Tony Arzenta (Big Guns) ****, Rai Tre, ore 23,25.
Cultissimo per i devoti della leggenda Alain Delon, e non solo per loro. Il poliziottesco all’italiana primi anni Settanta incontra il polar francese nobile alla Melville-Deray: ne esce questo strano oggetto filmico che è innanzitutto un vehicle per Delon (il quale, essendo il produttore, può fare quello che vuole). Dirige stranamente Duccio Tessari, che aveva lungamente miltato nel western all’italiana, soprattutto nella sua declinazione più da commedia, e che aveva fatto parecchio incursioni nel musicarello, nel peplum, però non così pratico di polizieschi. Un signor regista, anche per la cultura borghese che riusciva a impiantare nei più improbabili B-movies, cultura che era stile, eleganza, ironia. In questo noir italo-francese punta soprattutto alla massima efficacia narrativa, e ci riesce. Tony Arzenta è un malavitoso che decide di uscire dall’organizzazione e rifarsi una vita. Ovvio che metteranno sulle sue tracce un killer. Peccato che ad andarci di mezzo saranno moglie e figlia. Vendetta implacabile. Il nostro darà la caccia ai boss, su su fino alla testa della maledetta piovra. Grandissimo cast. Oltre a Delon, Roger Hanin (il cognato di Mitterrand), Carla Gravina, Marc Porel e l’icona anni Sessanta-Settanta Nicoletta Rangoni Machiavelli. Più Corrado Gaipa e Silvano Tranquilli, presenze fisse nel nostro cinema-bis di allora.
valutazione in asterischi:
* da evitare
** evitabile
*** vedibile
**** da vedere
***** indispensabile
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