I magnifici sette, La7, ore 21,10.
Anno 1960, John Sturges gira il remake western dei Sette samurai di Akira Kurosawa, ed è un immenso successo, con un titolo che diventerà proverbiale. Chiamato dalla gente di un villaggio messicano tiranneggiato da un’orda selvaggia di sgherri, Chris (Yul Brinner) mette insieme un manipolo di uomini pronti a tutto pur di riportare l’ordine. Più che un film un archetipo cinematografico, ormai. Film fecondo, nel sendo letterale di film che ha fecondato e partorito un nugolo di titoli successivi. Cast tutto maschile strepitoso. Accanto al protagonista Yul Brinner c’è uno Steve McQueen che troverà qui il suo lancio, e poi Horst Bucholz, Eli Wallach, Charles Bronson, James Coburn. Da vertigine. Fatto, rifatto (e pure strafatto) in un’immensità di spaghetti western e american-western (es. Il mucchio selvaggio) e poi dal cinema orientale di Hong Kong, Corea e Giappone: cito solo Seven Swords di Tsui Hark e 13 assassini di Miike (così si torna al Giappone di Kurosawa da cui tutto era partito).
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- In sala. PATAGONIA, un film di Simone Bozzelli (recensione). Storia di Yuri e Ago
- In sala. IL GRANDE CARRO, un film di Philippe Garrel (recensione). Premio per la migliore regia alla Berlinale 2023
- Venezia 80. EVIL DOES NOT EXIST (Il male non esiste) di Ryusuke Hamaguchi – recensione
- Venezia 80. GREEN BORDER di Agnieszka Holland (recensione): crisi umanitaria ai confini dell’Ue
- Venezia 80. Chi vincerà come migliore attrice/attore? Questi i favoriti
Iscriviti al blog tramite email