La spina del diavolo, Rai 4, ore 21,10.
Che il messicano (ma attivissimo negli Stati Uniti e Spagna) Guillermo Del Toro sia un maestro dell’horror d’immaginazione, o se preferite fantastico, ormai lo riconoscono tutti. Con Il labirinto del fauno (da noi al solito malcompreso e snobbatissimo dalla critica perbene da salotto radical-chic) in America ha incassato soldi e vinto premi, compreso qualche Oscar, trasformando il suo autore in marchio di garanzia e qualità per un drappello di film successivamente prodotti dalla sua factory. L’ultimo è Non avere paura del buio, proprio da oggi venerdì 13 gennaio nei cinema italiani, un film che porta indelebile l’impronta delle visioni e predilezioni di Guillermo Del Toro. La spina del diavolo, anno 2001, è insieme al successivo Labirinto del fauno forse la sua massima riuscita, mescolando il cinema di paura alla maniera di una volta a scelte figurative e a un design di matrice favolistica, e impaginando il tutto con grande attenzione allo sfondo storico-ambientale, un elemento questo che distingue nettamente il regista messicano da altri guru dell’horror contemporaneo. Negli anni della Guerra civile spagnola, che già di suo fu un lungo racconto (racconto-verità) dell’orrore, qualcosa di strano succede in un collegio-orfanotrofio retto da una coppia di repubblicani. Uno degli ospiti, un bambino cui i franchisti hanno ucciso i genitori, diventa vittima delle violenze bullistiche di un compagno, e la sua mente è sconvolta dalle apparizioni fantasmatiche di un bambino morto. Riferimenti al surrealismo iberico-latinoamericano, il collegio come luogo chiuso e universo concentrazionario a significare la Spagna che si sta rinchiudendo su se stessa. La direttrice dell’orfanotrofio è Marisa Paredes, attrice-feticcio di Almodovar (che qui è coproduttore), e c’è uno dei sex symbol del cinema spagnolo, Eduardo Noriega, nella parte del sinistro e protervo guardiano.
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Una risposta a Film-cult stasera sulle tv gratuite: LA SPINA DEL DIAVOLO (venerdì 13 gennaio 2012)