Tenderly ****, Coming Soon tv (canale 49 dt), ore 23,00.
Franco Brusati, il regista di Pane e cioccolata e Dimenticare Venezia, è stato un eccentrico nel nostro cinema, anche un irregolare, un inclassificabile. Nato borghese, e della borghesia milanese più severa, fu vicino per sensibilità a Visconti, Bolognini, Patroni Griffi e, in teatro (per cui scrisse commedie di gran successo oggi semidimenticate), alla Compagnia dei Giovani di De Lullo-Valli-Falk con cui collaborò a lungo e proficuamente. Flirtò al cinema con generi plurimi, compresa la commedia, mantenendosi però sideralmente lontano dalla commedia all’italiana dei Risi e Monicelli. Ne è una prova questo strano, rarissimo, autenticamente cultistico Tenderly, film che ho inseguito per decenni fino a che, poco tempo fa, sono riuscito a beccarlo (e non ne sono rimasto deluso). Del 1968, è una commedia brillante che non ha molti paragoni nel cinema italiano, qualcosa che si ricollega al filone nobile della screwball comedy hollywoodiana degli Hawks, dei Cukor, dei Preston Sturges, e guarda anche a certo cinema inglese vagamente surreale e pazzerello di quegli anni Sessanta come quello di Richard Lester (The Knack). Franco, medico, ritrova la vecchia amica, e vecchio amore, Iolanda tra un treno e l’altro (questo è un film di treni che vanno e vengono). Se lui è serio e inquadrato, lei è uno spirito libero e indomito, naturalmente anarchico, che ama sovvertire ogni regola e ogni ipocrisia borghese. Si attraggono, come sempre gli opposti, ma faticano a trovare un punto di equilibrio. Si amano, si lasciano, si ritrovano, si rilasciano. Il film segue i due per anni, fino all’incontro finale. Dialoghi mai sentiti dalle nostre parti, di un demenzial-sofisticato che qualche volta centra il bersaglio e molte volte no sprofondando nella goffaggine. Ma il film nei suoi momenti migliori è incantevole. Naturalmente, come sempre in Brusati, c’è un’escursione nel profondo nord d’Europa: stavolta è la Svezia, dove Iolanda va a vivere e anche a combinare guai (lei è una di quelle donne-ciclone, come la Katharine Hepburn di Susanna!, che sconvolgono la vita dei maschi che incontrano). Coppia d’attori incredibile. Lui è George Segal, allora divo della commedia americana (Un tocco di classe, Il gufo e la gattina), lei è Virna Lisi, di una bellezza sovrumana e qui perfetta come non t’aspetteresti nel ruolo brillante-malinconico di Iolanda. C’è nel suo pazzo personaggio qualcosa dello spirito iconoclasta anni Sessanta, della rivoluzione sessuale di allora, delle trasgressioni vestimentarie e comportamentali importate dalla Swinging London. Anche visivamente Tenderly è assai pop-sixties.
valutazione in asterischi:
* da evitare
** evitabile
*** vedibile
**** da vedere
***** indispensabile
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