Diario di un vizio, Rai Movie, ore 0,20.
Film pochissimo visto già quando uscì, nel 1993. Un film samizdat, semiclandestino, il penultimo di Marco Ferreri. Con incredibilmente Jerry Calà (Calà!) protagonista e una Sabrina Ferilli al suo esordio o quasi. Disturbante, come e più degli altri Ferreri. Allora non ce la feci a guardarmelo: insostenibile. Perché ti comunico un senso di miseria, di degrado, di disagio, di laidezza come pochi. Un venditore di detersivi per strada (e già questo fa venire i brividi), cioè Calà (my God!), vive una vita da niente in una squallida pensione romana. La sua unica via di fuga, ma forse è invece un ribadire l’impossibilità di ogni fuga, è tenere un diario ossessivo dove annota la sua piatta quotidianità e la sua storia con una ragazza (Ferilli) che lo tradisce. Ferreri, come nel suo capolavoro Dillinger è morto, fa del cinema su un uomo che si muove e annaspa nel vuoto, cinema dell’alienazione e dell’abiezione quotidiana, della perdità di ogni dignità. Solo che siamo lontani da quell’esito altissimo, qui si respira soprattutto lo squallore, senza alcun riscatto possibile, nemmeno estetico, nemmeno stilistico e linguistico.
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Una risposta a Film stasera in tv: DIARIO DI UN VIZIO di Marco Ferreri (lunedì 30 gennaio 2012)