FREE! I migliori film stasera sulle tv gratuite (martedì 8 marzo 2011)

Il meglio dei film trasmessi dalle tv no-pay questa sera tra le 21.00 e la 1.00. In un altro post, trovate invece la Top Ten dei film trasmessi da tutte le reti, a pagamento e non a pagamento. La scelta è personale. Per avere la visione completa dei film in onda consultare Film.tv.it.

1. Io la conoscevo bene, Rai Movie, h. 22,40.
2. Lady Vendetta
, Rai Movie, h. 0,35.
3. Heat – La sfida, Iris, h. 21,06.
4. Se mi lasci ti cancello
, Rai5, h. 21,10.
5. Pronti a morire
, Retequattro, h. 23,30.
6. Hostel
, Italia 1, h. 0,15.
7. Il tempo delle mele
, La5, h. 23,40.
8. Heaven
, Rai Movie, h. 21,00.
Commento
1. Io la conoscevo bene, Rai Movie, h. 22,40. Senza esagerazioni, uno dei migliori film italiani di sempre. Capolavoro di Antonio Pietrangeli, commedia all’italiana che tradisce i propri codici e il proprio linguaggio e svolta in dramma sociale. Crudele. Impietoso. Raramente s’è visto un film che dipinge con tanta fedeltà il sottobosco che ruota intorno al Grande Sogno del cinema. La sventurata Adriana, una Stefania Sandrelli meravigliosa che aderisce al personaggio fino a incorporarlo in sé, è una delle tante ragazze venute dalla provincia con il sogno di sfondare a Cinecittà, e già prefigura con la sua ossessione di celebrità tutte le sciagurate a venire, le malate di grandi fratelli e uomini e donne, le aspiranti veline e isolane. Il sogno della fama che diventa incubo. Siamo nel 1965, appena prima del quarto d’ora warholiano di celebrità promesso a tutti, ma quella promessa già è nell’aria e la avvelena. Pietrangeli ha pietà per la sua inerme protagonista e non ne ha nessuna per gli alligatori che le girano intorno. Tognazzi (enorme, monumentale) che rifà il suo numero di avanspettacolo fino a collassare tra gli sghignazzi è una delle scene più feroci e insostenibili che io abbia mai visto. Adriana che, maschera in un cinema, si vede sputtanata sullo schermo in un cinegiornale Luce che mostra la sua goffaggine, è una scena che fa venire i brividi e fa piangere.
2. Lady Vendetta, Rai Movie, h. 0,35. Il film che chiude nel 2005 la cosiddetta Trilogia dellla vendetta del regista sudcoreano Park Chan-wook. Geum-ja viene ingiustamente condannata a una lunga detenzione. Non appena uscita dal carcere, incomincerà la sua vendetta. Park Chan-wook non giudica, non approfondisce, non cerca e non fornisce spiegazioni, non entra nella psicologia del personaggio. Solo registra fenomenologicamente il comportamento della sua eroina.
3. Heat – La sfida, Iris, h. 21,06. Film del 1995 che eleva il suo regista Michael Mann ai vertici di Hollywood. Grande guardie-e-ladri movie con Robert DeNiro che prepara un colpo e Al Pacino che cerca di fermarlo. Per tutti e due è una lotta contro il tempo e i propri limiti. La genialità sta nell’uso delle due massime star maschili di allora, DeNiro e Pacino, confrontandole soprattutto attraverso il serratissimo montaggio. Anzi, la vera narrazione, il vero film, il racconto che ci appassiona non è la crime story che si svolge sotto i nostri occhi, ma il confronto tra i due attori-mattatori: un combattimento gladiatorio con le armi (comprese le più letali) della recitazione, e senza esclusione di colpi.
