Melinda e Melinda, Iris, ore 21,05.
È il primo titolo della Maratona Woody Allen stasera e stanotte su Iris. Seguono:
La maledizione dello scorpione di giada, ore 22,50.
Scoop, ore 0,46.
Hollywood Ending, ore 2,25.
Anything Else, ore 4,25.
Comedy-drama del 2004 in cui Woody Allen cavalca a modo suo l’onda del cinema del possibile e delle vite parallele incominciata qualche anno prima con Sliding Doors, e sperimentata anche dall’Alain Resnais di Smoking/No Smoking. Insomma, il gioco è di immaginare attorno allo stesso personaggio percorsi narrativi-esistenziali plurimi e anche opposti, seguendolo nei suoi virtuali sviluppi. Qui due drammaturghi disputano se la vita sia più commedia o tragedia, e ognuno, per suffragare la propria tesi, immagina una vita per il personaggio di Melinda, felice il primo, infelice il secondo. Poi Woody Allen riduce tutto a sé e alla propria misura infarcendo di battute più o meno riuscite l’esile e soprattutto artificiosa costruzione narrativa. È che qui, diversamente che in Sliding Doors (ispirato non per niente a un’idea di Kieslowski, il quale già aveva realizzato qualcosa su analogo tema con il sublime La doppia vita di Veronica), il personaggio di Melinda non riesce mai a farsi carne e a emanciparsi dal suo essere un burattino, un’emanazione della mente altrui.
