Un grande film da non perdere stasera sulle tv gratuite: I RE E LA REGINA (mercoledì 2 maggio 2012)

I Re e la Regina, Rai Movie, ore 1,25.

Emmanuelle Devos e Catherine Deneuve in una scena. Devos sarà nella giuria del prossimo Cannes

Arnaud Desplechin è tra gli autori migliori, tra i più personali e riconoscibili, del cinema francese di oggi, che pure può contare su un numero abbastanza impressionante di talenti medi e massimi. Nessun film suo (del resto non ne ha girati moltissimi) ha mai avuto gran circolazione in Italia, probabilmente il più visto – ma sarebbe il caso di dire il meno non visto – è il suo ultimo Racconto di Natale, anno 2008, presentato a Cannes e uscito da lì  purtroppo senza premi, lungo e dettagliato ritratto di famiglia medio-altoborghese nel Nord della Francia durante una incasinata reunion natalizia dai molti problemi e guai, ma anche dai molti affetti. Forse il suo film migliore, quello in cui il regista dispiega la sua grande capacità di mettere in scena storie pulsanti e vive di persone che si amano e si detestano, si rincorrono e si lasciano, si vogliono bene e si torturano, spesso con malattie di mezzo che fanno da rivelatore e detonatore. Sempre in famiglie imperfette, sbilenche, che pure trovano un loro strano ma solido equilibrio. Sono cose che ricorrono anche in questo meraviglioso I Re e la Regina del 2004, presentato a Venezia e anche lì rimasto naturalmente con zeru tituli, come spesso accade ai buoni e ottimi film in quei grandi carnevali che sono i festival. Storie di una donna, Nora, e di un uomo, Ismaël, che sembrano scorrere indipendenti ma che riveleranno avere poi molti punti di intersezione. Nora sta per sposarsi, ha un figlio avuto da un uomo ora deceduto, vorrebbe che questo figlio fosse adottato da Ismaël, suo ex marito, che quel figlio lo ha allevato con lei. Ma Ismaël, musicista, non si decide, sta male, si inabissa nella nevrosi, forse nella follia, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico. Intanto il padre di Nora scopre di avere un cancro in stadio avanzato, e lei deve correre da lui. Anime vaganti che si cercano e faticano a incontrarsi pur amandosi, e malattie della carne e della mente sempre pronte a esplodere e a far esplodere i già complicati legami di famiglia. Il cinema di Desplechin è più da vedere che da descrivere, è grande cinema, davvero. Qui ci sono due dei suoi attori feticcio, perché lui ama lavorare con gente che conosce bene e che lo conosce. Nora è Emmanuelle Devos, definitivamente una delle migliori attrici francesi, attrice non solo di Desplechin ma anche di un altro autore massimo, Jacques Audiard (attenzione: sarà nella giuria del prossimo Cannes). Ismaël è Mathieu Amalric, che con Desplechin dà il meglio di sè, riuscendo a trattenere certi istrionismi cui con altri registi a volte indulge. Il patriarca morente è Maurice Garrel, il padre del regista Philippe, il nonno dell’attore Louis. Compare anche Catherine Deneuve, anche lei una fedele del cinema di Desplechin. Qui è una dottoressa, in Racconto di Natale starà invece dall’altra parte, quella dei malati, nel ruolo di una matriarca affetta di leucemia. Signori, per favore, non perdetevi I Re e la Regina.

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