I migliori film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Per vedere la programmazione completa delle varie reti, consultare Film.tv.it. Si prendono in considerazione solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.0o. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua presenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i canali non a pagamento.
1. Black Hawk Down, Retequattro, h. 23,30. FREE
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2. I bambini di Golzow, RaiTre, h. 1,15. FREE
3. I vitelloni, Cult, h. 21,00.
4. Un detective, Iris, h. 0,45. FREE
5. Dillinger, Sky Cinema Classics, h. 21,00.
6. Le piace Brahms?, MGM Channel, h. 21,00.
7. Pince of Persia – Le sabbie del tempo, Sky Cinema 1, h. 21,10.
8. La tigre e il dragone, Sky Cinema Passion, h. 21,00.
9. Salvate il soldato Ryan, Sky Cinema 1, h. 23,10.
10 ex aequo. Maledetto il giorno che t’ho incontrato, Iris, h. 21,00. FREE
10 ex aequo. Invictus, Premium Cinema, h. 23,05.
Commento:
1. Black Hawk Down, Retequattro, h. 23,30. Bellico testosteronico del 2001 di Ridley Scott che va molto al di là del genere. Trattasi infatti del primo film sulle nuove guerre, quelle che scoppiano da qualche parte lontana del mondo e nelle quali l’Occidente è coinvolto in ambigue missioni dette di pace per paura di chiamarle con il loro nome e di allarmare l’opinione pubblica. Black Hawk Down ricostruisce un episodio cruciale degli ultimi decenni nei rapporti tra Stati Uniti (e Occidente) e paesi terzi, il massacro di un gruppo di soldati delle forze americane inviate in Somalia. Siamo nel 1992, il paese del Corno d’Africa si è inabissato in una crisi senza fine che alla carestia endemica aggiunge i conflitti tribali tra i vari signori della guerra. Senza più un governo e senza più un centro (e la crisi continua ancora oggi), e con il rischio di un genocidio, la Somalia diventa un problema internazionale. Washington decide di mandare, nell’ambito dell’operazione Unosom sotto egida Onu, una forza di pronto intervento per un periodo limitato di tempo: un’apparente missione di peacekeeping che sarebbe diventata per gli americani una trappola. In un raid contro il quartier generale di Aidid, il più potente signore della guerra somalo, i marines rimangono incastrati, 18 di loro moriranno, alcuni orrendamente trucidati e trascinati per le strade di Mogadiscio a perenne monito. Fu uno shock per l’opinione pubblica americana che spinse il presidente Clinton a ritirare le truppe. Il film di Ridley Scott ricostruisce quell’episodio traumatico, e lo fa secondo i canoni del più puro film bellico e d’azione contemporaneo, con ritmi vertiginosi e tensione adrenalinica. Il primo obiettivo del film è lo spettacolo, com’è nella tradizione del produttore Jerry Bruckheimer. Ma, rivisto oggi, in tempi di interventi in Afghanistan e in Iraq, e con un mondo sempre più complesso e destabilizzato, Black Hawk Down ci appare attuale e interessante soprattutto perché ripropone il dilemma fondamentale, per gli Stati Uniti e per l’intero Occidente, su che fare o non fare in simili crisi. Nel cast la meglio gioventù della Hollywood di inizio Duemila, Ewan McGregor, Eric Bana, Josh Hartnett, più il veterano Sam Shepard.
2. I bambini di Golzow, RaiTre, h. 1,15. Appuntamento imprescindibile su Fuori Orario, la fascia notturna curata da Enrico Ghezzi. Continua la messa in onda di un evento cinematografico unico, e stavolta non si esagera. Nel 1961 le autorità della Ddr commissionano un film che dovrebbe nelle loro intenzioni documentare l’homo novus partorito dal socialismo reale. Un regista filmerà un gruppo di bambini della scuola di un villaggio della Germania Est ai confini con la Polonia, Golzow, li seguirà a intervalli regolari nel corso degli anni per registrare la loro evoluzione e lo sbocciare dell’uomo socialista. Winfried Junge si incarica dell’operazione, che diventerà man mano la missione della sua vita. Non interromperà il suo docu nemmeno con la caduta del Muro, la dissoluzione della Ddr e la riunificazione con la Germania Ovest. Un materiale straordinario che prende altre strade rispetto all’intenzione originaria dei committenti, che diventa testimonianza di microstorie individuali e nello stesso tempo riesce a catturare la Grande Storia. 42 ore di filmato in tutto, che Rai Tre-Fuori Orario ha incominciato a trasmettere sabato 12 marzo e che andrà in onda per altre 9 notti oltre a questa.
