I migliori film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Per la programmazione completa delle varie reti, consultare MyMovies Tv. Si prendono in considerazione solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.00. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare. Buona visione.
La scritta FREE indica i canali non a pagamento.
1. Interview, RaiTre, h. 23,20. FREE
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Stra-stra-culto. Se non altro perché trattasi del remake 2007, di e con Steve Buscemi, dell’omonimo film girato qualche anno prima da Theo Van Gogh (sì, proprio lui, il regista olandese ucciso da un fanatico islamista per le strade di Amsterdam). Dunque, giornalista cinico e disilluso che ne ha visto di ogni dopo aver fatto l’inviato nei peggiori angoli del pianeta, riceve l’incarico di intervistare la star di una sopa-opera. Due mondi che si repsingono costretti a incontrarsi, e scontrarsi. Saranno sciabolate di sguardi, parole, perfidie, saranno reciproci inganni. Quasi mai visto in Italia. Da non perdere. Anche perché lui è Steve Buscemi, attrore oggi al top per via della serie tv di lusso Boardwalk Empire con cui ha vinto il Golden Globe, lei è Sienna Miller, una che è troppo protagonista dei glossip magazine per essere considerata una vera attrice. Invece lo è.
2. Django, Sky Cinema Classics, h. 21,00.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=osC_qlnEFQc&w=560&h=349]Per qualcuno, anzi molti, Django di Sergio Corbucci è lo spaghetti western assoluto di sempre, anche più di quelli di Sergio Leone. Il più estremo di sicuro. Se Leone filma paesaggi e personaggi abbacinati dal sole e dalla troppa luce, Corbucci, regista di questo classico riconosciuto in tutto il mondo, affonda qui il suo eroe nel fango, mentre intorno la pioggia incessante toglie ogni spiraglio di luce e ogni speranza. Django cammina trascinandosi dietro una bara e già questa è un’invenzione formidabile. Dentro però c’è una mitragliatrice con cui lui, uomo solo contro tutti, affronterà le bande opposte degli incappucciati rossi, razzisti yankee al soldo del despota Jackson, e i torvi rivoluzionari messicani del generale Rodriguez. Franco Nero/Django – è il 1966 – conquista le plateee proletarie del pianeta e farà innamorare di lì a qualche anno registi come Quentin Tarantino e Alex Cox. Film di rara potenza. Django, con le dita spappolate dagli zoccoli dei cavalli, con la faccia tumefatta dai pugni, che si trascina senza cedere la sua bara è indimenticabile. Grazie a questo film Franco Nero sarà chiamato a Hollywood sul set di Camelot, dove conoscerà Vanessa Redgrave. Ancora oggi quando va in giro per il mondo lo chiamano Django. L’ultima Mostra di Venezia ha organizzato una giornata di omaggio ai film western di Sergio Corbucci e Tarantino, prima di arrivare al Lido a presiedere la giuria del festival, ha detto: “Sergio Corbucci non è semplicemente uno dei più grandi registi dello spaghetti-western, ma anche uno dei più grandi registi del periodo western e non vedo l’ora di rendergli il dovuto omaggio”. Film amato, rifatto, citato infinite volte da infiniti autori. Tra cui Takashi Miike con il suo Sukiyaki Western Django.
3. Saw L’enigmista, Italia2, h. 22,00. FREE
Se abbiamo fatto i conti giusti, la saga Saw è arrivata al settimo capitolo. Questo è il primo e fondativo espisodio, la matrix di tutta la serie, l’incunabolo di una delle creazioni filmico-horror più resistenti e persistenti degli anni zero. Tutto origina dal killer Jigsaw, che imprigiona le sue vittime dando poi loro la possibilità di liberarsi, a patto che sacrifichino qualcosa di sè (e il sacrificio è cruento, ovviamente). Nella prima puntata si comincia on due signori, sconosciuti l’uno all’altra, che si ritrovao incatenati in un lurido bagno. Segue un crescendo di paura. (Italia2 è il nuovo canale del digitale terrestre Mediaset che ha incominciato a trasmettere il 4 luglio. Vedibile al canale numero 35).
