The Cove. La baia dove muoiono i delfini ***, Rai 5.
Oscar 2010 come miglior documentario. Enorme successo e impatto in America, invece da noi non l’ha visto quasi nessuno. Ric O’Barry, uno che ha contribuito a lanciare i delfini nello star-system e nell’immaginario globale addestrandoli amorevolmente per la serie tv Flipper, è l’anima vera di questo progetto cinematografico. Partendo dalla morte di una sua delfina, scopre che la causa è la lunga prigionia in cui era stata tenuta. E si fa la domanda: qual è la storia dei delfini che vediamo nei nostro aquapark, nelle nostre grandi piscine-spettacolo? Da lì parte, con la collaborazione del regist Louie Psihoyos, un’indagine che porta alla scoperta di una laguna in Giappone, Taiji, dove i delfini vengono catturati con tecniche assai rischiose per la loro incolumità, crudelmente imprigionati e poi venduti. Animali-schiavi. Questa caccia illegale, ma di fatto tollerata, viene documentata dal film minuziosamente (il regista, a causa dei divieti, è ricorso a lunghi appostamenti e trucchi per riuscire nell’impresa). Il Giappone non l’ha presa bene e ha bandito The Cove dai cinema. Non è il tipo di film che amo, però questo si lascia vedere, eccome.
valutazione in asterischi:
* da evitare
** evitabile
*** vedibile
**** da vedere
***** indispensabile