L’amore ai tempi del colera *, Rai Tre, ore 21,05.
Non è che a Gabriel Garcia Marquez sia andata molto bene al cinema. Cronaca di una morte annunciata fu, a suo tempo, un inciampo e un infortunio nella filmografia di Francesco Rosi, con un Rupert Everett mai così miscast. Disastroso anche questo L’amore ai tempi del colera, diretto chissà perché dal regista lontano da quel mondo e quei climi, Mike Newell (Quattro matrimomi e un funerale). Cartagena, Colombia, inizio Novecento. L’amore di Florentino per Fermina, e intanto arriva il colera a portare tragedia e crudeltà (il colera è anche una metafora, chiaro). Così compunto e arty e pretenzioso che non lo si può proprio guardare. Eppure c’è Javier Bardem, ma allora, 2007, non era ancora così bravo, o almeno così convinto di essere bravo, come adesso che è tra i meglio al mondo. Fermina è Giovanna Mezzogiorno, nel suo tentativo più convinto di sfondare a livello globale, soprattutto in America, con questa produzione di lingua inglese. Ma il film andò male, e il suo sbarco in America rimase incompiuto.
valutazione in asterischi:
* da evitare
** evitabile
*** vedibile
**** da vedere
***** indispensabile