Gosford Park, Iris, ore 21,08.
Il miglior Altman dell’ultimo ventennio. Un giallo classicamente british ambientato nei primi anni Trenta (un castello in campagna, una festa con invitati eccellenti dell’aristocrazia e parvenu americani, un delitto) che diventa un crudele referto sulla rigida divisione in caste nell’Inghilterra pre-bellica. Al piano superiore, i signori attavolati, al piano sotto, nelle cucine, la servitù che si dà da fare. Un mystery alla Agatha Christie con coscienza di classe e consapevolezze di scrittura post-moderne. Gli ottimi dialoghi e lo script sono di Julian Fellowes, che tra l’altro figura anche tra gli sceneggiatori responsabili del maltrattato (troppo maltrattato?) The Tourist con la coppia Jolie-Depp. E che ha poi ripreso ambienti simili, con tanto di complicati rapporti servitù-padronato, nella serie tv Downton Abbey. Questo Gosford Park è anche una gran passerella di eccellenze attoriali e mattatoriali british, con gente come Maggie Smith, Kristin Scott Thomas, Charles Dance, Helen Mirren, Alan Bates, Emily Watson. Plurime nomination all’Oscar. Robert Altman lo sfiorò ma non lo vinse, e l’Academy perse l’occasione di premiare finalmente uno dei più grandi registi americani degli ultimi decenni.
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