4. Se mi lasci ti cancello, Rai5, h. 21,10. Il vero, grande successo del visionario e sognatore Michel Gondry, stavolta su sceneggiatura notevole di Charlie Kaufman. Plot lambiccato e macchinoso, di quelli che a raccontarli viene il mal di testa. Lei non lo ama più, quindi decide di andare in una clinica specializzata in cancellazione di ricordi e farsi piallare via dalle mente tutto quello che riguarda l’ex. Lo stesso decide di fare lui. Naturalmente i due si ritrovano, si corteggiano di nuovo, si reinnamorano. Bello, intelligente, ma io non ho mai perso la testa per questo film troppo artificioso. Con Jim Carrey e Kate Winslet.
5. Pronti a morire, Retequattro, h. 23,30. Western postmoderno, manierista e citazionista del 1995 commissionato a Sam Raimi da Sharon Stone, qui oltre che protagonista nei panni di una pistolera, anche produttrice in cerca di un vehicle che la consacrasse superstar e donna di potere dell’Hollywood system dopo il successo di Basic Instinct. Non andò così, il film, benché bellissimo, non piacque al pubblico, nonostante l’impegno profuso e la presenza del capace e inventivo Raimi e di ottimi attori: oltre a Sharon Stone, ci sono Gene Hackman, Russell Crowe (pre-Gladiatore), Gary Sinise e un giovanissimo Leonardo DiCaprio, già molto bravo.
6. Hostel, Italia 1, h. 0,15. Due ragazzi americani in giro per l’Europa con un viaggio Interrail conoscono ad Amsterdam un tizio (islandese!) che gli dice di andare in Slovacchia, in un ostello dove troveranno ragazze bellissime e disponibili. Già un islandese che li invita in Slovacchia dovrebbe fargli suonare un campanello d’allarme per l’incongruità, ma loro niente, ci vanno. Sarà l’inizio di una discesa all’inferno. Dall’ostello si passa a una fabbrica dismessa luogo di orrori, sevizie e torture. Hostel, horror-splatter del 2005 diretto da Eli Roth (ricordate? era uno degli attori di Inglorious Basterds) e prodotto dal sodale Quentin Tarantino, è stato un sensazionale successo al box office e ha ripotenziato il genere alzando il livello di crudeltà da una parte e dall’altra apparentandolo al cinema colto, alto, iperconsapevole, neobarocco, manierista e ultracitazionista di un Tarantino appunto, ma non solo. Il regista giapponese Takashi Miike compare in un cameo, e anche questo è citazione e clin-d’oeil. C’è poi un altro strato del film, il ritorno-rimando alle atmosfere di paura mitteleuropee di tanto cinema espressionista e ai climi praghesi della letteratura ebraico-fantastica tipo il Golem. La Slovacchia di Hostel è anche il luogo in cui si svolge uno dei più strazianti film sull’Olocausto che mai siano stati realizzati, Il negozio al corso. E chissà se anche questo ha in qualche modo influito sulla scelta di Eli Roth di girarci il suo horror.
7.
Il tempo delle mele, La5, h. 23,40. Amori, turbamenti e piccoli conflitti familiari dell’adolescente parigina Victoire detta Vic, una perfetta Sophie Marceau nel film che le cambiò la vita. Fu in quel tornante tra anni Settanta e Ottanta un successo pazzesco in tutta Europa, Italia compresa: per la prima volta si raccontava di una teenager senza i languori della novellistica rosa, ma senza nemmeno i bacchettonismi dei vecchi film per famiglie. Tono spiccio e anche ironico. Ci fu subito l’immancabile sequel con la stessa protagonista e lo stesso regista, Claude Pinoteau, e con un ragazzetto dagli occhioni blu che fece sognare la metà femminile dell’intero continente, Pierre Cosso.
8. Heaven, Rai Movie, h. 21,00. Philippa, un’inglese che insegna a Torino, vuole uccidere lo spacciatore che ha causato la morte di suo marito, ma sbaglia bersaglio. Incomincia così il suo calvario nelle carceri italiane. Dirige il tedesco Tom Tykwer su una sceneggiatura scritta addirittura da Krzysztof Kieslowski. Cate Blanchett è la protagonista.

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