Rendition, detenzione illegale, Rai 4, ore 22,50.
Extraordinary rendition: azione extralegale, a volte in territorio straniero, con l’obiettivo di catturare/deportare/detenere/interrogare un sospetto terrorista. Vi hanno fatto ricorso, pare, gli Stati Uniti del dopo 11 settembre, con persone catturate o esportate in certi paesi amici del mondo arabo e lì sottoposte a brutali interrogatori e/o torture che negli Stati Uniti non sarebbero stati ovviamente possibili. Non so quanto di provato ci sia in tutto questo o quanto appartenga alla molto diffusa paranoia antiamericana. Da una storia vera comunque parte questo film (americano, ovvio) del 2007, che didatticamente e didascalicamente ci intende spiegare attraverso una vicenda esemplare che cosa sia la rendition, e sensibilizzarci e farci possibilmente indignare. C’è una signora (Reese Withespoon!) americana cui sparisce il marito di origine egiziana. A seguire il caso, un uomo dei servizi segreti (Jake Gyllenhaal) agli ordine di un capo che è poi Meryl Streep. Una classica spy story, dall’impegno però assai militante. Ma Rendition è stato un clamoroso flop al box office, gli americani non hanno mai voluto saperne, almeno al cinema, di film smaccatamente contro Bush e la sua lotta al terorimo, e neanche di film sulla guerra in Irak, con l’unica, parziale eccezione di The Hurt Locker di Kathryn Bigelow.
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