Questa recensione è stata scritto nell’agosto 2011 dopo la proiezione del film al Festival di Locarno, dove ha poi ottenuto la menzione speciale della giuria.
Un amore di gioventù (Un amour de jeunesse), regia di Mia Hansen-Løve (Francia/Germania). Con Lola Creton, Sebastian Urzendowsky, Magne Brekke, Valérie Bonneton, Serge Renko. In sala dal 22 giugno 2012.
Piccolo amor fou tra la possessiva adolescente Camille e il suo Sullivan. Film elegante, carinissimamente girato, decisamente sopravvalutato. Voto: 5+
Camille ha 15 anni ed è innamorata pazza del suo Sullivan: “Se mi lasci ti uccido e poi mi uccido”. Un amour fou piccolo piccolo, tra due ragazzetti che non fanno altro che rotolarsi tra le lenzuola. Lei è una mantide apparentemente inoffensiva che lo vuole sempre e solo per sè, lui non ci sta, si rende conto che c’è qualcosa di malato, scappa. Si ritrovano per caso qualche anno dopo. Lei sembra più assennata, sta con un professore-mentore che potrebbe essere suo padre, ma riprende clandestinamente la storia con Sullivan. La regista è quella del molto lodato Il padre dei miei figli, che qui impagina con eleganza molto parigina la sua storia un po’ alla Truffaut e un po’ alla Rohmer. Il film è flebile ma tremendamente chic, di quelli che tanto piacciono a Elle e Vogue France. Si dice anche che vincerà qualcosa qui a Locarno, anche se alla stampa non è piaciuto granchè.