I migliori film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Per vedere la programmazione completa delle varie reti, consultare Film.tv.it. Si prendono in considerazione solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.30. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare (prima di vedere un film è meglio controllare, sempre su Film.tv.it, la sua presenza in palinsesto). Buona visione.
La scritta FREE indica i canali non a pagamento.
1. I bambini di Golzow, RaiTre, h. 1,30. FREE
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2. The Fall, Sky Cinema Passion, h. 23,05.
3. Fargo, Sky Cinema 1, h. 23,05.
4. I viaggiatori della sera, Sky Cinema Classics, h. 0,55.
5. Shutter Island, Premium Cinema, h. 23,05.
6. I Buddenbrook (prima parte), Sky Cinema 1, h. 0,50.
7. La vita sognata degli angeli, Rai5, h. 23,15. FREE
8. Valmont, Cult, h. 22,55.
9. Ultimatum alla Terra, La7, h. 1,25. FREE
10. La banda J. & S. – Cronaca criminale del Far West, Iris, h. 22,55. FREE
Commento:
1. I bambini di Golzow, RaiTre, h. 1,30. Appuntamento imprescindibile su Fuori Orario, la fascia notturna di cinema & visioni curata da Enrico Ghezzi su RaiTre. Continua la messa in onda di un evento cinematografico unico, e stavolta non si esagera. Nel 1961 le autorità della Ddr commissionano un film che dovrebbe nelle loro intenzioni documentare l’homo novus partorito dal socialismo reale. Un regista filmerà un gruppo di bambini della scuola di un villaggio della Germania Est ai confini con la Polonia, Golzow, li seguirà a intervalli regolari nel corso degli anni per registrare la loro evoluzione e lo sbocciare dell’uomo socialista. Winfried Junge si incarica dell’operazione, che diventerà man mano la missione della sua vita. Non interromperà il suo docu nemmeno con la caduta del Muro, la dissoluzione della Ddr e la riunificazione con la Germania Ovest. Un materiale straordinario che prende altre strade rispetto all’intenzione originaria dei committenti, che diventa testimonianza di microstorie individuali e nello stesso tempo riesce a catturare la Grande Storia. 42 ore di filmato in tutto, che Rai Tre-Fuori Orario ha incominciato a trasmettere sabato 12 marzo. Stanotte vengono mandati in onda il dodicesimo e il tredicesimo episodio.
2. The Fall, Sky Cinema Passion, h. 23,05. Il secondo folle, ultravisionario, debordante, incontrollato film di quel gran talento che è l’indiano Tarsem Singh, anzi Tarsem e basta, autore tra i più celebrati di videoclip e spot pubblicitari, che esordì nel cinema maggiore un po’ di anni fa con The Cell: peccato ci fosse l’orrida Jennifer Lopez a rovinare tutto. Scrive il critico Andrea Bruni: «Il Nostro, dopo aver fatto deambulare Jennifer Lopez fra le atrocità ultracool di Serrano e della Sigismondi (The Cell) è tornato a donarci un film, The Fall (2006), che in pratica non ha visto nessuno. Cosa che grida vendetta, visto che ci troviam di fronte ad un’opera sontuosa, che, vivaddio, ha “il coraggio del Kitsch”». E il decano, il venerato mammuth della critica Usa Roger Ebert non si risparmia in elogi: «The Fall è una follia, un’orgia di stravaganze, una caduta in discesa libera che dalla realtà ci conduce verso le rive di mondi incantati. Tarsem ha tirato fuori di tasca propria milioni di dollari per poter realizzare The Fall, girato nell’arco di quattro anni in ben 28 nazioni diverse, ed ha realizzato un’opera che vorrete vedere per il solo fatto che esiste: non vi sarà mai più un altro film come The Fall. Questo film è così audace che ricordandovi di Variety che lo definisce “un progetto vanitoso”, ringrazierete che esista un uomo così vanitoso al punto di realizzare un film come questo… Un’opera “assurda”, certo, ma io sto dalla parte di Werner Herzog quando dice che se non scoviamo nuove immagini, non possiamo che perire». La trama è poco più che un pretesto: uno stuntman paralizzato a causa di un incidente sul lavoro (siamo nella Los Angeles anni Venti) incontra in ospedale una ragazzina ricoverata per un frattura. Per consolarla (ma si scoprirà poi che c’è un secondo fine) incomincia a raccontarle le storie più strane, tutte puntualmente messe in immagini dallo sfrenato Tarsem. Imperdibile. Se il film è circolato almeno un po’, è stato grazie anche a Spike Jonze e David Fincher che l’hanno sostenuto in ogni modo.