3. I vitelloni, Cult, h. 21,00. Fellini prima della consacrazione mondiale e prima del fellinismo, quando ancora il suo mirabolante, barocco, visionario fare cinema si occultava dietro una parvenza di narrazione classica. Anche se, rivisto oggi con tutto il successivo Fellini negli occhi, questo film del 1953 si rivela già premonitore del futuro regista di La dolce vita, Otto e mezzo e Amarcord. C’è Rimini, culla e madre che trattiene all’infinito i suoi figli, non li lascia crescere e non li lascia andare via. I vitelloni, titolo diventato proverbiale, sono gli eterni ragazzi che non si decidono a diventare grandi, e qui sono una masnada di simpatici (e anche meno simpatici) scioperati e un po’ debosciati che ammazzano il tempo rincorrendo donne, sogni e goliardate. Divertente e allarmante insieme. La maschera di quel Sordi carnevalesco, mostruoso e devastato, non si dimentica. Con lui ci sono lo stralunato Leopoldo Trieste, Franco Interlenghi, Franco Fabrizi.
4. Un detective, Iris, h. 0,45. Poliziesco italiano del 1969, prima che il genere si corrompesse in poliziottesco. Qui ancora si tenta di costruire un noir dall’andamento classico, non è ancora tempo di spara-spara per le strade tra feroci bande di delinquenti e poliziotti e carabinieri super armati. Un detetctive, tratto dal romanzo Macchie di belletto e diretto dal gran professionista Romolo Guerrieri, è un noir d’inchiesta tradizionale in cui si privilegiano le atmosfere, i personaggi, i dialoghi rispetto all’azione e al ritmo arrembante. Un poliziotto prende un bel po’ di milioni (di lire d’epoca) da un penalista perché gli dia una mano ad allontanare dall’Italia una ragazza, una cantante simil Patty Pravo (è Susanna Martinkova), che starebbe secondo lui portando sulla cattiva strada suo figlio. Non è che l’inizio, in stile chandleriano, di un’inchiesta che condurrà il commissario Belli sempre più giù nei misteri e nelle oscurità di una casa discografica e delle persone che le ruotano intorno. Delitti e personaggi ambigui e più che sospetti si succedono davanti ai suoi, ai nostri, occhi. Belli è un ottimo Franco Nero, allora all’apice del nostro star system e di grande impatto fisico. Con lui donne bellissime del tempo, Florinda Bolkan, Delia Boccardo, Laura Antonelli, Silvia Dionisio. Imperdibile, per chi ama il cinema di genere di quegli anni.
5. Dillinger, Sky Cinema Classics, h. 21,00. Chi se lo ricorda più, questo film del 1973 che segnò l’esordio alla regia di John Milius destinato a darci poi Conan il barbaro e Un mercoledì da leoni? Eppure resta a tutt’oggi il migliore sul mitologico bandito-rapinatore degli anni Trenta, molto meglio del recente (2009) Nemico pubblico – Public Enemies di Michael Mann, ambizioso e sontuoso che, tentando molte letture del personaggio Dillinger, non ne trova alla fine neanche una, colpa anche dell’interpretazione depotenziata e non convinta di un Johnny Depp fuori parte e stranito. Oltretutto Nemico pubblico va in onda proprio stasera su un altro canale, Joi, alla stessa ora di questo, e chi volesse confrontare i due film può fare zapping dall’uno all’altro. Il Dillinger di John Milius è narrato nelle cadenze della ballata popolare, come andava ideologicamente di moda in quegli anni, e diventa un sorta di eroe proletario che espropria e punisce le banche sentina di ogni turpitudine capitalistica e di ogni avidità (secondo il paradigma fissato qualche anno prima da Arthur Penn con Bonnie & Clyde e applicato pure da Robert Altman in Gang). Ma Dillinger, secondo il vitalista-nicciano Milius, è anche l’uomo-superuomo che si erge contro tutti e sfida le regole a rischio di perdersi e distruggersi. Lo insegue un poliziotto, con cui si innesca un duello guardie e ladri che non manca di fair play, ma il finale sarà lo stesso tragico. Warren Oates conferisce al suo personaggio brutalità e modi spicci, m anche una malinconia da sconfitto esistenziale. Richard Dreyfuss è l’agente che gli dà la caccia. Straordinaria la scena del ballo all’aperto, con un presagio di fine imminente. Me lo ricordo bello, cupo e dolente.
