Masters of Horror: Sulle tracce del terrore, Rai Movie, ore 0,15.
Continua su Rai Movie Masters of Horror, la celebrata serie di paura prodotta dall’americana Showtime Tv che ha raccolto maestri riconosciuti del cinema fantastico e del terrore, tutti invitati a creare una o più storie inedite. Stasera, poco dopo mezzanotte, tocca al giapponese Takashi Miike, autore di un numero impressionante di film, tutti di genere e nello stesso tempo dotati di un segno autoriale inequivocabile, che vuol dire violenza e sangue spinti ai limiti estremi del torrabile, fino a comporsi in uno stile, un’estetica della crudeltà e del dolore. Anche se ultimamente, ad esempio in 13 assassini presentato un paio di anni fa a Venezia, Miike sembra approdato a una serenità e a un distacco classici. Questo Sulle tracce del terrore (Imprint in originale) ha turbato gli stessi produttori, che in America non l’hanno trasmesso in tv e mandato subito sul mercato video. Tardo periodo vittoriano. Un americano torna in Giappone con l’intenzione di ritrovare Komomo, la ragazza di cui si era innamorato e da lui abbandonata (diciamo, una Madama Butterfly con un Pinkerton pentito). In un bordello una prostituta dal volto sfigurato gli racconterà l’atroce destino che le è toccato. Un film di efferatezze e sadismi che hanno trasformato Imprint in qualcosa di maledetto, morboso, patologico, un oggetto cinematografico fuori schema che si è conquistato lo status di culto.
CERCA UN FILM
ISCRIVITI AI POST VIA MAIL
-
-
ARTICOLI RECENTI
- Venezia 2022: ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED, un film di Laura Poitras. Leone d’oro meritato? No
- Venezia 2022. KHERS NIST/ NO BEARS (Gli orsi non esistono), un film di Jafar Panahi. Il migliore del concorso, si meritava il Leone
- Venezia 2022. IL SIGNORE DELLE FORMICHE, un film di Gianni Amelio. Non era plagio
- Venezia 2022. LA MIA CLASSIFICA FINALE del concorso
- Venezia 2022. BLONDE, un film di Andrew Dominik. Capolavoro? No
Iscriviti al blog tramite email