anche sceneggiatrice oltre che interprete). Un classico.
2. Nemico pubblico n. 1 – L’istinto di morte, Sky Cinema Hits, h. 0,30. Il primo dei due film del 2008 interpretati da Vincent Cassel sul bandito francese anni 60-’70 Jacques Mesrine. Uno che con le sue imprese tenne banco sui media e flirtò anche con le frange rivoluzionarie anti-sistema. Una figura con qualche analogia con il nostro Vallanzasca. Il dittico firmato dal regista Jean-François Richet è un risultato grandissimo, che testimonia di quanto il polar, il crime-movie alla francese, sia in forma smagliante. Occhio, la sceneggiatura più vera del vero è del franco-algerino Abdel Raouf Dafri, autore anche dello script di quel capolavoro che è Un prophète di Jacques Audiard. Vincent Cassel è semplicemente monumentale, in una perfomance di virtuosismo mimetico che richiama quelle di Volontè. Accanto a lui c’è Cécile de France, la giornalista di Hereafter di Clint Eastwood, qui amica-amante-complice di Mesrine.
3. Prima ti sposo, poi ti rovino, Mya h. 23,25. Dark comedy dei fratelli Coen, che stavolta prendono di mira l’istituzione matrimoniale. Una signora con l’aria da dark-lady – che è Catherine Zeta-Jones, dunque perfetta per il ruolo – colleziona ricchi mariti e divorzi onde accumulare montagne di dollari. Sulla sua strada inciampa però in un avvocato divorzista (George Clooney, molto in parte) che prima la fa dannare, poi si innamora di lei e la sposa. L’eterna lotta dei sessi vista mille volta al cinema, però senza più la morbidezza e l’eleganza delle commedia classiche di Hollywood. Qui restano solo la spietatezza, il cinismo, la guera all’ultimo dollaro. La sophisticated comedy aggiornata alla brutalità dei nostri giorni.
4. Sin City, Premium Cinema, h. 23,10. Considerato tra i migliori risultati di Robert Rodriguez, forse perché, maligna qualcuno, alla regia stavolta è affiancato da Frank Miller, autore dei noir comics da cui il film è tratto. Sin City è un film-svolta che ridisegna e ridefinisce le relazioni tra cinema e fumetto, con il primo che riproduce e rispetta maniacalmente il secondo, se ne fa debitore e tributario, ne replica l’estetica e la bidimensionalità. Ne esce una lezione che il cinema da quel momento non dimenticherà e che è un fastoso spettacolo per gli occhi. Tre storie di crimine che si srotolano come sulla carta, con molta azione e scarso approfondimento psicologico dei personaggi, ridotti – e in questo caso giustamente – a figurine. Del resto, signori, è fumetto.
5. Julie & Julia, Sky Cinema Family, h. 22,35. Uno di quei chick-flick (un tempo i critici li chiamavano film per signore) in cui si è specializzata Nora Ephron, la signora (per l’appunto) che ha scritto se non la più riuscita, certo la più esemplare romantic comedy degli ultimi decenni, Harry ti presento Sally. Questo è un film su due donne, scritto e diretto da una donna e rivolto alle donne, maschi non esclusi, a patto che siano interessati alla cucina, se no meglio si astengano. Dunque: una ragazza dell’America d’oggi decide di realizzare tutte le ricette contenute in una delle bibie culinarie americane, Mastering the Art of French Cooking, pubblicato da Julia Child nel 1961 e da allora indispensabile complemento di ogni casa medioborghese americana. Rivoluzionaria e ardita, la signora Child, perché si mise in testa di far imparare a quegli zotici dei suoi connazionali, che al di là di bistecca e patate non andavano, le raffinatezze gastronomiche francesi. Ci riuscì. E così Nora Ephron ci fa vedere in parallelo la giovane Julie e la storia di Julia Child, che negli anni Cinquanta decide di andare a Parigi a imparare le arti culinarie locali. Non sempre il film riesce a legare le due parti (è come con la maionese, basta un niente perché impazzisca e gli ingredienti restino per conto loro), però Meryl Streep come Julia Child è strepitosa, in una interpretazione che le ha procurato l’ennesima nomination all’Oscar (la tredicesima, mi pare: record assoluto) e un altro successo al box office dopo quelli di Il diavolo veste Prada e Mamma Mia! Film adorato da molte ragazze e signore che conosco, e un motivo ci sarà.