6. Le piace Brahms?, MGM Channel, h. 21,00. Tratto dal bestseller di Françoise Sagan che nel 1959 confermò il clamoroso successo di Bonjour tristesse. Una coppia di amanti (Yves Montand e Ingrid Brgman), e lei insoddisfatta che si innamora di un ragazzo più giovane (Anthony Perkins). Triangolo moderatamente trasgressivo, con quell’inconfondibile sapore borghese-esistenzialista alla Sagan. Allora maltrattato dalla solita critica bon ton, oggi da vedere come prezioso reperto d’epoca (il film è del 1961) e di un gusto.
7. Prince of Persia – Le sabbie del tempo, Sky Cinema 1, h. 21,10. Arriva in tv l’avventuroso-fantastico diretto da Mike Newell e tratto da un videogame molto amato. Prodotto da quel volpone di Jerry Bruckheimer per la Disney, doveva essere un blockbuster e non lo è stato, almeno in America. Questa storia, con protagonista un Jake Gyllenhaal irriconscibile e anche imbarazzante come eroe iper macho dai muscoli gonfiati, mescola in una Persia piuttosto immaginaria elementi e stilemi incongrui che vengono un po’ dalle Mille e una notte e un po’ da mondi e immaginari pre-arabi e pre-islamici. Ne esce un’avventura colorata dal sapore orientalista che, se non è piaciuta in America e Europa (dove gli incassi sono stati deludenti), ha funzionato invece benissimo nel resto del mondo, diciamo quello più culturalmente lontano dall’Ocidente. Prince of Persia ha realizzato incassi mostruosi in paesi come Turchia, Egitto, Marocco, in tutto il Medio Oriente, in Africa. Strana duplicità e strano (ma neanche troppo) strabismo del pubblico. Una case history affascinante, questo esito diverso sui vari mercati, che meriterebbe di essere indagata e analizzata, e che rende Prince of Persia molto interessante al di là del dato puramente filmico.
8. La tigre e il dragone, Sky Cinema Passion, h. 21,00. Il film, anno 2000, che ha imposto al grande pubblico dell’Occidente il wuxiapian, il cappa e spada con arti marziali che viene dall’Oriente. O meglio, dalla Cina. Non che fosse sconosciuto, anzi il genere era apprezzato fin dai tempi di Bruce Lee, ma solo da un pubblico di appassionati (maschi). Invece l’eclettico Ang Lee con La tigre e il dragone col suo tocco convince tutti, riuscendo nel miracolo di trascinare al cinema anche il pubblico familiare e femminile. E vince premi ovunque, compresi Golden Globe e qualche Oscar.
9. Salvate il soldato Ryan, Sky Cinema 1, h. 23,10. Film importante e molto premiato (con tanto di pioggia di Oscar) del 1998, e film mossso da lodevoli intenzioni, se non proprio pacifiste, almeno non guerrafondaie. Eppure non è il film che preferisco di Steven Spielberg. Questa rivisitazione-revisione della seconda guerra mondiale che vorrebbe rileggere la storia dal basso, andare oltre il patriottismo e farsi condanna dell’inutile carnaio, arriva molto tardi e non riesce, come mira a fare, a mettere realmente in discussione tutta la precedente filmografia bellica hollywoodiana. La parte iniziale dello sbarco è potente, ma non va oltre la convenzione dell’anticonvenzione. Un film inferiore alle sue ambizioni, anche se lo spettacolo è assicurato, e lo sono anche l’emozione e il coinvolgimento.
