I migliori film della sera e della notte tv: la scelta è personale. Per la programmazione completa delle varie reti, consultare MyMovies Tv. Si prendono in considerazione solo i film che incominciano tra le 21.00 e la 1.00. Attenzione, la programmazione potrebbe cambiare. Buona visione.
La scritta FREE indica i canali non a pagamento.
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1. Batman Begins, Premium Cinema, h. 23,21.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=kOrgt0Jq4YU&w=560&h=349]Reboot, non remake ma ristrutturazione di una serie, riavvio, rifondazione, ricominciamento, re-inizio. Qui la difficile operazione viene applicata all’allora esausta saga di Batman che, dopo gli inziali fasti timburtoniani, si era man mano avvitata su se stessa. Christopher Nolan, sì, il regista di Memento e Inception e oggi tra i maggiori in circolazione, ha il coraggio di riprendere in mano il personaggio, trova un nuovo interprete, Christian Bale, ambiguo e contorto più dei precedenti, odioso e disturbante, autoreferenziale e autistico, e con lui – contro ogni previsione – riesce a rivitalizzare la saga dell’uomo pipistrello. Il botto però ci sarebbe stato con il successivo The Dark Knight.
2. La solitudine dei numeri primi, Sky Cinema 1, h. 21,10.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=2taIhjzj70g&w=560&h=349]Fischiatissimo l’anno scorso a Venezia, uno dei film più voluttuosamente stroncati dal Critico Unico festivaliero, quello che si rimette sempre alle idee altrui e non osa mai un’opinione che esuli dal pensiero medio-comune. Del resto, il film aveva tutto per non piacere al suddetto CU, a partire dal romanzo di troppo successo dell’esordiente Paolo Giordano (Mondadori) da cui è tratto (a chi azzecca un bestseller e non è un nome consacrato, in questo paese la si fa pagare cara, sempre). Poi era considerato tra i favoriti alla mostra, cosa che al CU fa sempre venire i fumi e la compulsione a stroncare. Allora guardiamocelo serenamente, questo film di Saverio Costanzo, che riprende fedelmente la storia dei due disgraziati Alice e Mattia che non riescono a volersi bene e su cui pesa un lontano trauma. Vite desolate benissimo interpretate da Alba Rohrwacher e Luca Marinelli. Film anomalo, inclassificabile, molto meglio della cattiva fama che s’è procurato e che potrebbe anche esssere rivalutato in un futuro prossimo. Saverio Costanzo ci sa fare.
3. Alba rossa, Studio Universal, h. 23,15.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=YDIYbNAEf1s&w=425&h=349]Solo un regista dalla scorza dura come John Milius, uno che aveva già girato Un mercoledì da leoni e Conan il barbaro, poteva pensare nel 1984 a un film così. Intendo, un film così smaccatamente anticomunista, così apertamente e spudoratamente patriottico-americano e reaganiano. La storia è, letteralmente, pura fantapolitica: si immagina che l’Unione Sovietica insieme all’alleato cubano invada gli Stati Uniti. Crollano come birilli le prime difese dell’esercito Usa, mentre un pugno di ragazzi decide di ritirarsi sulle montagne e di passare alla guerriglia contro gli invasori. Come in Vietnam, solo che stavolta i vietcong sono gli americani e i cattivi da mandare via sono i comunisti. Gran sberleffo di Milius a tutta la retorica liberal di Hollywood e non solo. Il film non ebbe alcun successo, non poteva averlo, pochi si arrischiarono ad andarlo a vedere, e finì presto nel cono d’ombra. Vale la pena ripescarlo, se non altro per la sua assoluta eccentricità. Tra gli interpreti Charlie Sheen e il povero Patrick Swayze. Di culto, ma davvero.
4. Motel Woodstock, Cult, h. 21,00.
L’ennesimo saggio manierista-citazionista del camaleontico Ang Lee, uno che riesce a raccontare qualsiasi testo e a calarsi in qualsiasi contesto con una disinvoltura diabolica (di Ang Lee Cult manda in onda, subito dopo questo film, anche il suo più celebre La tigre e il dragone: vedi al punto 5). Stavolta si immerge nel frikkettonismo musicale del leggendario festival di Woodstock (rimandiamo al film omonimo per ogni ulteriore notizia su chi c’era, suonava, cantava, si faceva e strafaceva), e lo fa raccontando lo storico evento da un punto di vista laterale. Elliott è un militante gay (gli scontri di Stonewall, cui si fa risalire la nascita del movimento omosessuale, avvennero solo due mesi prima di Woodstock) che deve accorrere in aiuto dei genitori, ebrei transfughi dall’Est europeo, il cui piccolo motel in quel di Wallkill sta per fallire. Ma a risollevarne le sorti arriveranno proprio i mitologici tre giorni di pace, amore e musica, che si terranno lì vicino e affolleranno di clienti molto particolari il motel. Carino, dunque con tutti i limiti di un film carino. Comunque Ang Lee è uno che il mestiere lo conosce, e il film si lascia vedere. Anche antropologicamente e storicamente interessante nel suo mettere in scena l’incrocio tra due momenti importanti di quella fase controculturale americana, la nascita del movimento gay e lo sballo di massa dei concerti rock.
