Veruschka, Rai Tre, ore 1,05.
A Fuori Orario, lo spazio notturno di Rai Tre dedicato al cinema meno mainstream, omaggio a una delle modelle che hanno fatto la storia della moda, senza esagerazioni, uno di quei nomi che negli anni Sessanta sono diventati leggenda. La tedesca Veruschka, altissima e di una magrezza mai vista prima di allora, sinuosa come una divinità Masai, volto squadrato e pieno di enigmi (volto anche di durezze teutoniche), diventa insieme a Twiggy e a poche altre il simbolo di quell’epoca e di quel gusto. Ancora attiva oggi come art-performer, Veruschka è stata raccontata nel 2005 da questo docufilm firmato da Paul Morissey, ovvero il regista della Factory e di casa Warhol, tornato alla macchina da presa per lei. Voce fuori campo della stessa Veruschka, ad accompagnare e commentare un flusso di immagini fatto di foto e video della sua vita, di prima, durante e dopo la stagione come modella. Figlia di uno degli ufficiali che attentarono a Hitler, poi giustiziato, vive i suoi primi anni in quel pezzo di Europa che era allora Germani e oggi è Polonia. Una storia profondamente, anche tragicamente, tedesca. Immancabile la citazione delle mitologiche scene che Veruschka interpretò in Blow-up di Antonioni. La regia è firmata oltre che da Morissey dal tedesco Bernd Böhm. Il film sarà preceduto da un servizio Rai del 1966 su Veruschka, seguita per le strade di Roma dalla troupe della tarsmissione regina dell’informazione televisiva di allora, Tv7.
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