10 ex aequo. Maledetto il giorno che t’ho incontrato, Iris, h. 21,00. Per i fan di Carlo Verdone, il suo film migliore di sempre. Io che non sono un verdoniano di stretta osservanza preferisco Iris Blond e Viaggi di nozze. Comunque non è male, ed è molto ben costruita questa storia di lui e lei che si conoscono perché pazienti dello stesso psicanalista (e già questo), battibeccano, hanno esperienze e storie d’amore diverse, diventano amici, si ritrovano molti anni dopo in un viaggio in Cornovaglia e finalmente scoprono di essere innamorati l’uno dell’altra. Sarebbe un’ottima romantic comedy se non fosse per l’inguaribile vizio tipico dei nostri comici di essere eccessivamente autoindulgenti, di riservare troppo spazio per le proprie gag e i propri narcisimi e protagonismi. Asciugato, sarebbe un film perfetto. Ma insomma, con quel che di devastante ci hanno dato i comici cinepanettonisti, va più che bene così. Con Verdone c’è Margherita Buy nella parte che le riesce meglio, cioè quella di Margherita Buy: nevrotica, insicura, amabilmente insopportabile e rompiballe.
10 ex aequo. Invictus, Premium Cinema, h. 23,05. Per fortuna che c’è Clint Eastwood detro la macchina da presa, a rendere quasi digeribile questo polpettone edificante uscito nei cinema nel 2010, questo santino devoto che circonfonde di aureola il traghettatore del Sud Africa post apartheid Nelson Mandela, un signore che il suo posto nella storia l’ha già conquistato da un pezzo e di agiografie non ha certo bisogno. Il plot, basato su fatti realmente accaduti, sembra scritto dall’ufficio propaganda. Al Sud Africa, appena uscito dal regime segregazionista e con Mandela alla guida, assegnano l’organizzazione della Coppa del mondo di rugby. Solo che la nazionale di rugby da quelle parti è sempre stata feudo degli afrikaaner più duri e puri e più anti-black, come si fa a presentarla al torneo in rappresentanza del paese ormai rinnovato? Lo stesso Mandela si incarica della difficile mediazione e alleandosi con il capitano della squadra François Pienaar (nome ugonotto-afrikaaner) riesce a rimettere in piedi il team e a farne la bandiera del nuovo Sud Africa arcobaleno. Lo sport come veicolo di unità nazionale, cosa che conoscevano benissimo anche i regimi totalitari. La retorica abbonda, ma per fortuna Clint Eastwood fa tutto quello che può e asciuga, sveltisce, de-sentimentalizza, anche se l’impianto agiografico del film non può essere smantellato. Morgan Freeman (chi se no?) è Mandela, Matt Damon è il capitano della squadra.
SEGNALAZIONI
11. Nella società degli uomini, Rai Movie, h. 22,35. FREE
12. Niente velo per Jasira, Sky Cinema Passion, h. 22,50.
13. Il secondo tragico Fantozzi, Cult, h. 22,50.
14. Insoliti criminali, Sky Cinema Hits, h. 0,35.
15. Matrimonio all’italiana, Sky Cinema Classics, h. 22,55.
16. New Rose Hotel, Rai Movie, h. 0,15. FREE
17. The Truman Show, Studio Universal, h. 0,30.
18. Nemico pubblico – Public Enemies, Joi, h. 21,00.
19. Io, loro e Lara, Premium Cinema, h. 21,00.
20. Mr. Hula Hoop, Premium Cinema Emotion, h. 0,25.
21. Thelma & Louise, Studio Universal, h. 21,00.
22. Turistas, Sky Cinema Max, h. 23,10.
23. Delitto sull’autostrada, Iris, h. 23,00. FREE
24. Il diario di una tata, RaiTre, h. 21,05. FREE
25. Disastro a Hollywood, Prremium Cinema Emotion, h. 21,00.
26. Piedone l’africano, Rai Movie, h. 21,00. FREE
27. Il profumo del mosto selvatico, Sky Cinema Passion, h. 21,00.
28. Il misterioso mondo di Miss Charlotte, Sky Cinema Family, h. 0,35.
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