6. Arriva John Doe, Sky Cinema Classics, h. 23,25. È del 1941, ma questo formidabile film di Frank Capra sullo strapotere dei mezzi di comunicazione (allora la stampa) e la loro capacità di formare e manipolare l’opinione pubblica, è esemplare e attualissimo. Sentite un po’. La nuova proprietà di un giornale ristruttura e taglia il personale (anche questa sembra una storia dei nostri giorni, anzi di questi giorni), e tra i licenziati c’è anche Ann, la quale come addio alla sua rubrica di posta inventa un falso colpo giornalistico: la lettera di un certo John Doe che annuncia che si suiciderà buttandosi dal palazzo del Municipio la notte di Natale. Si scatena l’interesse collettivo per il povero anche se inesistente John. A questo punto si decide di prendere un ex giocatore di baseball e di fargli interpretare la parte. Lui è così bravo a immedesimarsi nel personaggio, a tarscinare le folle con discorsi appassionati e populisti (scritti da Ann), che immediatamante in tutta l’America nascono club a suo nome, e lui diventa, senza volerlo, un personaggio publico e popolarissimo che subito la politica cerca di utilizzare. Ma la sua recita verrà smascherata. Seguono colpi di scena e contraccolpi. A vederlo oggi si resta basiti dalla lucidità di Capra e del suo sceneggiatore Robert Riskin nell’individuare non solo il potere dei media, ma anche la psicologia della folla, labile e manipolabile e sempre alla mercè dei demagoghi. Il ritratto della società di massa di allora e delle sue possili derive totalitarie. Lui è un fantastico Gary Cooper, lei un’attrice simbolo di quel tempo e di quella Hollywood, Barbara Stanwyck.
7. Uomini contro, Iris, h. 0,45. La prima guerra mondiale sull’altipiano di Asiago vista (con occhio proto-revisionista) da Francesco Rosi. Uomini contro è del 1970, dunque in pieno clima giovanil-rivoluzionario post sessantottino, non può che adeguarsi allo spirito del tempo. Ne esce un film fortemente antimilitarista, critico verso le gerarchie, che radicalizza la già forte critica contenuto dal libro da cui è stato tratto, Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu. Il giocane ufficiale Lussu (Gian Maria Volontè, chi se no?) si ritrova immerso nella sporca guerra di trincea, di assalti e controassalti di bombe e baionette, di feroci corpo a corpo nel fango col nemico, e assiste impotente all’inettitudine e incompetenza degli alti comandi. Non precisamente un film patriottico. Messinscena robusta e sicura, non senza qualche tocco melodrammatico, ad opera del professionista del cinema civile Francesco Rosi. Buono, anche se oggi Uomini contro non può che apparire datato e troppo legato al suo tempo.
8. Quel maledetto treno blindato, Rai Movie, h. 21,00. In inglese si chiama Inglorious Bastards (con la a). Ed è, come ben si sa, il film (italiano!) che Quentin Tarantino ha voluto omaggiare con il suo Inglorious Basterds (con la e) l’anno scorso. In realtà Tarantino non ha fatto un remake di questo bellico di Enzo G. Castellari del 1978, ne ha preso però l’idea del gruppo selvaggio di ragazzacci in missione impossibile oltre le linee nemiche tedesche. Impossibile non vederlo almeno una volta.
9. Betrayed – Tradita, Cult, h. 21,00. Uno dei film americani di Costa-Gavras, che non tradisce il suo marchio di autore di cinema civile (anzi, a Hollywood lo hanno sempre chiamato proprio per affidargli melodrammi impegnati come questo). Qui di mezzo c’è il razzismo. In un posto alla fine del mondo, sprofondato in un remoto angolo dell’America di provincia, viene ucciso un ebreo. C’è di mezzo il Ku Klux Klan. Ma chi ha guidato il branco assassino? Una detective dell’Fbi (che è, attenzione, quell’attrice di culto che risponde al nome di Debra Winger) sospetta di un reduce del Vietnam (Tom Berenger). Indagando, si innamora di lui e si convince della sua innocenza. Segue un gran colpo di scena. Sceneggiatura dell’allora (1988) sulla cresta dell’onda e pagatissimo Joe Eszterhas, autore per intenderci degli script di Basic Instinct e The Music Box. La cosa curiosa è che tutti questi tre copioni di Eszterhas, al di là della diversità dei temi trattati, seguono l’identico schema narrativo, in tutti c’è un sospetto, in tutti le rivelazioni su innocenza e colpa dell’indiziato si susseguono e si rovesciano vorticosamente. Betrayed merita di essere visto perché è un film sanguigno, forte, scritto e diretto con grandissimo mestiere, che ti tiene avvinto fino all’ultima scena. Poi c’è Debra Winger.