3. Fargo, Sky Cinema 1, h. 23,05. Il film che forse è il vero capolavoro dei fratelli Coen, quello in cui sono riusciti a sintetizzare al meglio il loro gusto citazionista, l’amore per il cinema del passato, la passione per le storie di anime perse e vaganti, ma sempre corrette e deformate da un tocco di surrealtà e grottesco. Fargo racconta di un cretino (ce ne sono tanti, nel cinema dei Coen) che per tirarsi fuori dai guai finanziari commissiona a dei balordi il rapimento della moglie onde spillare dollari al suocero ricco. Sarà l’inizio di una serie di guai. Il tutto in un’invernale, tristissima, profonda America marginale e di provincia. Oscar strameritato a Frances McDormand, la detective incinta – brillante trovata che dà un taglio sghembo a tutto il film – che indaga sul fattaccio (nella vita la McDormand è la moglie di Joel Coen).
4. I viaggiatori della sera, Sky Cinema Classics, h. 0,55. Sfortunatissimo film del 1979 diretto da Ugo Tognazzi (alla sua quinta e ultima regia), malcompreso alla sua uscita, ma che ha ottenuto la sua rivincita con il passare del tempo fino ad assurgere allo status di culto. Interpretato dallo stesso Tognazzi e da (stracult!) Ornella Vanoni, tratto da un strano romanzo di fantascienza social-umanistica di Umberto Simonetta, racconta di un mondo prossimo venturo in cui al potere salgono i giovani, i quali decretano che al compimento dei 49 anni i cittadini debbano ritirarsi dal lavoro ed essere rinchiusi in particolari villaggi turistici che altro non sono che lager in cui si procederà alla loro eliminazione fisica. Tognazzi e Vanoni sono una coppia che arriva al fatidico traguardo e viene spedita in una crociera che li porterà verso la soluzione finale. Inquietante e anche profetico, nel suo preconizzare uno Stato Etico Superiore che si erge a giudice, tutore e padrone assoluto delle vite dei cittadini e ne decreta, in nome del bene collettivo, il destino. Un’allegoria trasparente del totalitarismo, ma anche un richiamo allarmato ai rischi che ogni mitologia giovanilistica comporta. Certo, apparentemente quella di oggi è una società opposta a quella dipinta da Tognazzi/Simonetta, una società dove il potere è saldamente in mano agli anziani, mentre i giovani ne sono esclusi. Ma il mito del giovanilismo e della giovinezza obbligatoria è se possibile ancora più forte e insidioso di allora, e la vecchiaia è sempre più rimossa, demonizzata, occultata, esorcizzata. Anche i vecchi sono condannati a mostrarsi giovani, pena la condanna sociale e l’ostracismo. Film da vedere assolutamente. I viaggiatori della sera aprirà alla Cineteca di Milano l’imminente rassegna dedicata a Ugo Tognazzi (Ugo Tognazzi: l’arte dell’attore) e verrà proiettato venerdì 1° aprile al Cinema Oberdan alla presenza di Ornella Vanoni: evento imperdibile per i cinefili di Milano e dintorni.
5. Shutter Island, Premium Cinema, h. 23,05. Quale mistero nasconde quell’isola maledetta? Che cosa succede ai (presunti) malati di mente che vi sono ricoverati? Il detective Leonardo DiCaprio indaga con l’aiuto Mark Ruffalo (però, che coppia). Grandissimo thriller che, chissà perché, è stato maltrattato da gran parte dei critici, in particolare italiani. Forse non si perdona a Martin Scorsese di aver girato un film deliberatamente (anche cinicamente) mirato al box office (e difatti Shutter Island ha incassato molto bene, quasi 300 milioni di dollari worldwide). Ma che importa. Come gira un film lui non lo sa girare nessuno, e anche questo, pur tra qualche eccesso da primo della classe, è da manuale, anzi da lezione di cinema. Poi, scusate, il gran colpo di scena finale io non me l’aspettavo proprio, mi ha spiazzato, pensare che di un thriller azzecco quasi sempre la soluzione a metà. Tratto da un romanzo del Dennis Lehane di Mystic River e The Town, che stavolta crea fantasmi della mente peggiori di ogni tortura fisica. DiCaprio come in Inception pencolante tra realtà e sogno-incubo.
6. I Buddenbrook, Sky Cinema 1, h. 0,50. Luchino Visconti aveva accarezzato a lungo il progetto di girare un film da I Buddenbrook di Thomas Mann, una di quelle storie di decadenze familiari che tanto gli erano congeniali. Non ci riuscì mai, anche se attinse a quel modello per molti suoi lavori, da Rocco a La caduta degli dei (soprattutto questo). Ora che effetto farà vedere non il film sognato da Visconti, ma questa riduzione tedesca in una miniserie tv (in pratica, un film in due parti)? Il fatto che sia stata realizzata in Germania lascia ben sperare, le atmosfere anseatiche di casa Buddenbrook a Lubecca dovrebbero essere fedelmente rievocate. Il protagonista-patriarca è Armin Müller-Stahl, e anche questo è una garanzia. Domani, sempre su Sky Cinema 1, va in onda la seconda parte.