4. Grindhouse – A prova di morte, Italia2, h. 0,05. FREE
Il film di Quentin Tarantino che doveva inizialmente uscire, in una riedizione del glorioso double bill dei cinema popolari di una volta, in abbinata con il Grindhouse – Planet Terrror del sodale Robert Rodriguez. Finì che uscì prima quello di Quentin, ovvio, a fare da apripista nei festival vari e al botteghino. Ma l’operazione non funzionò lo stesso. Tre ragazze toste inseguite da un maniaco, che poi è Kurt Russell, che si eccita uccidendo ragazze nella sua adorata macchina-feticcio. Tutto il repertorio grondante violenza, sangue e quant’altro dei B-movie anni Settanta ricreato filologicamente da Tarantino. Ma il manierismo dell’operazione risulta eccessivo anche per i cultori più appassionati del regista di Pulp Fiction. (Italia2 è il nuovo canale del digitale terrestre Mediaset che ha incominciato a trasmettere il 4 luglio. Vedibile al canale numero 35).
5. Quasi famosi (Almost Famous), Studio Universal, h. 21,15.
Bell’esordio registico di Cameron Crowe, giornalista rockettaro e cinefilo (suo un bellissimo libro intervista a Billy Wilder) che gira nel 1997 questa storia in parte autobiografico su un ragazzino – parecchio simile al Crowe adolescente – che ha la fortuna a 15 anni di collaborare al magazine Rolling Stone e di venire arruolato come inviato molto speciale al tour di una rockband. Iniziazione alla vita, alla musica e a moltissime cose di un teenager, resa con freschezza e partecipazione dal regista, il quale purtroppo poi non manterrà le tante buone promesse di questo suo primo film.
6. La casa dei giochi, MGM Channel, h. 0,05.
Virtuosistica prova di abilità del gran commediografo David Mamet qui alla sua prima regia cinematografica, oltre che ovviamente autore del testo. Una psicanalista e un truffatore. Lui, Joe Mantegna, ha abbastanza charme da intrigarla e coinvolgerla nel suo mondo. Lei, Lindsay Crouse (allora, 1987, moglie di Mamet), è abbastanza curiosa e non convenzionale da farsi coinvolgere e accettare un giro nei bassifondi. Incomincia una partita tra loro due, forse una guerra, con inganni, doppi giochi, spettacolari rovesciamenti di fronte. Chi manipola chi? Un thriller psicologico, avvincente come pochi. Rivisto oggi, un film dalla costruzione perfetta, da manuale.
7. Dorian Gray, Sky Cinema Passion, h. 0,25.
La versione cinematografica più recente del romanzo di Oscar Wilde, con ottimo co-protagonista Colin Firth, Oscar 2010 quale miglior attore per il suo re tartaglia di The King’s Speech. A rivederlo adesso, il mélo di Wilde ci appare più fiammeggiante che mai, e più attuale che mai con la sua ossessione per l’eterna giovinezza. La trovata drammaturgica, un ritratto che invecchia al posto del suo possessore, è una profezia del narcisimo di massa dei tempi nostri. Sì, la confezione del film è un po’ troppo Old England (cioè il genere tazze da tè e tappezzeria), ma quel che conta è Wilde.
8. Happy-Go-Lucky – La felicità porta fortuna, Cult, h. 21,00.
Il penultimo film di Mike Leigh, girato poco prima di Another Year. È anche il suo più spudoratamente comedy, il più programmaticamente piacione e ruffiano. Stavolta Leigh decide di giocare la carta molto popolare del positive thinking e dell’ottimismo, e filma e firma il suo inno alla gioia. Lo fa a modo suo, naturalmente, raccontando una vita qualsiasi e pedinando i suoi personaggi nel loro deambulare quotidiano tra ambienti pure quelli molto qualsiasi. Poppy è una maestra con un’inguaribile visione ottimistica della vita, che non si butta mai giù, che riesce a vedere il lato rosa delle cose anche quando tutto sembra procedere al peggio. È un cuore semplice e contento, una pazza della felicità, con qualcoa di disarmante e di clownesco. La vediamo e la seguiamo con la sua migliore amica, mentre se ne va in giro in bici (che le ruberanno) o prende lezioni di guida da un matto pericoloso. Tutto le scivola addosso, tutto diventa occasione per un’ulteriore apertura di credito verdso la vita. Happy-Go-Lucky è l’Amélie di Mike Leigh, che però ha l’accortezza, che Jeunet non aveva, di stare al di qua del personaggio, di non farne un’eroina assatanata di bontà e compulsivamente portata a distribuire gioia al prossimo, anche a chi non ne vuole sapere. Poppy è meno totalitaria e prevaricatrice di Amélie. Il film, come spesso in Leigh, suona, dietro la sua parvenza di assoluta naturalezza, di vita restituita telle quelle, programmatico con tanto di tesi precostituita e incorporata. Ma la maestria è innegabile. Sally Hawkins riesce a farci piacere un personaggio che nelle mani di un’altra attrice ci avrebbe creato un reazione di rigetto. Orso d’argento a Berlino e nbomination varie per Sally Hawkins.