5. La tigre e il dragone, Cult, h. 23,05.
Il film, anno 2000, che ha imposto al grande pubblico dell’Occidente il wuxiapian, il cappa e spada con arti marziali che viene dall’Oriente. O meglio, dalla Cina. Non che fosse sconosciuto, anzi il genere era apprezzato fin dai tempi di Bruce Lee, ma solo da un pubblico di appassionati (maschi). Invece l’eclettico Ang Lee con La tigre e il dragone col suo tocco convince tutti, riuscendo nel miracolo di trascinare al cinema anche il pubblico familiare e femminile. E vince premi ovunque, compresi Golden Globe e qualche Oscar.
6. Vendette di famiglia, Rai Movie, h. 0,55. FREE
Malvisto, e invece meritevole di qualche attenzione, film francese del 2003. Due banditi irrompono nella villa di una famiglia borghese che non solo riuscirà a difendersi, ma darà prova di una crudelta difficile da immaginare sotto quella scorza perbene. Messaggio chiaro, anche se discutibile: i borghesi signora mia son tutti dei porci, per dirla con il vecchio Gaber, e sono ben peggio dei peggiori avanzi di galera. Una morale che arriva da lontano, dal grido “Famiglie vi odio!” di André Gide e dai moti antiautoritari sessantottardi. Scremato di queste ideologie datate e francamente insopportabili, il film però si lascia vedere, anche perché, si sa, da Ore disperate arrivando fino a Cape Fear – la coabitazione filmica tra bravi (si fa per dire) borghesi e criminali ha sempre prodotto ottimo spettacolo. Occhio, tra gli interpreti c’è quel Jean Dujardin che all’ultimo Cannes si è preso strameritatamente il premio come miglior attore per The Artist, il film furbescamente muto di Michel Hazanavicius (film mediocre, attore grandissimo: vedi recensione su questo blogh).
7. Doppia personalità, Iris, h. 22,50. FREE
Uno degli omaggi di Brian DePalma ad Alfred Hitchcock, affollato di citazioni del maestro. Protagonista uno psicopatico dalla multipla personalità. Siamo dalle parti di Psycho e di molto altro. Stroncato dalla solita critica paludata, io lo trovo un DePalma dei più godibili (godibile se si ama il thriller con venature horror, se no meglio lasciar perdere).
8. La meglio gioventù, Rai Premium, h. 23,00; h. 2,35. FREE
Immagino che le due parti mandate in onda stasera e stanotte da Rai Premium siano la prima e la seconda del film di Marco Tullio Giordana, ma non è detto, perché sul sito Rai non vengono fornite note esplicative in merito, l’uff. stampa non dà risposte al riguardo, e c’è il precedente dell’altro ieri, martedì 12, quando, anzichè mandare in onda entrambe le puntate del film-tv, Rai Premium ha disgraziatamente proiettato due volte la prima. Sarà così anche stanotte? Spero proprio di no, anche perché alcuni indizi (ad esempio il minutaggio diverso attribuito sul sito Rai alle due proiezioni) lasciano intendere che si tratti proprio di primo e secondo episodio. Mah.
Fiduciosi aspettiamo di vedere o rivedere questo fluviale film che si pigliò premi ovunque, a partire da Cannes. Il meglio di un regista discontinuo e mai compiutamente realizzato come Marco Tullio Giordana. Una saga che va dagli anni Sessanta al Duemila che racconta di una esemplare famiglia italiana, esemplare perché destinata ad attraversare i grandi fatti collettivi della nostra storia recente. Si parte con l’alluvione di Firenze, si prosegue con le lotte operaie e studentesche nella Torino tra anni Sessanta e Settanta, si prosegue con il terrorismo. Un po’ troppo didascalico, ma di una indubbia efficacia assicurata dal mestiere degli sceneggiatori Rulli e Petraglia. Un cast da far cadere in deliquio il pubblico che un tempo si sarebbe detto radical-chic (e oggi?): Luigi Lo Cascio, Maya Sansa, Jasmine Trinca, Sonia Bergamasco. Ma la meglio è sempre lei, Adriana Asti. Titolo diventato proverbiale.