7. La vita sognata degli angeli, Rai5, h. 23,15. Grande exploit del 1998 del regista francese Erik Zonca che con questo suo film d’esordio sfonda a Cannes, vince tre Césars e l’Oscar europeo. Due ragazze, di temperamento diverso ma ugualmente represse nella loro vitalistica voglia di autoaffermazione, si conoscono a Lille, diventano amiche e sodali. Ma i loro percorsi sono destinati a dividersi, e una delle due morirà per le delusioni e gli inganni subiti. Storia di vite e ambienti proletari che allora impressionò moltissimo. Le due attrici, Élodie Bouchez e Natacha Régnier, furono entrambe premiate a Cannes come migliori interpreti. Però Zonca non si sarebbe mai più ripetuto dopo questo film agli stessi livelli.
8. Valmont, Cult, h. 22,55. Il settecentesco romanzo epistolare Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos, già messo in cinema da Stephen Frears in un fortunatissimo film, viene riportato sullo schermo da Milos Forman l’anno seguente, nel 1989, con questo Valmont. Ma dopo il film di Frears era impensabile riproporre la stessa storia al pubblico, e difatti Valmont fu un disastro epocale. Sta in questa follia produttiva anche il suo vero motivo di interesse, quello che lo rende un film maudit. Io che non sono un estimatore di Milos Forman, regista di film sopravvalutati come Amadeus e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ho uno strano penchant per questo Valmont. Anche perché la vicenda della corrotta Madame de Mertueil e dell’amorale seduttore Valmont che attentano alla virtù di Madame de Tourvel con sottigliezze e perfidie libertine, vale sempre un ripasso e una ri-visione. Poi ci sono due attori in questo momento al top, Colin Firth, neo-Oscar per Il discorso del re, e Annette Bening, quasi-Oscar per I ragazzi stanno bene. La virtuosa Madame de Tourvel (che nel film di Frears era Michelle Pfeiffer) è Meg Tilly, che intrecciò sul set un love affair con Colin Firth da cui sarebbe nato un figlio, Will, oggi ventenne.
9. Ultimatum alla Terra, La7, h. 1,25. Meraviglioso esempio di fantascienza classica anni Cinquanta con tanto di messaggio pacifista-antinuclearista incorporato, un film di impegno civile, animato da nobili intenzioni e retoricamente predicatorio, nascosto sotto il genere mostri & alieni. Klatu, l’uomo venuto dallo spazio in compagnia di un robot dai superpoteri, ha un messaggio per i grandi del nostro pianeta: smettetela con la guerra, le armi atomiche, la vostra follia di conquista, altrimenti la Confederazione Galattica vi distruggerà. Seguono varie avventure e disavventure, con la Terra che rischia seriamente di essere disintegrata, ma le cose ovviamente si riaggiusteranno. Diretto da Robert Wise, Ultimatum alla Terra resta uno dei fantascientifici più amati di sempre, girato in un bellissimo bianco e nero d’epoca, con un’astronave a forma di disco volante come esigeva l’immaginario di allora. C’è quella grande, anomala attrice che fu Patricia Neal, scomparsa qualche mese fa.
10. La banda J. & S. – Cronaca criminale del Far West, Iris, h. 22,55. Neanche i cultori più appassionati di Sergio Corbucci si ricordano di questo sul film del 1972, una stravaganza assoluta, il tentativo folle di rivitalizzare l’allora agonizzante spaghetti-western ibridandolo con il modello narrativo della coppia criminale alla Bonnie & Clyde (e anche con un po’ di commediaccia all’italiana). Lui e lei mettono sottosopra il West con le loro imprese criminali, rubando e ammazzando, e – cosa che alludeva all’allora nascente protagonismo femminile – tra i due a detenere il bastone del comando è lei. Accanto a Tomas Milian c’è, abbastanza incredibilmente, la Susan George di Cane di paglia e di Mandingo. Rarità assoluta. Per chi ama il cinema bizzarro e borderline.
SEGNALAZIONI
11. La prima cosa bella, Joi, h. 22,50.
12. Calendar Girls, Sky Cinema Comedy, h. 0,05.
13. Sapore di mare, Rai Movie, h. 21,00. FREE
14. Il segreto di Vera Drake, Cult, h. 1,20.
15. Wallander. Prima del gelo, Retequattro, h. 0,10. FREE
16. Solaris, Sky Cinema Passion, h. 1,05.
17. X-Men 2, Sky Cinema Max, h. 21,00.
18. Great Balls of Fire, Cult, h. 21,00.
19. Asterix alle Olimpiadi, Italia 1, h. 21,10. FREE
20. Il giustiziere della notte 2, MGM Channel, h. 22,30.
21. The Italian Job, Sky Cinema Hits, h. 23,10.
22. La bella società, Sky Cinema 1, h. 21,10.
23. Babe, maialino coraggioso, Studio Universal, h. 22,35.
24. The Fan – Il mito, Premium Cinema Energy, h. 0,55.
25. L’oro di Mackenna, Sky Cinema Classics, h. 22,40.
26. 1000 dollari sul nero, Iris, h. 0,50. FREE