Film da vedere stasera sulle tv gratuite: ONE NITE IN MONGKOK (venerdì 18 novembre 2011)

One Nite in Mongkok di Derek Yee. Su Rai 4 alle ore 0,40.
Meno male che Rai 4 c’è. La rete diretta da Carlo Freccero, la più vista secondo i dati Auditel tra tutti i canali del digitale terrestre, si è specializzata meritoriamente (anche) in B-movies, anzi in cinema di genere che spesso non è per niente di serie B ma è ottimo cinema e basta. Il ciclo Missione: Estremo Oriente, incominciato il 20 settembre e che si concluderà il prossimo 22 novembre, ha riversato e sta riversando sui nostri schermi ultrapiatti di casa una quantità di bei film della cinematografia di Hong Kong, la più vitale e innovativa (grazie anche alla peculiarità della città di cui è espressione) del Far East. Partito con il wuxiapian, il genere arti marziali in cui eccelse il divino Bruce Lee, il ciclo adesso presenta un altro filone glorioso della produzione hongkonghese, il noir, il poliziesco, o se preferite l’action sposato alla crime story. (Tutto il programma di Missione: Estremo Oriente, passato, presente e prossimo venturo, alla pagina dedicata di Rai4.)
Stasera, sul tardi, tocca alla replica dello strepitoso, e non si sta mica esagerando, One Nite in Mongkok, film del 2004 di Derek Yee già considerato un classico del noir hongkonghese e vincitore di due Hong Kong Film Awards, gli Oscar locali. Mongkok è il quartiere popolare della metropoli cinese e qui fa da sfondo all’incontro breve e disperato tra una prostituta e un ragazzo arruolato in uno sporco lavoro di killeraggio dalla criminalità locale. Tutti e due, si scoprirà, provengono dalla Cina continentale, “da un posto dimenticato da Dio e dagli uomini”, venuti fin qui attratti dalle mille luci di Hong Kong e dalle infinite possibilità che la città sembra offrire. Ma naturalmente si renderanno conto di quanti pericoli si annidino dietro l’apparente fiera dei consumi e della vanità che è la metropoli cinese già colonia britannica. Il film segue il modello narrativo mille volte visto del provinciale alle prese con la grande città, ma stavolta ci apre anche qualche interessante finestra sulla condizione dei cinesi che fuggono dai loro villaggi in cerca di fortuna a Hong Kong. Ci sono le vite e i sogni dei due protagonisti. C’è la polizia che sta dando la caccia ai boss del crimine e al killer che deve eliminare uno di loro. C’è la mafia, anzi ci sono le triadi, che si spartiscono affari sporchi e territori. Il film parte con una banale lite tra ragazzi, si inerpica mano mano verso la tragedia e il bagno di sangue, in un avvitamento che il destino spietatamente regola, e che nessun umano sembra poter bloccare. La storia tra la prostituta e il ragazzo implicato in una trama troppo grande parte come una commedia e man mano, seguendo l’andamento della narrazione, si colora di nero (e di rosso). Tutto in una notte o poco più. Un film che non conoscevo e che, visto qualche giorno fa, mi ha sorpreso per la forza, per la qualità del racconto, per la sceneggiatura che non sbaglia un passaggio narrativo, un dialogo. Potente, cupo e inesorabile. Un noir-action-poliziesco lurido e cattivo che non dimentichi. Il regista Derek Yee, anche se non ha la visione autoriale di certi suoi colleghi dell’action hongkonghese come Dante Lam, mette in scene e impagina al meglio questa che è una grandissima storia di anime perse in una Hong Kong tentacolare, fascinosa e rischiosa. Non perdetevelo.

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