10. L’ultimo Capodanno, Sky Cinema Italia, h. 22,45. Un film maudit: doveva imprimere una svolta decisiva alla carriera autoriale di Marco Risi e finì invece con l’inibirla per anni. Doveva essere molte altre cose, L’ultimo capodanno, anche il manifesto cinematografico dell’allora (ultimi anni Novanta) dominante letteratura cannibale, variante italica del pulp americano. Difatti alla base ci sono un racconto e la sceneggiatura del re di quella effimera stagione narrativa, Niccolò Ammaniti (che sarebbe benissimo sopravvissuto al tramonto del genere). L’ambizione era di raccontare attraverso un mosaico di storie e caratteri alla Short Cuts un pezzo della Roma borgatara, degradata dall’edonismo ormai religione di massa. Ladri, maniaci, famiglie mediamente felici e mediamente infelici, casalinghe disperate, mogli tradite e mariti traditori, tutti colti durante la notte di San Silvestro. Spaccato di varia umanità livido e anche laido che fu un flop clamoroso, tanto da essere ritirato dai cinema dopo pochi giorni. Marco Risi tentò poi di rimontarlo e ridistribuirlo, ma l’esito non migliorò. Solo che col tempo L’ultimo capodanno, grazie anche alle sue disgrazie, è stato adottato da una platea sempre più vasta di cinemaniaci. Certe scene sono ormai antologizzate, come quelle con Iva Zanicchi. C’è una Bellucci di sontuosa bellezza e pure abbastanza brava, come sempre quando fa la burina e non la signora dei quartieri altissimi.

CONSIGLIATI

11. G.I. Joe – La nascita del Cobra, Sky Cinema Classics, h. 21,00.
12. Nessuno resta solo
, MGM Channel, h. 23,20.
13. Thirteen – 13 anni
, La5, h. 23,30. FREE
14. Arctic Tale
, RaiTre, h. 21,30. FREE
15 ex aequo. Angeli con la pistola
, Sky Cinema Max, h. 21,00.
15 ex aequo. Il cacciatore di ex
, Sky Cinema 1, h. 21,10.
Commento:
11.
G.I. Joe – La nascita del Cobra, Sky Cinema Classics, h. 21,00. Ogni tanto bisogna avere il coraggio di guardare anche film che sono stati vilipesi e stroncati dalla critica ufficiale. Questo G.I. Joe, diretto dall’artigiano Stephen Sommerd (La mummia) e uscito nel 2009. Una suquadra di specialisti antiterrorismo alle prese con la solita organizzazione criminale capitanata da un pazzo che vuole distruggere intere città con una bomba di nuovissima concezione. Ispirato nientemeno che a una serie di giocattoli! Motivo di culto, la presenza di Sienna Miller, nome più protagonista del gossip che del cinema, anche se è una che sa recitare.
12. Nessuno resta solo, MGM Channel, h. 23,20. Esordio del 1955 di Stanley Kramer, destinato a diventare il re del melodramma hollywoodiano sposato al cinema civile, che con film come Vincitori e vinti e Indovina chi viene a cena? avrebbe colto successi planetari. Questi, rispetto ai suoi che verranno, è un piccolo film apparentemente intimista ma già proiettato su più larghe prospettive sociali. Un medico è talmente divorato dal suo amore per la professione da dimenticare tutto intorno a sè, mettendo a rischio anche il suo matrimonio. Cast strepitoso. Accanto ai protagonisti Robert Mitchum e Olivia De Havilland, ci sono Frank Sinatra, Gloria Grahame, Lon Chaney e Lee Marvin. Stanley Kramer, oggi dimenticato, è autore che contò parecchio a suo tempo, e che meriterebbe una riscoperta. (continua alla pagina seguente, cliccare qui sotto)


13. Thirteen – 13 anni, La5, h. 23,30. Uno dei più crudi film finora visti sulla maladolescenza. Una tredicenne viene traviata da una cattiva compagna che ne sa molto più di lei. Lanciato dal Sudnace 2003, ha tutte le caratteristiche del Sundance-movie: taglio naturalistico, storie di marginalità anche un po’ sfigate, uso di macchina a mano e/o fotografia sgranata per aumentare il tasso di realismo. Le ragazzine di Thirteen sono sboccate, si fanno il piercing e hanno qualche vizietto di troppo. Le madri si disperano. Alla regia quella Catherine Hardwicke che poi avrebbe diretto il primo episodio (niente male) della saga Twilight.
