Syriana, Retequattro, ore 0,10
Spy-story degli anni Duemila molto anti-Bush e molto old liberal (e antiglobal), sulle malefatte dei signori del petrolio e sul potere corruttivo della materia più sporca e ambita del mondo. Più storie, compresi un Matt Damon economista energetico e un George Clooney agente della Cia che si muove sullo scacchiere mediorientale, tra attentati, pozzi avidamente appetiti da superpotenze vecchie e nuove, alleati (dell’America) infidi. Ed è questo l’aspetto drammaturgicamente più interessante di Syriana, quello che ci racconta lo sporco mestiere di spia al crepuscolo dell’impero americano, di un uomo dei servizi che deve tessere trame senza guardare in faccia a nessuno, che non riesce più a separare il bene dal male, che ormai confonde amici e nemici. Tratto da un libro di memorie di un ex agente dei servizi Usa. Un po’ paranoide e intriso di conspiracy theories, come tutti i film anti-Cia, però anche uno dei migliori risultati di Clooney attore, che si è preso l’Oscar 2006 come migliore non protagonista.
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