cronachette da Cannes/ giovedì 17 maggio, ore 8.00 AM (la fila per Audiard)

Stamattina sveglia assai presto, a un orario da magütt (nella Lombardia di un tempo, così si indicavano i giovani garzoni che assistevano nei cantieri i muratori esperti e portavano la calcina sulle spalle), ben prima delle sette, parecchio prima. L’obiettivo era conquistarsi la pole position nella fila di giornalisti in attesa di entrare nella Sala Magna del Palais, la Lumière, dove alle 8.30 (8.30!) ci sarà l’unica proiezione della giornata del molto atteso film di Jacques Audiard De rouille et d’os. Unica, vi rendete conto?, e per uno dei film più attesi di questo Cannes 65. Anche se si vocifera, ma non c’è conferma ufficiale, che ci sarà uno screening di recupero alle 9 nella più piccola sala Soixantième. Ma se così non fosse? Dunque, non restano che l’alzataccia da magütt e la fila. L’abnegazione cinefila è stata premiata, incredibilmente i robotici e non-umani buttadentro ci hanno aperto le transenne facendoci entrare alle 7.50. Adesso sono dentro, comodamente seduto, anche se in piccionaia. Mica si può avere tutto, in fondo son francesi. Il film pare tostissimo, stiamo a vedere.

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