Carrie. Lo sguardo di Satana, Rai Movie, ore 23,10.
Un classico dei film di paura. Si potrebbe anche spendere la parola capolavoro. Nel 1976 uno dei più talentuosi registi della sua generazioni (ce n’è pochi che sappiano manovrare la macchina da presa come lui), Brian De Palma, realizza questo film prendendo la storia di Stephen King e fa il botto, incassi eccellenti, consensi unanimi e anche qualche nomination all’Oscar. Un film del terrore e dell’orrore della massima serie, senza le stigmate di minorità del B-movie, qualcosa che diventerà un paradigma del genere. C’è sangue, molto sangue (quello a cascata del prefinale, famosissimo e già classico), ma si vira soprattutto sul versante psycho, con espliciti omaggi a Hitchcock (la scuola in cui si svolge la vicenda si chiama Bates!), e gli orrori veri sono quelli che abitano la mente e intossicano le relazioni sociali, incrudeliscono uomini e donne e li rendono feroci e implacabili verso altri uomini e donne. Carrie è una liceale di un qualsiasi buco sprofondato nella provincia americana, timida fino al patologico, disturbata, ossessionata in casa da una madre fanatica religiosa che vede in lei una creatura posseduta dal peccato e dal demonio, a scuola dileggiata dai coetanei, irrisa, esclusa. Quando arrivano le mestruazioni – qualcosa che la sgomenta – sviluppa la telecinesi, il potere di spostare e governare gli oggetti a distanza. Sarà il suo strumento di vendetta quando, alla fine dell’anno scolastico, alla festa di incoronazione a regina del ballo, sarà vittima di un’atroce beffa. Poi, non ce ne sarà più per nessuno. La parte finale è, semplicemente, un saggio di regia, la messa in scena di un incubo che si fa realtà dove De Palma non sbaglia niente, e riesce a comunicarci paura e malessere come solo i grandi maestri avevano saputo fare, Hitchcock e Lang in primis. Sissy Spacek diventa con questo film un’icona (come dimenticare la sua faccia, il suo corpo insanguinati?), ed è perfetta come adolescente vittima e poi carnefice, anche se in realtà aveva molti più anni del suo personaggio. Visione obbligatoria.
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