Holy Smoke – Fuoco sacro, Iris, ore 21,05.
Una ragazza resta invischiata in una setta misticheggiante, per riportarla alla normalità viene ingaggiato un deprogrammatore, uno specialista di terapie in grado di scardinare le dipendenze psicologiche più radicate. Lei è Kate Winslet, lui è Harvey Keitel, alla regia c’è quella talentuosissima anche se discontinua signora che è Jane Campion. Film che allora, 1999, non piacque a nessuno e che deluse anche gli entusiasti e ssoprattutto le entusiaste di Lezioni di piano. In effetti Holy Smoke non si attiene regole e canoni, girato da una Jane Campion decisa a continuare nel suo cinema anrcoide e corporale, urtante e fastidioso la sua parte. Però il tocco è sempre quella della vera autrice. E Kate Winslet e Harvey Keitel sono pur sempre una gran coppia d’attori. Il 25 maggio (2012) uscirà La fuga di Martha (Martha Marcy May Marlene), film indie americano molto Sundanche style che tratta una storia simile: anche lì c’è una ragazza reduce da un’esperienza di plagio in una setta. Lei è Elizabeth Olsen, la più giovane e anche la più brava delle sorelle Olsen.
(per trovarmi su Twitter: @LuigiLocatelli)
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