Stregata dalla luna, la 7, ore 21,30.
Quando Cher si prese l’Oscar (come migliore protagonista feminile). Lo so, oggi sembra incredibile anche solo pensarlo, eppure ci fu un tempo in cui Cher fu una buona attrice o almeno dette a credere di esserlo, e in molti ci credettero. Oggi, icona immobile, monumento di e a se stessa, è lontana sideralmente da quella fase e quella Cher, come un totem lo è dalla creatura che l’ha generato. Sotto la direzione dell’abile e molto professionale Norman Jewison (Jesus Christ Superstar, Il caso Thomas Crown) in questo film del 1987 è una vedova non ancora quarantenne della comunità italoamericana di Brooklyn, promessa sposa al buon Johnny. Ma finirà con l’innamorarsi del più giovane fratello di lui, Ronnie, di mestiere fornaretto e non in ottimi rapporti con la famiglia. Quel che segue è una commedia etnica dove trionfano i cliché (c’è di tutto, compresa l’opera), ruffiana e a tratti irresistibile. Il panettiere innamorato è Nicolas Cage, ai tempi ancora giovane e sopportabile. Temo sia datatissimo.
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