“Caru il mio veciu paise”: Vernazza, il paese travolto dalle acque, raccontato da una giornalista che lo conosce (e gli vuole) bene. Da Vogue.it

NCL Extra: tutto quello che non è cinema in questo blog di cinema.

Riprendo da Vogue.it un articolo su Vernazza, uno dei paesi travolti dall’alluvione. Lo ha scritto Rossella Venturi, vicedirettore del nuovo mensile Condé Nast MySelf. Leggetelo, merita. Sulla pagina di Vogue.it trovate oltre all’articolo anche delle fotografie.

Vernazza travolta (foto da Vogue.it)

“CARU IL MIO VECIU PAISE”
Io sono una dei cu gianchi, quelli che a Vernazza non sono nati ma è come se. In dialetto vuol dire culi bianchi, e vai a sapere se c’entra coi tempi in cui i ragazzini lì facevano il bagno nudi e il segno dell’abbronzatura sul sedere non ce l’avevano, e noi (o i nostri nonni e bisnonni che ci hanno tramandato le case) invece sì. Non so quanti di voi hanno la fortuna di appartenere fino all’ultima fibra a un luogo, conoscerne la scheggiatura di ogni scalino e ciuffo di artemisia, sapere fin da quando hai memoria che il pomodoro di mare è lì nello stesso anfratto dello stesso scoglio alla Nave, nel porticciolo, da quando per te esiste il mondo.

Che se la Mafalda, over 80, non si veste di blu ti chiedi che cosa è successo, e se Marco non apriva le persiane sulla piazza alle 6 del mattino (magari perché era in ferie) come faceva ogni giorno che dio manda in terra, c’era qualcuno che lo svegliava al telefono (sì, alle 6): ehi, cu ma l’è?. La vita a me ha fatto questo regalo, ed è la cosa più preziosa, primordiale, per sempre, che ho. Ora Vernazza è un ammasso di fango e pietre. I suoi monti fragilissimi da qualche parte hanno ceduto e come tutto e tutti hanno cercato il mare, invadendo, travolgendo, cancellando. Dove c’era la piazza-meraviglia affacciata sul porticciolo ora c’è una distesa di pietre senza soluzione di continuità, in via Roma (l’unica via, il resto sono caruggi, scale, passaggi segreti) tutti i negozi sono sepolti, detriti che arrivano al primo piano, e il ponte della ferrovia in cima al paese è crollato, e alla Fontana Vecchia evacuano le case e il canale è sparito.

Pochissimi cellulari funzionano, ma davvero solo un paio, e ci teniamo tutti per mano da tutto il mondo, via Facebook, anche con Ruth e Richard, che sarebbero Sir Richard Rogers (e signora), quello che ventenne si è inventato con Renzo Piano il Beaubourg. Per Vernazza è Richard, tutti gli anni lì, da decenni, che s’aggira sul molo con la sua famiglia tribù, mentre il Brau, il filosofo sregolato del paese, gli spiega come va il mondo, da Nietzsche al Concilio Vaticano II. Voci, organizzazione, soccorsi: forse arriva l’esercito a evacuare vecchi bimbi e malati, stamattina viveri e medicinali mandateli a Spezia al molo Morin, adesso no, cibi non deperibili portateli solo al Polo Provinciale di Protezione Civile a Santo Stefano Magra, zona industriale all’uscita del raccordo autostradale.

E poi i dispersi, e chi non c’è più. Insomma: aiutate tutti Vernazza con quello che avete perché ancora a ottobre se foste venuti a fare il bagno nel porticciolo avreste nuotato in un acquario che manco Sharm El Sheik, e noi, ci vorrà tempo, ma la rifaremo così. Informatevi prima di partire, mandare, perché è un vero casino e disciplinati è meglio. L’ultima è che il mare potrebbe salire, soccorsi e rifornimenti via barche difficili, solo i gommoni potrebbero avvicinarsi al molo.

P.S.: fratelli e sorelle di Vernazza scusate lo spelling di cu gianchi, il dialetto lo so ma a scriverlo non ho mai imparato. Sono a figgia de anna, un cu giancu.

Rossella Venturi

Per aderire alla raccolta fondi promossa da Il Corriere della Sera e La7 per aiutare le popolazioni colpite dal maltempo nel Levante ligure e in Lunigiana, potete fare un versamento al conto corrente IT 80 O 03069 05061 100000000567 “Un aiuto subito. Alluvione Levante ligure e Lunigiana” presso Banca Intesa Sanpaolo, filiale di Roma, viale Lina Cavalieri. Segnaliamo inoltre il gruppo Facebook Diamo una mano a ripulire Vernazza

Questa voce è stata pubblicata in a latere e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a “Caru il mio veciu paise”: Vernazza, il paese travolto dalle acque, raccontato da una giornalista che lo conosce (e gli vuole) bene. Da Vogue.it

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.