14. Arctic Tale, RaiTre, h. 21,30. Docu naturalistico (genere che a essere sincero non ho mai amatoconvinto) sulla fauna dell’Antartide, però furbescamente costruito come il racconto delle vite parallele di un cucciolo di orso polare e di un piccolo tricheco. I quali, naturalmente, per sopravvivere e diventare grandi se la dovranno vedere con pericoli di ogni sorta. Mah. Arrivato sulla scia del megasuccesso di La marcia dei pinguini, animali simbolo dell’estremo emisfero sud naturalmente presenti anche qui. Produzione National Geographic, un marchio, una garanzia per il genere.
15 ex aequo. Angeli con la pistola, Sky Cinema Max, h. 21,00. Incantevole Frank Capra-movie del 1951, con quel suo inconfondibile tocco ingenuo-favolistico da vero, convinto american dreamer, con il suo rispetto e sincero interesse per i poveri, i diseredati, gli umiliati e offesi. Stavolta c’è una povera vagabonda (Bette Davis!) che apprende che sua figlia, spedita a costo di inenarrabili fatiche a studiare in un aristocratico collegio in Spagna, si sposerà con un nobile locale. E adesso vuol tornar in America per far conoscere ai parenti mammà. Panico: e adesso che faccio? Viene preparata, con la complicità di molti, una messinscena, perché la homeless si straformi in una signora della haute bourgeoisie e possa fare bella figura con consuoceri e genero. Andrà tutto benissimo. Val la pena notare che Il Vizietto sembra un ricalco di questo film: anche nel film di Edouard Molinaro c’è un matrimonio con tanto di arrivo in famiglia di suoceri bon ton che mette in crisi una vita socialmente diversa, e anche in questo caso si ricorre a una messinscena per togliersi dagli impicci. Lo stesso gioco di maschere, inganni, finzioni e simulazioni già sperimentato narrativamente in Angeli con la pistola oltre vent’anni prima.
15 ex aequo. Il cacciatore di ex, Sky Cinema 1, h. 21,10. Rivalutare Jennifer Aniston? Colei che aveva nel suo letto Brad Pitt e se l’è visto soffiare da Angelina Jolie (ottenendo in quanbto sfigata e perdente la solidarietà di legioni di donne) si è imposta negli ultimi anni come la star di una serie di commedie romantiche di non enorme ma dignitoso successo, sospese tra la serie B e la serie A, ma sempre abbastanza dignitose. Come questo Il cacciatore di ex, ennesima variazione sulla guerra dei sessi così amata dalla classica sophisticated comedy di Hollywood, che non rinuncia nemmeno a qualche strizzata d’occhio all’archetipica Bisbetica domata di Shakespeare. Protagonista un cacciatore di taglie che deve rintracciare una giornalista latitante la quale, guarda un po’, è la sua ex moglie. Provate a immaginare come andrà a finire. Accanto alla Aniston, il macho Gerald Butler che, essendo britannico, non è del tutto sprovvisto di ironia.

INTERESSANTI
16. Il segreto di Santa Vittoria
, MGM Channel, h. 21,00.
17. State of Play
, Premium Cinema Energy, h. 0,50.
19. Shaolin Soccer
, Sky Cinema, h. 23,00.
19. Prova a prendermi
, Sky Cinema Mania, h. 23,25.
20. Cari fottutissimi amici, Iris, h. 23,00. FREE
21. Blindato
, Sky Cinema 1, h. 0,55.
22. Legion
, Sky Cinema 1, h. 23,10.
23. Windtalkers
, RaiMovie, h. 22,40. FREE

VEDIBILI
24. Correndo con le forbici in mano, Studio Universal, h. 22,40.
25. Uccidete la colomba bianca
, Rai4, h. 21,10. FREE
26. E venne il giorno
, Cielo, h. 21,00.
27. Halloween II
, Sky Cinema Max, h. 0,40.
28. Peccatori di provincia
, 7 Gold, h. 23,15. FREE
29.
Tre metri sopra il cielo, Premium Cinema Emotion, h. 0,25.
30. Io vi troverò
, Sky Cinema Hits, h. 22,50.
31. Codice Mercury
, Cinema Cinema Energy, h. 21,00.


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