Philadelphia, La7, ore 21,10.
Il film che quasi vent’anni fa (era il 1993) sdoganò nel cinema mainstream, dunque per le platee più vaste e le masse globali, un tema mica tanto facile come l’Aids. Aids che in questo Philadelphia colpisce un avvocato omosessuale, interpretato da un Tom Hanks premio Oscar, che dovrà affrontare l’intolleranza sociale e l’emarginazione sul lavoro. Film nobile di nobilissimo impegno civile nel suo mostrarci la via crucis del protagonista, perfino troppo esemplare e didascalico, quasi una parabola politica, ma di indubbia efficacia. Con un regista come Jonathan Demme che sa costruire un melodramma senza però cadere nelle peggiori trappole sentimentali e nel ricattatorio. Antonio Banderas, allora al suo esordio hollywoodiano, fa la parte del fidanzato di Tom Hanks, forse perché arrivava dal cinema di Almodovar e i ruoli gay gli venivano affibbiati di default. Poi con Zorro si sarebbe rifatto l’immagine e si sarebbe trasformato in macho latino. Denzel Washington è l’avvocato che suppporta il protagonista. Memorabile canzone di Bruce Springsteen.
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