The Believers – I credenti del male
John Schlesinger, regista che ebbe gran fortuna tra anni Sessanta e Settanta (Darling, Billy il bugiardo, Via dalla pazza folla, Un uomo da marciapiede, Domenica maledetta domenica), ha visto poi rapidamente declinare la sua carriera e, in parallelo, anche il credito di cui godeva tra i critici. Che nel 1987, quando uscì questo suo The Believers, stroncarono ferocemente lui e il film, bollato come effettistico, grandguignolesco e quant’altro. Invece rivisto oggi I credenti del male, questo il titolo italiano, mostra non solo di essere un ottimo, avvincente psycho-thriller, ma perfino profetico nel suo registrare la marea montante della neosuperstizione e del neopaganesimo. Lo psichiatra Martin Sheen si ritrova a indagare sulle misteriose morti di alcuni bambini, si ritroverà in una New York selvaggia dove imperano la santeria e il voodoo. Sanguinolento, certo. Ma Schlesinger è in grado di rappresentare il Male, o se preferite il Maligno, come pochi.
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