A sangue freddo, Rai Movie, ore 22,40.
Il film davvero da non perdere di questa serata televisiva, anche perché non capita spesso che venga inserito nei palinsesti. Magnifico bianco e nero diretto nel 1967 dal sottovalutato Richard Brooks (La gatta sul tetto che scotta, Lord Jim), regista che sapeva immettere nei suoi lavori ottime dosi di nero e ambiguo realismo, e di disturbante inquietudine. Qui se la vede con un fatto di cronaca nerissima, e ancora di più con il romanzo (romanzo?) di fredda registrazione fenomenica che ne trasse Truman Capote e che fu un evento sensazionale nel panorama letterario di quegli anni. Fine anni Cinquanta, due balordi appena rilasciati in libertà provvisoria si infilano in una casa qualunque di suburbia qualunque nel Kansas per una rapina, ma la cosa degenera, e i due fanno fuori tutta la famiglia, genitori e le figlie giovanissime. Delitto di una brutalità senza pari, e quasi gratuito, senza motivo apparente, che sconvolse l’America e intrigò l’allora giovane Truman Capote. Il quale per conto del New Yorker si recò sul posto, entrò più volte in prigione e parlò con i due, stringendo soprattutto con uno, Perry Smith, un legame più stretto, forse anche una storia omosessuale. I due assassini sarebbero stati impiccati, ma dalla loro storia e da quel massacro sarebbe uscito il libro A sangue freddo che li avrebbe eternizzati. Il film di Richard Brooks pesca da Truman Capote e dai fatti, e ci restituisce il ritratto di due ragazzi un po’ ribelli senza causa, un po’ incarnazioni casuali del male. Film lucido, duro, pochissimo americano e più inquietantemente europeo (langhiano-weimariano, se vogliamo). Ma la storia in cinema di A sangue freddo non finisce qui. Nel 2005 il film Capote (da noi Truman Capote – A sangue freddo) racconterà il coinvolgimento dello scrittore con Perry Smith e il suo compare assassino, ricostruirà la genesi fattuale e soprattutto psicoesistenziale del libro, con un Philip Seymour Hoffman così bravo da portarsi a casa l’Oscar. Non bastasse, pochi mesi dopo esce anche Infamous – Una pessima reputazione, altra ricostruzione di come Capote partorì il suo capolavoro, e stavolta lo scrittore è interpretato, con impressionante aderenza fisica, da Toby Jones. Bel film, in cui si punta parecchiuo sulla relazione Capote-Perry Smith (che è Daniel Craig), ma rovinato dall’essere nelle sale dopo quello con Hoffman.
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Una risposta a Film-cult stasera sulle tv gratuite: A SANGUE FREDDO (da Truman Capote) – domenica 8 gennaio 2012