In the Name of the King***, Italia 1, ore 21,10.
Staculto, ma per davvero. Uun film di Uwe Boll, considerato il peggiore e più scombinato regista al mondo, sorta di Ed Wood di questi anni Duemila, re di Z-movies spesso autoprodotti, stroncato dai critici di fascia alta e amato invece dai giovinastri più estremi dei siti e delle fanzine. Boll lo si ama o lo si odia, ma è comunque un fenomeno da considerare e, ogni tanto, da vedere. I suoi famigerati film senza finezze e di una rozzezza mai vista, forse molto devono alla sua origine teutonica che non l’ha certo dotato di leggerezza. Uwe è famoso anche per aver sfidato sul ring a Vancouver tre suoi detrattori e averli stesi. Boll über alles! Mitico. In the name of the King è un truculento fantasy del 2007 con la star del genere Jason Staham. Cosa ci faccia quel visino grazioso e un tempo da serie A di Leelee Sobieski in un film come questo non si sa.
La valutazione in asterischi:
* pessimo, da evitare
** evitabile
*** vedibile
**** da vedere
***** indispensabile
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