Hannah e le sue sorelle ****, La7d, ore 21,10.
Il film che ci fece definitivamente capire, era il 1986, che Woody Allen covava ben altre ambizioni oltre a quella di farci ridere. Un nucleo parentale borghese di Manhattan, tre sorelle le cui vite si intersecano e si allontanano, in un reticolo di affetti e rivalità: una storia non nuova, già molte volte vista-sentita-letta, che Allen riscrive nei modi del suo cinema di conversazione prendendo un po’ di Bergman (Sinfonia d’autunno, Fanny e Alexander) e parecchio Cechov, e frullando il tutto in abbondante salsa freudiana. Visto oggi, appare tra i suoi risultati migliori, perfino a me che alleniano entusiasta non son mai stato (anche se ultimamente mi sto ammorbidendo, chissà perché). Molto somigliante a un precedente film di Allen, Interiors, che si direbbe la prova generale di questo, più risolto e maturo. Con Mia Farrow, Barbara Hershey, Michael Caine, Dianne Wiest. Attenzione, nella scena della festa compare anche la piccola Soon-Yi. Il miglior incasso di Woody Alen battuto solo di recente da Midnight in Paris, e anche uno dei suoi film più premiati.
La valutazione in asterischi:
* pessimo, da evitare
** evitabile
*** vedibile
**** da vedere
***** indispensabile
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