9. Constantine, Premium Cinema, h. 21,15.
Satanico-horror con parecchie ambizioni di andare oltre il genere, anche riuscendoci. Un esorcista laico malato e distrutto (Keanu Reeves) alle prese con una morte che si rivelerà determinata da forze oscure. L’inferno è qui, e difatti l’esorcista si ritrova alla prese con demoni, angeli caduti e angeli traviati. Gran spettacolo, se si ama il genere. C’è anche quell’incanto di attrice che si chiama Rachel Weisz, neosignora Craig.
10. The Legionary – Fuga all’inferno, Rai4, h. 21,10. FREE
Dichiaro una passione per i film su/con la Legione straniera, da Marocco di Josef Von Sternberg fino al magnifico Beau travail di Claire Denis. Non bastasse, tra i miei guilty pleasures ci sono i film di Jean Claude Van Damme. Non potevo perciò resistere a questo The Legionary – Fuga all’inferno, con un Van Damme che, finito nei guai nella Marsiglia anni Venti, è costretto a riparare tra i ranghi della dura ma ospitale Légion. Il film, girato nei tardi anni Novanta con un JCVD non più al top della sua muscolarità, è prodotto prevedibile nei suoi sviluppi ma non dozzinale, e perfino con qualche ambizione stilistica. Per appassionati.
E ancora:
11. Windtalkers, Rai Movie, h. 21,00. FREE
Un bellico firmato John Woo, dunque degno di qualche (parecchie) attenzione. Durante la guerra nel Pacifico gli alti comandi Usa ricorrono ai soldati di origine navajo e al loro linguaggio per trasmettere messaggi segreti e dribblare il controspionaggio giapponese. Purtroppo c’è l’odioso Nicolas Cage.
12. Il Grande Gatsby, Sky Cinema Classics, h. 21,00.
Lussuosa versione primi anni Settanta del romanzo di Scott Fitzgerald. Grande Cast (Robert Redford e Mia Farrow), buon regista (Jack Clayton), ma i risultati furono al di sotto delle attese.
13. Palmetto, un torbido inganno, Studio Universal, h. 21,15.
La strana escursione americana del regista tedesco Volker Schlöndorff in una commedia nera in stile fratelli Coen.
14. La scuola, Premium Cinema Comedy, h. 0,50.
Commedia impegnata e gauchiste del 1995 di Daniele Luchetti sul nostro abbastanza mal messo sistema scolastica. Si ride ma non troppo. Un film del periodo più buio del nostro cinema, di quando si diceva, non senza ragione, “io un film italiano non lo vado a vedere neanche se mi puntano una pistola alla tempia”.
15. Les dents de la nuit, Rai Movie, h. 23,10. FREE
Horror del 2005 di buona scuola francese. Il solito ballo di vampiri al castello, però girato con piglio contemporaneo-giovanilista, gusto cinefilo-citazionista e una certa classe.
16. Ishtar, Sky Cinema Comedy, h. 0,40.
Clamoroso flop hollywoodiano anni Ottanta, una folle commedia su due americani (la mal assortita coppia Warren Beatty-Dustin Hoffman) finiti in Marocco che se la devono vedere con guerre e guerriglie da Guerra Fredda. Alla regia c’è Elaine May, signora della comicità yiddish-newyorkese, che qui sbaglia tutto e infarcisce di vetusti stereotipi orientalisti il suo infelice film. Però attenzione, c’è Isabelle Adjani al massimo del suo fulgore fisico.
17. Café Express, Sky Cinema Classics, h. 23,35.
Vicissitudini di Michele (Nino Manfredi), venditore abusivo di caffè sulla tratta ferroviaria Vallo Lucano-Napoli. Una commedia all’italiana populista ormai fuori tempo massimo nell’anno in cui uscì (1980), con personaggi improbabili in quell’Italia che si stava rapidamente arricchendo e tesa al consumismo massificato. Dirige Nanni Loy. Il canto del cigno della italian comedy, dunque con qualcosa dentro di malinconico.
18. L’uomo che fissa le capre, Premium Cinema Comedy, h. 21,15.
Uno di quei mezzi successi o insuccessi di cui è piena la carriera di George Clooney. Eccolo qui alla testa di un’allegra brigata di attori (Ewan McGregor, Jeff Bridges, Kevin Spacey), in questa goliardata hippizzante-frikkettona e forse pacifista su una presunta unità speciale dell’esercito americano che sperimenta armi paranormali (leggere nella mente del nemico ecc.). Mah.
4 risposte a FILM STASERA IN TV: gli imperdibili 10 (giovedì 14 luglio 2011)