Chocolate, Rai 4, ore 0,45.
Su Rai 4 ancora cinema di genere dal Far East. Ma stavolta non si tratta del ciclo Missione: Estremo Oriente, con i suoi film di genere provenienti da Hong-Kong. Chocolate è di una cinematografia vitale, anche se più defilata rispetto a quella cinese o coreana, come la thailandese, cinematografia che ha raggiunto i suoi massimi successi con l’horror The Eye dei fratelli Pang e la saga di arti marziali Ong-Back. Anche Chocolate è un action di combattimenti all’ultimo colpo e all’ultimo sangue, solo che stavolta l’eroe è un’eroina di nome Jeeja. Affetta da autismo, cresciuta a dosi massicce di film di arti marziali trasmessi in tv, si ritrova a dover aiutare la mamma dai soliti orrendi ceffi. Si rivelerà una guerriera irresistibile. Naturalmente seguono duelli e battaglie di mirabolante virtuosismo tecnico, con corpi che saltano e danzano voluttuosamente come nelle più sofisticate coreografie. Donne che combattono come e meglio degli uomini; pugni e colpi, calci e fendenti che si compongono in visioni e immagini di estenuata, morbida (femminea?) bellezza. Il genere più maschile che c’è de-genera e si trans-genera.
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