9. Il segreto di Vera Drake, Rai Movie, h. 0,35. FREE
Dopo Happy-Go-Lucky, un altro Mike Leigh in questa serata tv. Anche se vincitore di un Leone d’oro a Venezia, Vera Drake non è proprio il suo miglior film, appesantito da un intento ideologico-politico e predicatorio, anche se abilmente dissimulato sotto l’apparenza del ritratto naturalistico e iper-realistico di una vita qualsiasi. Il magistero di Leigh è tale da farci sembrare quello che passa sullo schermo quasi un documentario, in realtà si tratta della più sofisticata fiction, di un film a tesi accuratamente costruito su una sceneggiatura di ferro per sensibilizzarci su un tema pesante e ostico come l’aborto. Vera è una casalinga nell’Inghilterra proletaria degli anni Cinquanta che aiuta le donne ad abortire senza pretendere nulla in cambio. Leigh, anche senza toni propagandistici, ne fa un’eroina della solidarietà femminile. Molto diversa dalla mammana Marie Latour, protagonista di Un affare di donne di Claude Chabrol, che procura aborti dietro cospicuo pagamento nella Francia di Vichy e finisce condanata alla ghigliottina. Non sarebbe male vederli di seguito, i due film.
10. Notte folle a Manhattan, Sky Cinema 1s, h. 23,10.
Coppia newyorkese alquanto normale va nel ristorante più figo in città. Non avendo prenotato e non trovando posto, i due fingono di essere un’altra coppia cui è stato riservato un tavolo. Scatta la più classica commedia degli equivoci e dello scambio di identità, stavolta in salsa contemporanea-manhattaniana con sarabanda di mafiosi, poliziotti e altro. Lui è Steve Carrell, lei è la Tina Fey di 30 Rock, la più cool di tutte le star tv americane.
E ancora:
11. Killing Zoe, Iris, h. 0,41. FREE
Un dimenticato eppure tesissimo heist movie di violenza e sangue di quel regista appartato ma notevole che è il canadese Roger Avary. Un colpo in banca a Parigi che diventa un massacro spaventoso, si salva solo uno dei banditi rinserrandosi nel caveau. Tarantiniano e pulp, si disse allora, 1994, di Killing Zoe. Non a caso, visto che Roger Avary aveva collaborato alla sceneggiatura delle Iene e di Pulp Fiction. Ma Avary non è solo un epigono, come avrebbe dimostrato anche nel successivo Le regole dell’attrazione da Bret Easton Ellis. Qui c’è Julie Delpy, attrice che amo molto.
12. Pronto a uccidere, Sky Cinema Classics, h. 22,45.
Una rarità del poliziottesco italiano anni ’70, con un Ray Lovelock che si vuol vendicare della madre uccisa: non lo segnala neppure Marco Giusti nel suo dizionario Stracult.
13. Funny People, Premium Cinema Comedy, h. 21,15.
Del 2009, è la scommessa più rischiosa di Judd Apatow, il re della nuova commedia popolar-sofisticata sospesa tra goliardia e finezze di scrittura (40 anni vergine, Molto incinta). Funny People non ha avuto il successo sperato, il pubblico non è accorso come ai precedenti film di Apatow, ma va reso atto al regista-sceneggiatore di aver tentato un’impresa quasi impossibile affrontando in chiave di commedia temi duri e tosti come la malattia e la morte. Il protagonista, Adam Sandler, è un attore che scopre di avere una forma di leucemia che gli lascia pochi mesi da vivere. Trova un ragazzo cui insegnare a recitare e forse il mestiere di vivere. Si sorride malinconicamente, si fa il tifo per il protagonista. Da vedere.
