L’ultimo metrò, La7d, ore 23,25.
Film-nostalgia di un François Truffaut che riesce a combinare la sua passione per lo spettacolo e il ricordo di una Francia solidale che non c’è più (che già allora, quando il film uscì, 1980, non c’era più, figuriamoci oggi). Truffaut mette insieme una formidabile coppia d’attori destinata ad attraversare molto del cinema francese successivo, due interpreti che qui si oppongono, compenetrano e compensano perfettamente, una Catherine Deneuve già in una fase adulta e vissuta, e un Gérard Depardieu ancora giovane e di debordante energia e vitalismo. Siamo nella Parigi occupata dai nazisti, divisa tra collaborazionisti e resistenti in via di organizzazione. Lei ha nascosto il marito ebreo, ricercato dai tedeschi, in cantina e gestisce da sola il loro teatro. Depardieu è un giovane attore della compagnia. Tra i due nascerà qualcosa, e anche di più. Deneuve molto autorevole come boss del teatro, tanto da giustificare la celebre battuta di Depardieu coniata proprio su quel set: “Deneuve è l’uomo che avrei desiderato essere”. L’ultimo metrò è quello che bisogna assolutamente prendere prima che scatti il coprifuoco. Pioggia di César, gli Oscar francesi.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Cannes 2022. Recensione di TRIANGLE OF SADNESS, il film vincitore (scritta prima della Palma d’oro)
- Cannes 2022. Palma d’oro a Triangle of Sadness, il film peggiore. Discutibile anche il resto del palmarès
- Cannes 2022. LEILA’S BROTHERS di Saeed Roustaee. Il film-rivelazione viene dall’Iran
- Cannes 2022. CRIMES OF FUTURE, un film di David Cronenberg. Corpi e ultracorpi
- Cannes 2022. DECISION TO LEAVE, un film di Park Chan-wook. Estenuante noir con femme fatale
Iscriviti al blog tramite email