14. La terra dei morti viventi, Premium Cinema Energy, h. 23,20.
l’ennesimo episodio (questo è del 2005) della saga infinita che George Romero ha dedivato, e continua a dedicare, agli amati zombie. Qui ci sono Asia Argento e Dennis Hopper, gran bella coppia in odor di maledettismo.
15. Un po’ per caso, un po’ per desiderio, Rai Movie, h. 22,45. FREE
Ragazza venuta dalla proivincia finisce a lavorare al Café des Théatres venendo a contatto col mondo degli attori e della celebrità, e se ne innamora. Nonostante l’orribile titolo italiano, una commedia molto elegentamente francese di danièle Thompson. Protagonista Cécile de France, una delle meglio attrici oggi in circolazione (vedi Hereafter e Il ragazzo con la bicicletta).
16. Sotto il Celio azzurro, Rai5, h. 21,05. FREE
Docu firmato Edoardo Winspeare (il regista salentino che molto promise con Sangue vivo e che dopo si è un po’ perso) su una scuola materna del Celio che dà sempre ospita i figli degli immigrati.
17. Cosa voglio di più, Premium Cinema, h. 21,15.
L’ultimo Soldini, una storia d’amore mlanese working class (di quel che resta della working class) tra Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino.
18. Talk Radio, Sky Cinema Classics, h. 0,20.
Uno dei primi film, anno 1988, di Oliver Stone. Un entertainer radiofonico è troppo fuori dalle convenzioni per non destare sospetti e odi.
19. La regina dei castelli di carta, Cult, h. 23,05.
Terza puntata dei thriller nordici tratti dalla saga Millennium di Stieg Larsson.
20. Maledetto il giorno che t’ho incontrato, Canale 5, h. 0,00. FREE
Per i fan di Carlo Verdone, quello che è considerato il suo film migliore di sempre. Io che non sono un verdoniano di stretta osservanza preferisco Iris Blond e Viaggi di nozze. Comunque non è male, ed è molto ben costruita questa storia di lui e lei che si conoscono perché pazienti dello stesso psicanalista (e già questo), battibeccano, hanno esperienze e storie d’amore diverse, diventano amici, si ritrovano molti anni dopo in un viaggio in Cornovaglia e finalmente scoprono di essere innamorati l’uno dell’altra. Sarebbe un’ottima romantic comedy se non fosse per l’inguaribile vizio tipico dei nostri comici di essere eccessivamente autoindulgenti, di riservare troppo spazio per le proprie gag e i propri narcisimi e protagonismi. Asciugato, sarebbe un film perfetto. Ma insomma, con quel che di devastante ci hanno dato i comici cinepanettonisti, va più che bene così. Con Verdone c’è Margherita Buy nella parte che le riesce meglio, cioè quella di Margherita Buy: nevrotica, insicura, amabilmente insopportabile e rompiballe.
21. Chiedimi se sono felice, Sky Cinema 1, h. 0,45.
Aldo, Giovanni e Giacomo-movie del 2000. Occhio, c’è anche Paola Cortellesi.
22. La stanza di Marvin, Rai Movie, h. 21,05. FREE
Mélo di famiglia del 1996 con disastri affettivi e varie patologie psico-fisiche. Cast superlusso: Diane Keaton, Meryl Streep, De Niro, Di Caprio. Addirittura.
23. Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo, Premium Cinema Energy, h. 21,15.
L’ultimo e più folle, e più incontinente che mai, Terry Gilliam. Di speciale c’è che il povero Heath Ledger se ne andò (per sempre) mentre lo si girava e che il suo ruolo è stato poi distribuito fra tre grandi nomi accorsi in aiuto di Gilliam, Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell. Una frantumazione-moltiplicazione del main character che è un ulteriore motivo per guardarsi (almeno una volta) Parnassus.
24. Giovanna d’Arco di Luc Besson, Rete 4, h. 23,35. FREE
Giovanna secondo Luc Besson, starring la sua ex Milla Jovovich. Film fracassone e sanguinolento. Non proprio la miglior Giovanna d’Arco della storia del cinema.